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Léa Seydoux

Biografia

Léa Seydoux è un attrice francese premiata con la Palma d’Oro per “La vita di Adele“. L’interprete è stata diretta da registi del calibro di Quentin Tarantino, Wes Anderson, Thomas Vinterberg e David Cronenberg, oltre ai connazionali Benoît Jacquot, Xavier Dolan e Arnaud Desplechin. Léa è nota al grande pubblico soprattutto per il ruolo di Madeleine Swann in “Spectre” e in “No Time to Die“.

Léa Seydoux, l’attrice con il cinema nel sangue

(Parigi, 1° luglio 1985)

Léa Seydoux

Léa Seydoux nasce il 1° luglio del 1985 a Parigi dall’imprenditore Henri Seydoux e dall’ex attrice Valérie Schlumberger. La sua famiglia è legata al mondo del cinema: Léa è la nipote di Jérôme Seydoux, presidente della casa di produzione cinematografica Pathè ed è la pronipote di Nicolas Seydoux, presidente della casa di produzione cinematografica Gaumont.

I suoi genitori, dalla cui unione sono nati sette figli, divorziano quando lei ha soli tre anni. La sua infanzia scorre senza le attenzioni dei due, spesso via per affari o a causa delle attività filantropiche della mamma. Da piccola, Léa vuole diventare cantante lirica e inizia a studiare musica al conservatorio di Parigi, ma il suo carattere timido, che la fa sentire in ogni occasione una disadattata, le impedisce di portare avanti la sua idea. A causa della sua timidezza, la Seydoux ha affermato di aver avuto una vera e propria crisi d’ansia durante il Festival di Cannes del 2009.

Intorno ai diciotto anni, la giovane decide di intraprendere la carriera di attrice formandosi alla scuola di recitazione Les Enfants Terribles, per poi perfezionarsi nel 2007 presso l’Actors Studio di New York con Corinne Blue.

I primi ruoli per il grande schermo

Léa Seydoux debutta davanti alla macchina da presa nel 2006, quando recita in “Mes copines” di Sylvie Ayme, mentre nel 2008 inizia a ottenere popolarità grazie al ruolo di Junie nel film tv diretto da Christophe Honoré dal titolo “La Belle Personne“.

Intanto la bella Léa non disdegna il mondo della pubblicità e appare come testimonial, accanto a Raphaël Personnaz, dei Levi’s 501.

I primi lavori che la coinvolgono nel cinema a livello internazionale sono nei film “Bastardi senza gloria” (2009) di Quentin Tarantino e “Robin Hood” (2010) di Ridley Scott.

Intanto, sempre nel 2010 in patria è protagonista del film presentato al 49° Festival di Cannes dal titolo “Belle épine” di Rebecca Zlotowski.

Nel 2011 Woody Allen assegna a Léa Seydoux una piccola parte in “Midnight in Paris”, e continua a partecipare a campagne pubblicitarie come quella di Prada per il profumo Prada Candy. Successivamente, nel 2013, per Prada Candy sarà diretta in spot da Wes Anderson e Roman Coppola.

La Palma d’Oro e il grande successo

Nel 2013 l’interprete vince la Palma d’oro al Festival di Cannes con il film “La vita di Adele“, storia di un amore omosessuale diretto da Abdellatif Kechiche, adattamento del romanzo a fumetti “Il blu è un colore caldo”.

Un anno dopo ha la fortuna di essere scelta per diventare la nuova Bond girl nel ventiquattresimo capitolo della serie cinematografica di 007 “Spectre” (2015), che vede dietro la macchina da presa Sam Mendes. Riprenderà questo ruolo nel successivo “No Time to Die” (2021), diretto da Cary Fukunaga.

Nel 2014 Wes Anderson la inserisce nel cast di “Grand Budapest Hotel” per poi ritrovarla nel 2021 in  “The French Dispatch“, mentre nel 2015 è Yorgos Lanthimos a renderla protagonista di “The Lobster“.

Nel frattempo viene diretta dai connazionali Xavier Dolan in “È solo la fine del mondo” (2016) e Arnaud Desplechin in “Roubaix, una luce nell’ombra” (2019) e “Tromperie” (2021).

Festival di Cannes e diritti

Nel 2017 Léa Seydoux diventa mamma di un bambino di nome Georges, nato dall’unione con André MeyerNota.

Nel 2018 fa parte della giuria del Festival di Cannes, presieduta dalla collega Cate Blanchett e diventa membro del collettivo 50/50 sfruttando la sua posizione alla kermesse francese. L’attrice, una delle vittima di Harvey Weinstein, infatti, insieme a un centinaio di altre donne famose, promuove l’uguaglianza di genere denunciando il sessismo nell’industria cinematografica, salendo i gradini a fianco della giuria presieduta da Cate Blanchett.

Nel 2022 Lèa Seydoux è protagonista insieme a Viggo Mortensen e Kristen Stewart di “Crimes of the Future” diretto da David Cronenberg di nuovo dietro la macchina da presa dopo otto anni.

Daniele Romeo

Filmografia

Léa Seydoux – Filmografia

Léa Seydoux film

Crimes of the Future

Cinema

  • Mes copines, regia di Sylvie Ayme (2006)
  • Une vieille maîtresse, regia di Catherine Breillat (2007)
  • 13 French Street, regia di Jean-Pierre Mocky (2007)
  • De la guerre, regia di Bertrand Bonello (2008)
  • Des poupées et des anges, regia di Nora Hamdi (2008)
  • Des illusions, regia d’Étienne Faure (2009)
  • Bastardi senza gloria, regia la cdi Quentin Tarantino (2009)
  • Lourdes, regia di Jessica Hausner (2009)
  • Plein sud – Andando a sud, regia di Sébastien Lifshitz (2009)
  • Sans laisser de traces, regia di Grégoire Vigneron (2010)
  • Robin Hood, regia di Ridley Scott (2010)
  • Belle Épine, regia di Rebecca Zlotowski (2010)
  • I misteri di Lisbona, regia di Raúl Ruiz (2010)
  • Le Roman de ma femme, regia di Djamashed Usmonov (2011)
  • Midnight in Paris, regia di Woody Allen (2011)
  • Mission: Impossible – Protocollo fantasma, regia di Brad Bird (2011)
  • Addio mia regina, regia di Benoît Jacquot (2012)
  • Sister, regia di Ursula Meier (2012)
  • Grand Central, regia di Rebecca Zlotowski (2013)
  • La vita di Adele, regia di Abdellatif Kechiche (2013)
  • Grand Budapest Hotel, regia di Wes Anderson (2014)
  • La bella e la bestia, regia di Christophe Gans (2014)
  • Saint Laurent, regia di Bertrand Bonello (2014)
  • Journal d’une femme de chambre, regia di Benoît Jacquot (2015)
  • The Lobster, regia di Yorgos Lanthimos (2015)
  • Spectre, regia di Sam Mendes (2015)
  • È solo la fine del mondo, regia di Xavier Dolan (2016)
  • Zoe, regia di Drake Doremus (2018)
  • Kursk, regia di Thomas Vinterberg (2018)
  • Roubaix, una luce nell’ombra, regia di Arnaud Desplechin (2019)
  • Tromperie, regia di Arnaud Desplechin (2021)
  • Storia di mia moglie, regia di Ildikó Enyedi (2021)
  • No Time to Die, regia di Cary Fukunaga (2021)
  • France, regia di Bruno Dumont (2021)
  • The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, regia di Wes Anderson (2021)
  • Un beau matin, regia di Mia Hansen-Løve (2022)
  • Crimes of the Future, regia di David Cronenberg (2022)

Televisione

  • Les vacances de Clémence, regia di Michel Andrieu – film TV (2008)
  • La Belle Personne, regia di Christophe Honoré – film TV (2008)
  • Roses à crédit, regia di Amos Gitai – film TV (2010)

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