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Kenneth Branagh

Biografia

Attore, regista e sceneggiatore britannico, Kenneth Branagh nel corso della sua carriera ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui cinque candidature ai Premi Oscar e altrettante ai Golden Globe. Anche i suoi film riscuotono spesso successi di critica e pubblico.

Kenneth Branagh, il nuovo Laurence Olivier

(Belfast, 10 dicembre 1960)

Kenneth Branagh primo piano

Kenneth Charles Branagh è nato il 10 Dicembre del 1960 a Belfast, Irlanda del Nord, in una famiglia modesta, la mamma Frances è casalinga, il padre William carpentiere.

È il secondo di tre figli, il primogenito William Branagh Jr. è nato nel 1955 e la sorella minore Joyce è nata nel 1970. Nel 1969 i Branagh si trasferiscono in Inghilterra, a Reading, in cerca di nuove opportunità di lavoro per il padre, che voleva anche allontanare la famiglia da una città dove le tensioni politiche spesso sfociavano in episodi di violenza.

In Inghilterra Kenneth ultima gli studi, si appassiona alle attività sportive, soprattutto calcio e rugby, e al giornalismo. Pur essendo ancora un ragazzo recensisce libri per bambini per il giornale locale con sapienza e professionalità.

Kenneth Branagh, la svolta durante gli studi e la scoperta della recitazione

La svolta della sua vita avviene all’età di quindici anni, quando assiste ad una rappresentazione di “Hamlet”, con Derek Jacobi nel ruolo del principe danese; ha anche l’opportunità di incontrare lo stesso Jacobi e capisce che la sua strada è quella della recitazione.

A diciotto anni decide di frequentare una delle migliori scuole di recitazione inglesi, la Royal Academy of Dramatic Arts di Londra, dove si diploma nel 1981. In Accademia coltiva rapporti tuttora vivi, con colleghi, insegnanti e con lo stesso direttore Hugh Crutwell.

Prima del diploma ha ricevuto spesso proposte per piccoli ruoli, ottenendo sempre consensi e premi, tra cui un “Oliver Award” come attore esordiente e una notevole fama.

Ha concluso il suo corso accademico con una produzione di “Amleto”, in cui ha interpretato con successo il protagonista, vincendo vari premi tra cui il “Bancroft Gold Medal”. La sua carriera è stata un crescendo continuo di performance raffinate, curate, impeccabili, soprattutto se si tratta di opere Shakespeariane, spaziando dal teatro al cinema e alla televisione, dalla professione di attore a quella di sceneggiatore e di regista, quasi mai deludendo i suoi estimatori.

Al Roma Fiction Festival del 2009, quando gli è stato chiesto cosa preferisse fare e in quale contesto lavorativo si sentisse maggiormente a suo agio, ha risposto che ciò che conta per lui è fare qualcosa che lo appassioni, perciò non ha problemi nel passare dal teatro alla tv, dalla direzione all’interpretazione; la cosa che per lui conta è poter scegliere in libertà e autonomia il progetto al quale dedicarsi.

Kenneth Branagh, il debutto e il successo cinematografico

Nel 1981 debutta cinematograficamente con un piccolo ruolo in “Momenti di gloria”, di Hugh Hudson e a teatro viene scritturato in una produzione di “Another Country”, nel West End di Londra, nel ruolo di Judd. Questa interpretazione gli permette di attirare l’interesse della critica e vincere, nel 1982, il “Society of West End Theatres’ Award” come Miglior Nuova Promessa del Teatro Inglese e il “Plays and Players’ Award” come Miglior Attore Emergente.

Le proposte che gli vengono offerte diventano sempre più numerose e le sue attività sempre più intense. Mentre è impegnato nella rappresentazione di “Amleto”, gli viene proposto il primo ruolo in “Too Late to Talk to Billy”, un dramma per la BBC di Graham Reid, ambientato a Belfast, proprio nel ruolo di Billy. Poter tornare alla natia Belfast lo coinvolge emotivamente, ma è costretto a rinunciare per non dover abbandonare il palcoscenico. I produttori sono fermamente convinti che sia lui l’attore giusto, e gli vengono incontro mediando le riprese con gli impegni teatrali dell’attore. Di questo periodo fanno parte gli sceneggiati “Boy in the Bush” (1984), girato in Australia, “Coming Through” (1985), ispirato alla giovinezza dello scrittore D.H. Lawrence, e “Fortunes of War” (1987), che dà inizio al suo sodalizio artistico e sentimentale con Emma Thompson. Sempre nello stesso periodo Branagh inizia le sue collaborazioni con la “Royal Shakespeare Company”, vestendo i panni di Laerte Re di Navarra nel leggendario “Enrico V”.

Kenneth Branagh, la ricerca dell’indipendenza lavorativa

Nel 1987, alla ricerca di una maggiore autonomia creativa, crea una propria compagnia teatrale e, poco dopo, una casa di produzione cinematografica, la Renaissance Films. È sempre di quell’anno il suo debutto alla regia con “Public Enemy”, una piece scritta, diretta e interpretata da lui. La stampa lo stroncherà accusandolo di megalomania, ma questo non intaccherà la sua passione, infatti subito dopo porta sul palcoscenico con successo “La dodicesima notte”, “Molto rumore per nulla” e “Amleto”.

Nel 1989 dirige ed interpreta assieme a Emma Thompson, freschi di nozze, il suo primo lungometraggio, “Enrico V”, splendida pellicola che mostra i suoi molteplici talenti. Il pubblico e la critica rimangono talmente strabiliati che è paragonato a Laurence Olivier, che nel 1944 aveva conquistato Hollywood con la stessa opera, ed ottiene due nomination all’Oscar, una come migliore attore protagonista ed una come migliore regia. Nelle stesse categorie vince due BAFTA e nello stesso anno riceve la laurea honoris causa in Letteratura alla “Queen’s University” dell’Irlanda del Nord. Lavora anche per la televisione, ottenendo un buon successo con le serie “Billy trilogy” e “The boy in the bush”.

Nel 1991 viene contattato per il ruolo di Jack Crawford ne “Il silenzio degli innocenti”, ma lui preferisce realizzare, a Los Angeles, sotto la supervisione di Sidney Pollack, un thriller, “L’Altro Delitto“, sempre accanto alla Thompson. A seguire nel 1992 il cortometraggio “Il Canto del Cigno”, candidato all’Oscar, e “Gli Amici di Peter”, film dalla narrazione intensa.

Kenneth Branagh: il successo di critica e pubblico

Nel 1993 realizza in Italia il capolavoro “Molto Rumore per Nulla”, con Denzel Washington, Michael Keaton, Keanu Reeves, Kate Beckinsale e Emma Thompson. La pellicola mette in evidenza la sua grande abilità come regista, tutto è curato nei minimi dettagli, anche i silenzi sono eloquenti, e le musiche azzeccate, le scene finali sono costituite da un unico piano sequenza formidabile di circa dieci minuti. Il successo di critica e pubblico fu immenso. Seguì “Frankestein di Mary Shelley” nel 1994; il progetto, che appariva non particolarmente laborioso e di sicuro successo, si dimostrò invece un tremendo flop che rischiò di appannarne l’immagine. L’1 ottobre del 1995 Branagh annuncia ufficialmente nel corso di una conferenza stampa la sua separazione da Emma Thompson: i maligni dicono che il matrimonio naufragò a causa della relazione extraconiugale che Branagh ebbe con l’attrice Helena Bonham-Carter, co-protagonista assieme a lui dell’ultima fatica cinematografica, legame che venne reso ufficiale solo nel 1998 e si esaurì nel 1999.

Nello stesso anno escono il delizioso “Nel bel mezzo di un gelido inverno“, premiato a Venezia con un Osella d’Oro e “Othello”, in cui l’attore irlandese interpreta magistralmente la parte di Jago. Nel 1996 gira un altro capolavoro “Hamlet”, la cui versione integrale dura ben quattro ore, realizzando il suo sogno di sempre: portare ad una vasta platea il più celebre testo shakespeariano nella sua interezza poetica. La narrazione è spettacolare, l’impatto visivo grandioso, le quattro ore scorrono veloci, il pubblico applaude nelle sale. Il film ottiene un discreto successo di critica e due nomination agli Oscar, ma fu un insuccesso economico. Dopo questa fatica si dedica per un po’ alla sola recitazione.

Sono del biennio 1997/98 “Conflitto d’interessi” di Robert Altman, “Celebrity” di Woody Allen, “The Proposition” e “La teoria del volo” girato con la Bonham Carter. Del 2000, “Pene d’amor perdute“, film in cui Branagh affida il testo shakespeariano al musical e sposta la trama al 1939, nel periodo d’oro di Hollywood.

Ricordiamo, poi, il ruolo del professor Gilderoy Hallock, in “Harry Potter e la camera dei segreti” del 2002.

Il ritorno al primo amore: Shakespeare al cinema

Nel 2006 torna al suo primo amore, dirigendo un nuovo adattamento della commedia shakespeariana “As You Like It – Come vi piace“. Sembra che Branagh abbia gradito il ritorno dietro la macchina da presa e così vi resta per un po’: nello stesso 2006 porta al cinema una versione moderna de “Il flauto magico di Mozart” e nel 2007 dirige Jude Law e Michel Caine nel thriller “Sleuth – Gli Insospettabili”.

Attore da sempre versatile, nel 2008 infila la divisa del generale nazista Henning von Tresckow e, insieme a Tom Cruise, cerca di uccidere Hitler in “Operazione Valchiria”; nel 2011 diventa un perfetto Laurence Olivier in “Marilyn“, biopic a fianco di Michelle Williams che interpreta la Monroe.

Nel 2011 torna regista per affrontare una sfida totalmente nuova: nell’era delle trasposizioni cinematografiche dei supereroi protagonisti dei fumetti, la Marvel gli ha affida la regia di Thor, che diventa un successo. Nel 2014 dirige invece “Jack Ryan – L’iniziazione“.

Nel frattempo non disdegna neanche la tv : dal 2008 partecipa a “Wallander” di Philip Martin, dai romanzi dello svedese Mankell, trasmessi in Italia da Sky. La recitazione è asciutta, l’ambientazione cupa, un buon prodotto.

Il 2017 è un anno di intenso lavoro per l’attore che recita nell’epico film bellico di Christopher Nolan, “Dunkirk“, e dirige l’adattamento del famoso romanzo di Agatha Christie “Assassinio sull’Orient Express“, con Johnny Depp, Michelle Pfeiffer e Judi Dench.

Nel 2018 Kenneth Branagh dirige il film “All Is True“, in cui interpreta il ruolo di William Shakespeare, mentre nel maggio 2019 recita per la pellicola di Christopher Nolan, “Tenet” del 2020.

Maria Grazia Bosu

Filmografia

Kenneth Branagh Filmografia – Attore

Kenneth Branagh

  • Momenti di gloria, regia di Hugh Hudson (1981) – non accreditato
  • Un mese in campagna, regia di Pat O’Connor (1987)
  • Alta stagione, regia di Clare Peploe (1987)
  • Swing Kids – Giovani ribelli, regia di Thomas Carter (1993)
  • Othello, regia di Oliver Parker (1995)
  • Conflitto di interessi, regia di Robert Altman (1998)
  • La proposta, regia di Lesli Linka Glatter (1998)
  • Celebrity, regia di Woody Allen (1998)
  • La teoria del volo, regia di Paul Greengrass (1998)
  • The Dance of Shiva, regia di Jamie Payne (Cortometraggio) (1998)
  • Alien Love Triangle, regia di Danny Boyle (Cortometraggio) (1999)
  • Wild Wild West, regia di Barry Sonnenfeld (1999)
  • La strada per El Dorado, regia di Bibo Bergeron, Will Finn, Don Paul e David Silverman (2000) – voce
  • How to Kill Your Neighbor’s Dog, regia di Michael Kalesniko (2000)
  • The Periwig-Maker, regia di Steffen Schäffler (Cortometraggio) (2000) – voce
  • Schneider’s 2nd Stage, regia di Phil Stoole (Cortometraggio) (2001)
  • La generazione rubata, regia di Phillip Noyce (2002)
  • Harry Potter e la camera dei segreti, regia di Chris Columbus (2002)
  • 5 bambini & It, regia di John Stephenson (2004)
  • Operazione Valchiria, regia di Bryan Singer (2008)
  • I Love Radio Rock, regia di Richard Curtis (2009)
  • Prodigal, regia di Benjamin Grayson (Cortometraggio) (2011)
  • Marilyn, regia di Simon Curtis (2011)
  • Stars in Shorts, di registi vari (2012)
  • Jack Ryan – L’iniziazione , regia di Kenneth Branagh (2014)
  • Mindhorn, regia di Sean Foley (2016)
  • Dunkirk, regia di Christopher Nolan (2017)
  • Assassinio sull’Orient Express, regia di Kenneth Branagh (2017)
  • Tenet, regia di Christopher Nolan (2020)

Regista

  • Enrico V (Henry V) (1989)
  • L’altro delitto (1991)
  • Il canto del cigno (Cortometraggio) (1991)
  • Gli amici di Peter (1992)
  • Molto rumore per nulla (1993)
  • Frankenstein di Mary Shelley  (1994)
  • Nel bel mezzo di un gelido inverno (1995)
  • Hamlet (1996)
  • Pene d’amor perdute (2000)
  • Listening (Cortometraggio) (2003)
  • As You Like It – Come vi piace (2006)
  • Il flauto magico (2006)
  • Sleuth – Gli insospettabili (2007)
  • Thor (2011)
  • Jack Ryan – L’iniziazione (2014)
  • Cenerentola (film 2015)
  • Assassinio sull’Orient Express (2017)
  • All is True (2018)

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