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La prima pietra (2018)

Recensione

La prima pietra: un banale incidente per un bambino mussulmano

La prima pietra recensione

Terza regia per Rolando Ravello, dopo “Tutti contro tutti” e “Ti ricordi di me?“, “La prima pietra” racconta una giornata speciale in una scuola elementare qualunque, speciale perché è prevista la recita natalizia tanto spasmodicamente organizzata, diretta e scritta, per altro in maniera totalmente politically correct, dal preside della medesima scuola. Durante la ricreazione in cortile, un bambino, senza nessuna ragione apparente, raccoglie una pietra e la tira contro una vetrata, ferendo anche i due bidelli, marito e moglie, che si trovano sulle scale.

La prima pietra (2018)

Sarebbe solo un episodio negativo tra i tanti possibili se non fosse che il bambino si chiama Samir, figlio di una famiglia mussulmana. Il preside convoca un tavolo di conciliazione tra i due feriti e la famiglia del piccolo, rappresentata dalla madre e dalla nonna; in riunione anche la maestra presente al momento del fatto e lui stesso. Si deciderà anche chi pagherà i danni della vetrata, visto che il già magro bilancio scolastico è stato totalmente impegnato dal preside nella realizzazione della tanto attesa recita.

Ovviamente si scatenerà un crescendo di scontri e di odio che renderà la rappresentazione natalizia col suo carico di tenerezza e smielosità totalmente inadeguata ai tempi
correnti.

La prima pietra: una commedia perfettamente interpretata

“La prima pietra” ha il merito di smarcarsi da due possibili rischi: il primo è di finire in un calderone di comicità televisiva demenziale, in particolare con le interpretazioni di Corrado Guzzanti (il preside) e di Lucia Mascino (la maestra), che all’inizio sono fortemente caratterizzate al limite del macchiettismo.

In particolare, quando si lavora con Guzzanti bisogna stare attenti a non caricare il ruolo da lui interpretato con la mole del suo repertorio comico che inevitabilmente travolgerebbe la costruzione del personaggio stesso. Ma va detto che sia lui che la Mascino sono molto bravi a evitare questo rischio, senza peraltro togliere nulla alle possibilità comiche fornite dalla sceneggiatura (l’interpretazione del bue è un momento veramente notevole).

Tutto il cast offre un’ottima prova, rigorosa e priva di ammiccamenti, partendo da Valerio ApreaIaia Forte, che caratterizzano perfettamente i coniugi bidelli, a Kasia Smutniak (la madre) con forse una marcia in più per Serra Yilmaz (la nonna del bambino).

Il secondo rischio del film era quello di finire in un buonismo scontato vista la storia, pericolo evitato pienamente, dato che nessun personaggio risulta raccontato in maniera banale, anzi non mancano spunti interessanti (gli immigrati non sono poveri, ma imprenditori).

Brava Caterina Bertone, nei panni della segretaria esosa del preside. Per finire da segnalare la voce di Dio (di Francesco Pannofino), che nel prologo – che contiene anche un buffo omaggio a “2001 Odissea nello spazio” – e nell’epilogo commenta gli avvenimenti, suggerendo nell’ultima parte un’affinità tra Dio e il gatto nero che frequenta furtivamente la scuola, terrorizzando lo scaramantico preside; un’idea simpatica, in particolare per gli amanti dei felini, tra cui si annovera, come raccontato dal film stesso, il profeta Maometto.

Fabrizio Parenti

Trama

  • Regia: Rolando Ravello
  • Cast: Kasia Smutniak, Lucia Mascino, Corrado Guzzanti, Iaia Forte, Valerio Aprea, Serra Yilmaz
  • Genere: Commedia, colore
  • Durata: 77 minuti
  • Produzione: Italia, 2018
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Data di uscita: 22 novembre 2018

La prima pietra posterIl regista Rolando Ravella porta nelle sale la commedia “La prima pietra”, distribuita dalla Warner Bros Italia.

La prima pietra: una commedia intrigante ambientata in una scuola elementare

“La prima pietra” è ambientato in una scuola elementare, il preside di questo istituto è chiamato a risolvere una spinosa questione che si è venuta a creare tra i genitori di alcuni dei suoi alunni e il corpo insegnanti. Una storia apparentemente semplice che però non lo è affatto. I sei personaggi dalle diverse sfaccettature, protagonisti di questo lungometraggio, si ritroveranno loro malgrado a districare quello che solo apparentemente sembra un”piccolo” problema e dal quale scaturiranno inaspettate e bizzarre reazioni.

La prima pietra: il regista e il cast

Per “La prima pietra”, il regista romano Rolando Ravello ha scelto come principale interprete l’attrice di origine polacca Kasia Smutniak, uno dei volti più popolari del cinema italiano. Tra i film a cui la Smutniak ha preso parte ricordiamo la pellicola di Paolo Genevese del 2016 “Perfetti sconosciuti“.

Nello stesso anno del film “La prima pietra”, ovvero il 2018, l’attrice ha anche partecipato ad altre due pellicole: “Loro” di Paolo Sorrentino e ” La profezia dell’armadillo” di Emanuele Scaringi.

Al fianco di Kasia Smutniak in “La prima pietra” figura – tra gli altri – Corrado Guzzanti, noto comico, imitatore ma anche regista e produttore italiano, il cui nome è anche legato a innumerevoli controversie, nate proprio da alcune sue interpretazioni di noti esponenti del mondo della politica italiana. Tra le ultime interpretazioni di Guzzanti merita la segnalazione della partecipazione al cast del film del 2015 “A Bigger Splash” diretto da Luca Guadagnino.

Trailer

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