Eco Del Cinema

Elio Germano

Biografia

Carisma da anti-divo, talento recitativo nonchè animo e natura eclettici, fanno di Elio Germano una promessa e un vanto del panorama cinematografico italiano.

Elio Germano: un attore dalla “magnifica presenza” scenica

(Roma, 25 settembre 1980)

Elio Germano Attore

Nato a Roma il 25 settembre del 1980, Elio Germano non è certo uno di quegli attori che si potrebbero definire “belli e dannati”.

Non bellissimo ma dal viso interessante, è forse proprio per quel suo viso così particolare che è molto amato dal pubblico femminile, non soltanto quello giovanissimo, oltre naturalmente per una capacità attoriale che lo rende adatto a qualsiasi ruolo, che sia drammatico o brillante.

L’esordio di Germano nel mondo del cinema avviene quando, all’età di 12 anni, Castellano e Pipolo lo scelgono come protagonista del loro “Ci hai rotto papà” (1993), commedia corale in cui raccontano le avventure di un gruppo di bulletti le cui imprese sono principalmente rivolte a danneggiare gli adulti, considerati i “nemici per eccellenza”.

Elio Germano: tra cinema e teatro

Amante del teatro, dove vanta una carriera di tutto rispetto (ha curato anche la regia della pièce “Ground & Ground”), Elio Germano si trova tuttavia a dover scegliere, a un certo punto, se dedicarsi di più al palcoscenico o al grande schermo.

È quest’ultimo ad avere la meglio e la carriera del giovane attore decolla: prima l’esperienza con i Fratelli Vanzina che lo selezionano per “Il cielo in una stanza” (1999), una commedia in cui Paolo (Ricky Tognazzi), padre di un adolescente, si ritrova improvvisamente catapultato negli anni della sua giovinezza (è Germano a vestire i panni del giovane Paolo), insieme al figlio Marco, che in questa sorta di limbo scopre la parte gioviale e spensierata del genitore.

Elio Germano è un talento in ascesa

Dai Vanzina ai migliori registi del panorama cinematografico mondiale il passo è breve: Ettore Scola lo inserisce nel cast di “Concorrenza sleale” (2001), dandogli la possibilità di lavorare al fianco di Sergio Castellitto, Gérard Depardieu e Diego Abatantuono; Emanuele Crialese lo chiama per “Respiro” (2002); Giovanni Veronesi lo vuole in “Che ne sarà di noi” (2004) e Michele Placido gli dà una particina in “Romanzo Criminale”, forse uno dei casi cinematografici del 2005.

Nello stesso anno, Elio Germano viene scelto da Abel Ferrara per una piccola parte nel suo “Mary”, portato alla Mostra del Cinema di Venezia, e successivamente Gabriele Salvatores e Paolo Virzì lo fanno lavorare, rispettivamente, in “Quo Vadis, Baby?” (2005) e “N – Io e Napoleone” (2006).

La consacrazione definitiva arriva però con “Mio fratello è figlio unico” (2007), di Daniele Luchetti, ispirato al romanzo “Il fasciocomunista” di Antonio Pennacchi, dove interpreta la parte del protagonista, Accio Benassi, al fianco di Riccardo Scamarcio. La sua prova intensa gli vale il David di Donatello come Miglior Attore.

Elio Germano: è tempo per la produzione americana

Nel 2007 è ancora protagonista di “Nessuna qualità agli eroi” e “Il mattino ha l’oro in bocca”, di Francesco Patierno. Il film è ispirato all’autobiografia di Marco Baldini, ex voce di Radio DeeJay e spalla di Fiorello, che Elio Germano impersona dagli anni giovanili fino ai giorni nostri, passando per il periodo buio dei debiti legati al gioco e delle pesantissime difficoltà economiche.

Gli ultimi lavori lo vedono di nuovo impegnato con Paolo Virzì in “Tutta la vita davanti” (2008), sui problemi legati al mondo del lavoro; con Salvatores in “Come Dio comanda” (2008), tratto da una storia di Ammaniti, e diretto da Daniele Vicari ne “Il passato è una terra straniera” (2008).

Nel 2009 partecipa a “Nine”, pellicola diretta da Rob Marshall, ispirata all’omonimo musical di Broadway a sua volta tratto dal celebre capolavoro di Fellini “8 e 1/2”, in cui affianca un cast tutto al femminile, tra canzoni e coreografie che hanno lasciato un segno nei cuori degli spettatori.

Numerosi i riconoscimenti per Elio Germano, “Il giovane favoloso”

Nel 2010 è di nuovo diretto da Luchetti ne “La nostra vita“, incentrato sulla storia di un padre che perde la moglie durante il parto e si trova da solo a dover crescere i suoi figli. Tale interpretazione gli è valsa la Palma d’Oro come Miglior Attore alla 63ª edizione del Festival di Cannes. Nel 2010 recita in “Tutti al mare”, esordio alla regia di Matteo Cerami. Nel 2011 arriva un altro David di Donatello e successivamente lavorerà anche per Özpeteck nel 2012 con “Magnifica presenza“. Sempre nello stesso anno, insieme a Valerio Mastandrea, è in “Padroni di casa” di Edoardo Gabriellini, mentre nel 2013 viene scelto da Giovanni Veronesi per il film “L’ultima ruota del carro“.

Nonostante la grande popolarità, Elio Germano è uno dei pochi attori giovani che non fa parlare di sé, se non per la sua professionalità, quando, e accade molto spesso, dà prova di essere davvero un grande attore. Nel 2014 è protagonista del film “Il giovane favoloso“, diretto da Mario Martone, dove interpreta Giacomo Leopardi, per il quale ottiene il Premio David di Donatello 2015, come Miglior Attore Protagonista.

Inoltre il 2015 si rivela per Elio Germano un anno ricco di lavori che lo impegnano sul set di film come “Suburra” di Stefano Sollima; “La dame dans l’auto avec des lunettes et un fusil” di Joann Sfar; “Alaska” di Claudio Cupellini e “Bella e perduta” di Pietro Marcello.

Nel 2016 recita in “Il sogno di Francesco“, un film che riporta le vicende biografiche di San Francesco d’Assisi, dove Elio Germano veste i panni del Santo. Mente l’anno dopo appare in “La tenerezza” e “Questione di karma“.

Il 2018 occupa l’attore sul set di “Io sono tempesta” di Daniele Luchetti e “Troppa grazia” di Gianni Zanasi. Dopo il delicato “L’uomo senza gravità” (2019), Elio Germano è vincente con due pellicole “Volevo nascondermi” (2020) di Giorgio Diritti, grazie al quale nei panni di Antonio Ligabue ottiene l’Orso d’Argento come Miglior Attore, e “Favolacce” di Damiano e Fabio D’Innocenzo premiati sempre al Festival di Berlino 2020 per la loro sceneggiatura. Sempre nel 2020 lo vediamo diretto da Sydney Sibilia in “L’incredibile storia dell’isola delle rose“, mentre nel 2021 è presente al Festival di Venezia con “America Latina“, film presentato in  Concorso dei fratelli D’Innocenzo.

L’anno dopo torna di nuovo in Laguna per Venezia 79 con “Il signore delle formiche“, pellicola di Gianni Amelio presentata in Concorso.

Daria Ciotti

Filmografia

Elio Germano Filmografia – Cinema

Elio Germano filmografia

  • Ci hai rotto papà, regia di Castellano e Pipolo (1993)
  • Il cielo in una stanza, regia di Carlo Vanzina (1999)
  • Concorrenza sleale, regia di Ettore Scola (2001)
  • Ultimo stadio, regia di Ivano De Matteo (2002)
  • Respiro, regia di Emanuele Crialese (2002)
  • Ora o mai più, regia di Lucio Pellegrini (2003)
  • Liberi, regia di Gianluca Maria Tavarelli (2003)
  • Che ne sarà di noi, regia di Giovanni Veronesi (2004)
  • Chiamami Salomè, regia di Claudio Sestieri (2005)
  • Quo vadis, baby?, regia di Gabriele Salvatores (2005)
  • Ti piace Hitchcock?, regia di Dario Argento (2005)
  • Sangue – La morte non esiste, regia di Libero De Rienzo (2005)
  • Mary, regia di Abel Ferrara (2005)
  • Romanzo criminale, regia di Michele Placido (2005)
  • Melissa P., regia di Luca Guadagnino (2005)
  • Padiglione 22, regia di Livio Bordone (2006)
  • N (Io e Napoleone), regia di Paolo Virzì (2006)
  • Mio fratello è figlio unico, regia di Daniele Luchetti (2007)
  • Nessuna qualità agli eroi, regia di Paolo Franchi (2007)
  • Il mattino ha l’oro in bocca, regia di Francesco Patierno (2008)
  • Tutta la vita davanti, regia di Paolo Virzì (2008)
  • Il passato è una terra straniera, regia di Daniele Vicari (2008)
  • Come Dio comanda, regia di Gabriele Salvatores (2008)
  • La bella gente, regia di Ivano De Matteo (2009)
  • Nine, regia di Rob Marshall (2009)
  • La nostra vita, regia di Daniele Luchetti (2010)
  • La fine è il mio inizio, regia di Jo Baier (2010)
  • Qualche nuvola, regia di Saverio Di Biagio (2011)
  • Diaz – Don’t Clean Up This Blood, regia di Daniele Vicari (2012)
  • Magnifica presenza, regia di Ferzan Özpetek (2012)
  • Padroni di casa, regia di Edoardo Gabbriellini (2012)
  • L’ultima ruota del carro, regia di Giovanni Veronesi (2013)
  • Il giovane favoloso, regia di Mario Martone (2014)
  • Suburra, regia di Stefano Sollima (2015)
  • La dame dans l’auto avec des lunettes et un fusil, regia di Joann Sfar (2015)
  • Alaska, regia di Claudio Cupellini (2015)
  • Bella e perduta, regia di Pietro Marcello (2015)
  • L’amico – Francesco d’Assisi e i suoi fratelli, regia di Renaud Fely (2016)
  • La tenerezza, regia di Gianni Amelio (2016)
  • Questione di karma, regia di Edoardo Falcone (2017)
  • Io sono Tempesta, regia di Daniele Luchetti (2018)
  • Troppa grazia, regia di Gianni Zanasi (2018)
  • L’uomo senza gravità, regia di Marco Bonfanti (2019)
  • Favolacce, regia di Damiano e Fabio D’Innocenzo (2020)
  • Volevo nascondermi, regia di Giorgio Diritti (2020)
  • L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, regia di Sydney Sibilia (2020)
  • America Latina, regia di Damiano e Fabio D’Innocenzo (2021)
  • Il signore delle formiche, regia di Gianni Amelio (2022)

Elio Germano Filmografia – Televisione

  • Cornetti al miele, regia di Sergio Martino (Film TV) (1999)
  • Padre Pio, regia di Carlo Carlei (Miniserie TV) (2000)
  • Un medico in famiglia 2 (Serie TV) (2000)
  • Via Zanardi 33 (Serie TV) (2001)
  • Per amore, regia di Carmela Cincinnati e Peter Exacoustos (Miniserie TV) (2002)
  • Il sequestro Soffiantini, regia di Riccardo Milani (Film TV) (2002)
  • Padri, regia di Riccardo Donna (Film TV) (2002)
  • Ferrari, regia di Carlo Carlei (Miniserie TV) (2003)
  • Paolo Borsellino, regia di Gianluca Maria Tavarelli (Miniserie TV) (2004)
  • Ti piace Hitchcock?, regia di Dario Argento (Film TV) (2005)
  • Faccia d’angelo, regia di Andrea Porporati (Miniserie TV) (2012)
  • In arte Nino, regia di Luca Manfredi (Miniserie TV) (2016)

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