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Arrivederci professore (2018)

Recensione

Arrivederci professore – Recensione: la vita è un attimo sfuggente

Arrivederci professore

Con “Arrivederci professore” Johnny Depp, finalmente senza trucco e parrucco, decide di togliersi la maschera e di tornare a interpretare un personaggio normale, in questo caso un professore al quale restano solo sei mesi di vita. Gli viene però cucito addosso un ruolo che poco aiuta a eliminare la sensazione di guardare un attore davanti alla macchina da presa.

Arrivederci professore (2018)

Secondo capitolo di una trilogia iniziata con “Katie Says Goodbye” ( prima di uscire col titolo originale “The Professor” la pellicola doveva chiamarsi “Richard Says Goodbye”), questo lavoro diretto da Wayne Roberts mostra con un’inaspettata leggerezza l’ultima fase dell’esistenza di un uomo che, malato terminale, decide di sfruttare al meglio il poco tempo che gli rimane.

Il cast di contorno è poco numeroso ma solido e Danny Huston ben interpreta il migliore amico di Richard, portando sulle sue spalle tutto il peso del comprimario/spalla comica di un film melodrammatico; perché al contrario di quanto si potrebbe pensare, si mira soprattutto a far ridere e se è certo che sono risate spesso amare, sono sicuramente gli attimi più riusciti del film. Non apprezzata dai critici americani, la pellicola ha infatti come difetto quella di essere molto leggera, autosabotando la propria carica drammatica con continui siparietti, più o meno giustificati, durante i quali il protagonista dà il meglio di sè.

Arrivederci Professore: un buon film da domenica pomeriggio

In “Arrivederci professore” è soprattutto la filosofia di base a non essere convincente, l’uomo si ritrova infatti a ragionare sulla sua vita e i suoi affetti, ma niente di quello che vediamo rappresenta una vera evoluzione del personaggio che, convinto delle sue credenze, avanza imperterrito fino alla fine. Si potrebbe parlare più di una rivelazione che di una rivoluzione quindi, con la malattia che obbliga a confrontarsi col vero se stesso.

Un film semplice, divertente il giusto e con la giusta dose di drammi ma velocemente dimenticabile, apprezzabile nella colonna sonora e nella messa in scena, pulita e rigorosa, ma troppo etereo per lasciare il segno. Un gradito ritorno a produzioni più “indipendenti” per un attore che negli ultimi anni era rimasto troppo spesso succube del suo stesso nome.

“Arrivederci Professore” ha il difetto di voler piacere a tutti, dai giovani al pubblico più adulto, con il rischio di non piacere poi tanto a nessuno.

Federico Renis

Trama

  • Titolo originale: Richard Says Goodbye
  • Regia: Wayne Roberts
  • Cast: Johnny Depp, Zoey Deutch, Danny Huston, Rosemarie DeWitt, Farrah Aviva, Odessa Young, Devon Terrell, Debbie Podowski, Dion Riley
  • Genere: Commedia, colore
  • Durata: 90 minuti
  • Produzione: USA, 2018
  • Distribuzione: Notorious Pictures
  • Data di uscita: 20 Giugno 2019

Arrivederci professore posterRichard, un professore universitario interpretato da Johnny Depp, scopre di avere un cancro in fase terminale. Il tragico verdetto e il successivo rifiuto delle cure, del dolore e della solitudine lo spingono a lasciarsi andare alla trasgressione e a dedicarsi ad alcool, fumo, donne, abbandonando le convenzioni che il suo ruolo gli imponeva. Con curiosità e ingenuità l’uomo acconsente a fare nuove esperienze, incontri stravaganti e avventure sentimentali.

Arrivederci professore: la scoperta della fine della vita

“Arrivederci professore” è il secondo film scritto e diretto dallo statunitense Wayne Roberts, dopo “Katie Says Goodbye”. Le due pellicole fanno parte di un’annunciata trilogia dedicata all’inesorabilità della vita.

La famiglia del professore, all’oscuro della grave malattia, è composta dalla moglie Veronica (Rosemarie DeWitt) e dalla figlia Olivia (Odessa Young). Il protagonista ha un bellissimo rapporto con la figlia tanto da essere amatissimo papà e complice nella vita della ragazza. Richard ha, inoltre, un forte legame con il suo collega e amico Peter (Danny Houston) che rimane il suo principale punto di riferimento nel momento più difficile della malattia.

“Arrivederci professore” è stato presentato in anteprima mondiale allo Zurich Film Festival ad ottobre del 2018. Girato inizialmente a Vancouver è stato curato nella produzione da Johnny Depp con la sua casa Infinitum Nihil. L’attore ha dedicato il film alla madre, morta di cancro pochi mesi prima delle riprese.

Nel 2018 Johnny Depp, oltre a essere stato impegnato in questo progetto, è stato protagonista di “City of Lies – L’ora della verità“, ha fatto parte del cast di “Animali fatanstici – I crimini di Grindelwald“, e ha prestato la propria voce per il film d’animazione “Sherlock Gnomes“.

Trailer

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