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Hellboy (2019)

Recensione

Hellboy – Recensione: un reboot in una riscrittura inserita in contesti realistici contemporanei

Helboy recensione

É oramai una pratica consolidata quella di produrre film tratti da saghe fumettistiche ricominciando da capo. É l’ennesimo reboot questo “Hellboy”, evidentemente anche in questo caso la produzione ha pensato che, ricreando dall’inizio i personaggi e la sequenza della storia, si sarebbe conseguito un successo di pubblico simile alle riedizioni già confezionate su supereroi come Hulk o Spiderman.

Non è facile vedendo questo lungometraggio di 120 minuti non tornare con la mente alle prime due pellicole dirette da Guillermo Del Toro, e constatare che il regista Neil Marshall ha voluto elaborare una cifra stilistica completamente diversa. Se Del Toro immergeva tutte le vicende in contesti visionari e immaginifici e ammantava ogni azione con una fotografia avvolgente e persuasiva, Marshall, incastona supereroi, mostri demoniaci, giganti e streghe malefiche in ambientazioni estremamente realistiche dell’Inghilterra dei nostri giorni. Strade trafficate, individui dall’aspetto comune, uffici disordinati, sono l’ambiente in cui si muovono Hellboy e tutti gli altri personaggi della storia, interpretati da attori che anche possiedono fisionomie e costumi contemporanei. Questo contrasto ci sembra l’unica idea originale di un film che, pur proponendo una narrazione ricca di elementi fantastici, riesce a essere noioso e a fallire in quello che dovrebbe essere l’obiettivo di ogni produzione cinematografica d’azione o avventura: produrre una sequela di colpi di scena.

La sceneggiatura ha voluto riproporre la storia della nascita di Hellboy neonato, verso la fine della Seconda Guerra Mondiale e della sua adozione da parte dell’agente del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defence), Trevor Bruttenholm (Ian McShane). Questi, crescendolo, riuscirà a far diventare il demoniaco supereroe un individuo che ama il genere umano e che si impegna per la difesa della terra da creature soprannaturali.

Hellboy: una lotta tra il bene e il male senza colpi di scena

Hellboy still

Hellboy adulto è un individuo alto due metri, pieno di muscoli, con un braccio destro composto da un materiale pietroso indistruttibile e con due gigantesche corna che lui provvede ad accorciare riducendole a due monconi che spuntano dalla fronte. La sua pelle è totalmente rossa, e il suo secondo nome è Red. In quest’ultima pellicola gli si è voluta dare un ulteriore sfumatura realistica, aggiungendo una lunga chioma nera un po’ trasandata, una dotazione di peli neri e folti sulla schiena, occhi gialli inquietanti e una dentatura trascurata che emerge da gengive abbassate. Ma il trucco di Hellboy è uno degli aspetti più negativi del film: le strutture che hanno dovuto applicare sul volto e sul corpo dell’attore David Harbour riescono forse a consentirgli di avere delle espressioni e di compiere delle scene di azione, ma si intuiscono troppo palesemente come dense masse di qualche materiale espanso e posticcio che tradiscono tutto il personaggio.

Per il resto la storia segue la narrazione congiunta delle avventure di Hellboy di tre specifici volumi comics, ossia : “Darkness Calls“, “The Storm and The Fury” e “The Wild Hunt“, che seppure ricchi di idee ed elementi fantastici ideati dall’autore Mike Mignola, non hanno indotto lo sceneggiatore Andrew Cosby ad elaborarli in maniera funzionale. Basti citare che vengono ripresi soggetti come la mitologica spada Excalibur e il suo possessore di diritto Re Artù, il cui sangue genera ancora poteri nella sua attuale discendenza, vengono riproposte streghe demoniache come Nimue (Milla Jovovich), che smembrata nel passato, in questa storia viene ricucita per perseguire la sua regia sugli esseri soprannaturali che vogliono distruggere la terra.

Ma quasi tutto viene proposto all’inizio della storia, che prende immediatamente i connotati della lotta tra il bene e il male, i colpi di scena sono veramente deboli e d’altronde già si sa come andrà a finire. Molte scene insistono su azioni di fuga e inseguimenti, e quelle riprese nella campagna inglese con giganteschi mostri terrificanti  sembrano quelle più riuscite, si indugia su derive splatter in maniera insistente, quasi sfuggisse al regista che quando vengono ripresi troppi corpi smembrati si finisce per generare negli spettatori l’effetto opposto a quello che si vorrebbe creare, ossia nessun effetto.

Molte scene d’azione sembrano strizzare l’occhio ai videogame che ne deriveranno come costola che il merchandising non può trascurare. Non crediamo di voler attendere un sequel di questa pellicola, a meno che la produzione non voglia di nuovo ingaggiare Guillermo Del Toro alla regia.

Marco Marchetti

Trama

  • Regia: Neil Marshall
  • Cast: Milla Jovovich, Ian McShane, David Harbour, Sasha Lane, Penelope Mitchell, Daniel Dae Kim, Thomas Haden Church, Sophie Okonedo, Brian Gleeson, Kristina Klebe
  • Genere: Animazione, colore
  • Durata: 148 minuti
  • Produzione: USA, 2018
  • Distribuzione: M2 Pictures
  • Data di uscita: 11 Aprile 2019

Hellboy poster ita“Hellboy” è un reboot della saga tratta dai fumetti di Mike Mignola, diretto da Neil Marshall. Il film ha per protagonista il supereroe demoniaco che, in veste di detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense) difende la Terra dalle malvagie creature soprannaturali che la mettono in pericolo.

In questa avventura Hellboy deve combattere tre giganti in Inghilterra, dove scoprirà le sue origini e avrà a che fare con la Regina di Sangue Nimue, una strega piena di odio e vendetta nei confronti dell’umanità.

 

Hellboy: il reebot interpretato da David Harbour

Il famosissimo personaggio di Hellboy torna sul grande schermo ed è interpretato dall’attore David Harbour, che ha riscosso un notevole successo grazie alla serie televisiva “Stranger Things” (prodotta da Netflix), in cui veste i panni di Hopper.

Accanto all’attore, ci sarà anche Milla Jovovich (“Resident Evil”, “Resident Evil: Apocalypse”, “Resident Evil: Extinction”, “Resident Evil: Afterlife“, “Resident Evil: Retribution“, “Resident Evil: The Final Chapter“).

“Hellboy” è diretto da Neil Marshall (regista e sceneggiatore di “The Descent – Discesa nelle tenebre” e “Doomsday – Il giorno del giudizio“) ed è scritto da Mike Mignola (fumettista creatore del personaggio di Hellboy), Andrew Cosby, Christopher Golde e Aron Coleite.

Hellboy: il personaggio

Nel 1993 Mike Mignola ha creato Hellboy (soprannominato “Red”), per l’etichetta Legend della casa editrice Dark Horse.

Fu lo stregone russo Rasputin a evocare nel lontano 23 dicembre del 1944, per conto della divisione Ahnenerbe delle SS, il demone Anung Un Rama. La sua chiamata sulla terra nasceva dall’esigenza di mutare le sorti della guerra (il cosiddetto “Progetto Ragnarok”).

Dopo essere stato sottratto ai Nazisti dagli Alleati, il demone, ancora cucciolo, venne cresciuto come un figlio da Bruttenholm, che gli diede il nome Hellboy, in una base militare degli Stati Uniti nel Nuovo Messico.

 

Trailer

Hellboy: nuovo trailer italiano

https://www.youtube.com/watch?v=MII0x0PWA8k

Hellboy: Trailer italiano

 

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