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Black Widow (2020)

Recensione

Black Widow: comincia bene la fase 4 della Marvel?

Black Widow marvel

Nel vasto universo della Marvel Comics, Black Widow rappresenta un personaggio ricco di molteplici caratteristiche singolari. Innanzitutto è una donna, Natasha Romanoff, appartenente alla razza umana, e questo la contraddistingue sicuramente da Wonder Woman. Inoltre non possiede poteri sovrannaturali come Cat Woman, pure umana, ma neanche come tutti gli altri supereroi maschili della scuderia Stan Lee.

Black Widow (2020)

Cinematograficamente ha fatto il suo debutto in “Iron Man 2“, per poi continuare la sua attività di agente in tutte le pellicole sugli Avengers e fin dal principio ha stupito tutti per il suo coraggio, le sue capacità di combattimento, sia mani nude, sia con l’ausilio di un arsenale tradizionale e futuristico. Ma un altro elemento di fascinazione per i suoi ammiratori risiede nel mistero sul suo passato.

Ex agente e killer del KGB, ricopre nei fumetti Marvel il ruolo di un’agente dello S.H.I.E.L.D, associazione spionistica e antiterroristica segreta che collabora con il governo degli Stati Uniti d’America e che è costituita quasi esclusivamente da supereroi.

Il film, diretto da Cate Shortland, inizia proseguendo la narrazione di “Captain America: Civil War”, del 2016 nel cui epilogo Natasha era stata esiliata dalla difesa americana, impersonata dal segretario di Stato, Thaddeus Ross, interpretato da William Hurt. Questa solitudine si rivela feconda per intraprendere un percorso personale nel quale deve risolvere una duplice questione. Gli eventi la condurranno a comprendere appieno le origini della sua formazione e trasformazione in macchina da guerra in carne ed ossa e a sventare un piano colossale di controllo del pianeta da parte di un singolo individuo.

I due percorsi convergono in un unica persona, ossia il terribile Dreikov (Ray Winstone), che in una futuristica città orbitante, addestra un esercito di vedove nere, da dislocare nel mondo per controllare i governi di tutte le nazioni del pianeta.

Effetti speciali notevoli per una narrazione ingenua e trascurata

Black Widow

Sicuramente l’elemento di maggior pregio della pellicola è la realizzazione degli effetti speciali. Le scene di lotta, quelle di inseguimenti in macchina e moto, le azioni nella stazione orbitante, sono veramente spettacolari. Purtroppo lo sceneggiatore Eric Pearson ha trascurato talmente tanti elementi da aver reso la narrazione ingenua e incoerente.

Come le automobili di scena testimoniano, ci si trova nella nostra epoca. Eppure Natasha, che è anche ricercata dall’esercito, viola costantemente gli spazi aerei di città e carceri di massima sicurezza, senza incontrare nessun ostacolo. Quando poi tenta di espugnare il quartier generale di Dreikov, questi la consegna alla propria guardia di vedove, che nonostante possiedano armi supertecnologiche preferiscono inspiegabilmente impegnarsi in una lotta a mani nude.

Sono clichè un po’ tristi in una produzione dal grosso budget, qualsiasi sceneggiatore abile avrebbe potuto contestualizzare meglio le azioni ad effetto.

L’aspetto intimistico della pellicola è reso egregiamente solo dalla colonna sonora

black widow scena

Le vicende vorrebbero includere nella narrazione un contesto familiare di origine in cui sarebbe cresciuta Natasha insieme alla sorellastra Yelena. Entrambe destinate fin da piccole a militare nelle vedove nere, vivono con dei genitori adottivi, pure impiegati del KGB.

Le scene della loro infanzia commentate dalla colonna sonora di Lorne Balfe, con soft musica country, ci sembra una delle poche scelte azzeccate. I dialoghi elaborati per i genitori, sia nei flashback relativi alla loro infanzia, sia quando nel presente si ritrovano riuniti con le figlie adulte, sono di una banalità estrema. Senza contare che risulta alquanto improbabile che individui che per tutta la loro vita hanno commesso crimini contro l’umanità, decidano di cambiare atteggiamento e cominciare ad operare per il bene solamente per il ricordo di qualche anno passato in un contesto in cui recitavano un ruolo familiare.

Scarlett Johansson non delude nell’interpretare questo favoloso ruolo della virago più popolare dell’Universo Marvel. Credibile nonostante i suoi 37 anni, nonostante trucco e parrucco (si, proprio una brutta parrucca), e una luce non sempre indovinata tendano a non valorizzarla al massimo.

Marco Marchetti

Trama

  • Regia: Cate Shortland
  • Cast: Scarlett Johansson, Florence Pugh, Rachel Weisz, William Hurt, David Harbour, Jade Ma, Ray Winstone, O-T Fagbenle, Olivier Richters, Michelle Lee, Violet McGraw, Ever Anderson, Ryan Kiera Armstrong, Nanna Blondell, Yolanda Lynes
  • Genere: Azione, colore
  • Durata: 133 minuti
  • Produzione: USA, 2020
  • Distribuzione: Walt Disney
  • Data di uscita: 7 luglio 2021

Black Widow poster“Black Widow” è il nuovo film sulla super-eroina americana della Marvel Comics. Prodotto da Marvel Studios e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, è il ventiquattresimo film del Marvel Cinematic Universe.

“Black Widow” è diretto da Cate Shortland e tratto da una sceneggiatura di Eric Pearson e dalla storia di Jac Schaeffer e Ned Benson. Il film vede Scarlett Johansson nei panni di Natasha Romanoff, recitare a fianco di Florence Pugh, David Harbor, O.T. Fagbenle, William Hurt, Ray Winstone, e Rachel Weisz.

Black Widow: la trama

Black Widow” è il primo film della Fase 4 del MCU, che introduce un’intera gamma di nuovi personaggi, dai potenti Esseri Celesti Eternali al Maestro di arti marziali Shang-Chi.

A differenza del resto della lista, la storia di Natasha Romanoff ha luogo prima degli eventi di “Avengers: Endgame”: il film approfondisce infatti il suo passato (dal momento che Natasha si è sacrificata per la Pietra dell’Anima su Vormir), costituendone di fatto un prequel. L’idea del film solista di “Black Widow” è nata quando il personaggio della Vedove Nera è stato presentato come unico membro femminile dei Vendicatori nel film “Iron Man 2”.

Black Widow” è ambientato dopo gli eventi di “Captain America: Civil War” del 2016; la pellicola vede la nostra protagonista in fuga verso la città di Budapest (che ci riporta immediatamente al primo film dei Vendicatori) dopo aver aiutato Steve Rogers, costretta a confrontarsi con il suo passato mentre incombe un nuovo pericolo.

Il cast

Nel cast di “Black Widow” sono presenti anche David Harbour nel ruolo di Alexei Shostakov / Red Guardian (“Hellboy” del 2019 di Neil Marshall e “Suicide Squad” del 2016 di David Ayer), Rachel Weisz che interpreta Melina Vostokoff (“La favorita” del 2018 di Yorgos Lanthimos e “Il mistero di Donald C.” del 2018 di James Marsh), Florence Pugh nei panni di Yelena Belova (“Piccole donne” del 2019 di Greta Gerwig e “Midsommar – Il villaggio dei dannati” del 2019 di Ari Aster) e O.T. Fahbenle in Mason (“The Handmaid’s Tale” serie tv del 2017-2019 di Bruce Miller).

Notizie riportano anche un probabile ritorno di Robert Downey Jr. (“Dolittle” del 2020 di Stephen Gaghan e “Avengers: Age of Ultron” del 2015 di Joss Whedon) nei panni di Tony Stark in questo prequel dedicato alla Vedova Nera, che potrebbe però rivelarsi un semplice cameo non inedito tratto da “Captain America: Civil War”  e non incluso nella versione home visit del film.

Trailer

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