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Il Campione (2019)

Recensione

Il Campione: una storia di formazione moderna

Il Campione - recensione

“Il Campione” è la stupefacente opera prima di Leonardo D’Agostini, sostenuto dagli altrettanto talentuosi colleghi Matteo Rovere e Sydney Sibilia, qui in veste di produttori.

Il Campione (2019)

Il film è un classico racconto di formazione. Il Calcio, seppur trovandosi al centro del racconto, non è il fine ma soltanto il mezzo attraverso cui gli autori trattano l’argomento principale: il viaggio interiore di un ragazzo alla ricerca di se stesso.

Il talentuoso, ricchissimo e viziato Christian Ferro (Andrea Carpenzano) è una star del calcio, il “campione” del titolo, preda e vittima del proprio successo. Valerio (Stefano Accorsi), professore di Lettere, viene assegnato al giovane campione quando il presidente della società (Massimo Popolizio), per impartirgli un po’ di disciplina, lo obbliga a conseguire l’esame di maturità. I due, nel loro incontro-scontro, troveranno un modo di comprendersi e aiutarsi vicendevolmente ad affrontare la vita.

Il Campione: un film necessario, oggi come non mai

Il film è scritto in maniera semplice e geniale. Racconta a fondo i problemi dello star system che ruota attorno al calcio, descrivendone i vizi e le problematiche in maniera semplice e diretta. Partendo da questa metafora, affronta i pericoli insiti nella ricerca del successo e della visibilità mediatica data dai “social” nella vita moderna.

Il protagonista, Christian, è un ragazzo che apparentemente ha tutto ma che, prigioniero della sua ricchezza, si ritrova ad essere tremendamente solo. È circondato da parassiti, che gli ruotano attorno nutrendosi dei suoi avanzi. Solo lo studio e la conoscenza gli permetteranno di prendere consapevolezza di se stesso, di capire cosa vuole veramente dalla sua vita, di rendersi conto di non essere lo “scemo buono solo a giocare a pallone” che tutti danno per scontato lui sia.

Il Campione: messa in scena di alto livello

Tecnicamente, le poche scene nelle quali vengono ritratte le partite allo stadio, sono impressionanti. Per poter rappresentare il Calcio in maniera realistica, D’Agostini ricrea le riprese in teleobiettivo tipiche delle cronache sportive alle quali siamo abituati, dandoci l’illusione di star guardando una partita reale. La computer grafica è assolutamente illusiva, il trucco ben nascosto, al punto che ci si chiede se non sia stato girato tutto dal vivo.

Per il resto del film, le riprese sono abbastanza statiche e ampie, con movimenti morbidi, mai invadenti, e nonostante questo sempre ricercate, mai banali o scontate. Non ci si annoia mai, il ritmo è sempre azzeccato, permette di seguire la storia con interesse dall’inizio alla fine. Anche la scelta musicale è perfetta. Tutti i brani sono sempre giusti e accompagnano l’emotività delle scene aumentandone il ritmo.

Tutti gli attori sono perfetti nelle loro parti, soprattutto i due protagonisti, che spiccano sugli altri per spontaneità. A volte, quando i giovani parlano tra di loro in dialetto stretto e sottovoce, la presa diretta impasta le loro voci e si fatica un po’ a capire cosa dicono. Nonostante questo, i dialoghi più importanti sono sempre perfettamente intellegibili e non si fa mai fatica a seguire la storia.

Si nota in tutto il film la mano di un autore giovane, con uno sguardo fresco e moderno, che è riuscito ad evitare di cadere nelle ingenuità tipiche delle opere prime, probabilmente anche grazie alla tutela dei due artisti più esperti (Sibilia e Rovere) che, da produttori, ne hanno sostenuto i primi passi. Un esordio con i fiocchi. E se il buongiorno si vede dal mattino, da Leonardo D’Agostini, in futuro, possiamo aspettarci meraviglie.

Nicola De Santis

Trama

  • Regia: Leonardo D’Agostini
  • Cast: Stefano Accorsi, Andrea Carpenzano, Ludovica Martino, Mario Sgueglia, Camilla Semino Favro, Anita Caprioli, Massimo Popolizio
  • Genere: Commedia
  • Durata: 105 minuti
  • Produzione: Italia, 2019
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Data di uscita: 18 aprile 2019

Poster il campioneLeonardo D’Agostini esordisce alla regia con “Il campione”, in cui Stefano Accorsi veste i panni di un professore solitario e con problemi con il proprio passato, alle prese con un indisciplinato, giovane talento del calcio interpretato da Andrea Carpenzano.

Il Campione: ogni grande sportivo ha bisogno di un mentore

La storia del film “Il Campione” è ambientata a Roma e racconta le vicende di Christian Ferro, un talentuoso e ricco calciatore della Serie A, viziato ma molto amato dalla sua città per le sue grandi doti di atleta.

Il ragazzo manca gravemente di disciplina e ciò scatena parecchie volte il malcontento del presidente della squadra. Per impartirgli un po’ di buone maniere, quest’ultimo decide di affiancare allo sportivo un professore che, in antitesi alla situazione del calciatore, ha non pochi problemi economici. All’inizio vi saranno molti scontri, ma a poco a poco, tra i due, si instaurerà un buon rapporto di amicizia e fiducia reciproca.

Il Campione: Il cast

Andrea Carpenzano (“Tutto quello che vuoi“, 2017, “La terra dell’abbastanza“, 2018) è Christian Ferro, il giovane calciatore protagonista del film. Stefano Accorsi (“Baciami ancora“, 2010, “La nostra terra“, 2014, “Veloce come il vento“, 2016) è lo schivo professore con problematiche legate al suo passato che potrebbero rendergli difficile la vita nel presente. Massimo Popolizio (“Amore che vieni, amore che vai“, 2008, “Il divo“, 2008, “La grande bellezza“, 2013, “Il ricco, Il povero e il maggiordomo“, 2014, “Sono tornato“, 2018) è il presidente della squadra di Serie A, alla prese con la difficile gestione di Christian.

La sceneggiatura della pellicola è stata scritta dallo stesso regista, Leonardo D’Agostini, oltre che da Giulia Steigerwalt e Antonella Lattanzi. Il film è distribuito da 01 Distribution.

Trailer

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