Eco Del Cinema

Lucia Bosé

Biografia

Lucia Bosé è un’attrice italiana che si è distinta per il suo talento e il suo fascino all’interno del Neorealismo cinematografico. É inoltre ricordata per aver vinto la seconda edizione del concorso Miss Italia nel 1947.

Lucia Bosé: la Diva maggiorata

(Milano, 28 gennaio 1931 – Segovia, 23 marzo 2020)

Lucia Bosé

Nata nel 1931, figlia di Domenico Borloni e Francesca Bosè, Lucia ha lavorato per diversi anni come commessa presso la famosa Pasticceria Galli a Milano. È il capoluogo lombardo, il luogo in cui, casualmente, è stata notata per la prima volta dal regista Luchino Visconti, che definendola “un futuro animale cinematografico”, la indirizzò al mondo del cinema.

Nel 1947 partecipa a Stresa, a fianco di altre future attrici come Gianna Maria Canale e Gina Lollobrigida, alla seconda edizione del concorso di bellezza Miss Italia, aggiudicandosi la vittoria alla tenera età di 16 anni.

Da questo momento Lucia Bosé viene rapita dalla travolgente giostra del mondo cinematografico. Il primo provino della giovane ragazza è quello per la pellicola “Riso Amaro” di Giuseppe De Santis: la promettente Lucia sbaraglia la concorrenza, ma a causa del parere contrario della famiglia, di origini semplici ma molto rigida, deve rinunciare alla parte da mondina.

La sua strada era però già segnata: nel 1950 Lucia approda sul set di “Non c’è pace tra gli ulivi” di De Santis, affermandosi come volto vincente del cinema Neorealista italiano. Quello stesso anno, infatti, recita nel film “Cronaca di un amore” e nel 1953 in “La signora senza camelie” di Michelangelo Antonioni.

Lucia Bosé: tutti la vogliono

Nel 1952 è protagonista di “Roma ore 11”, nuovamente sotto la direzione di De Santis, mentre nel 1955 a volerla è il famoso regista spagnolo Juan Antonio Bardem per il film “Muerte de un ciclista – Gli Egoisti”.

Le collaborazioni con i vari registi sono numerosissime: la Bosé recita per Antonio Leonviola, Marino Girolami, Aldo Fabrizi, Mario Bonnard, Giorgio Simonelli e Glauco Pellegrini.

Nel 1955 l’attrice ottiene la parte in “Gli sbandati” di Citto Maselli, mentre nel 1956 parte per la Francia per recitare in “Gli amanti di domani – Cela s’appelle l’aurore”, di Luis Buñuel.

Lucia Bosé3Ma è proprio il film “Gli egoisti” di Juan Antonio Bardem a rapire Lucia: dopo il set, le notti trascorse nella città Madrid premettono a Lucia Bosé di conoscere Luis Dominguin, torero di cui si innamora follemente. Dopo essere stata fidanzata a lungo con l’attore italiano Walter Chiari (con cui ha collaborato in molti film), e dopo soli 6 mesi di conoscenza con il torero Dominguin, Lucia Bosè decide di sposarsi.

Il matrimonio viene celebrato con due cerimonie: un prima, molto sontuosa, a Las Vegas negli Stati Uniti, e successivamente una sceonda, per pochi intimi, in una piccola chiesa spagnola. Luis Miguel Dominguín fu il grande amore della vita di Lucia, nonostante la fama di lui fosse quella di essere un Dongiovanni. I due ebbero tre figli Miguel, Lucia e Paola, ma dopo pochissimo tempo, il matrimonio inizia a dare segni di cedimento, e arrivano i primi tradimenti del marito.
Le sue infedeltà erano continue: Lucia Bosé cercò inizialmente di soprassedere, soffrendo in silenzio, forte di questo amore che l’aveva accecata.

Il divorzio, fortemente voluto dall’attrice, arrivò nel 1967, facendo molto scandalo nella Spagna degli anni ’60 e seguito da continui pettegolezzi.
Da quel momento si dice che l’attrice abbia frequentato alcune personalità importanti, tra cui Luchino Visconti, anche padrino di battesimo del figlio Miguel, Ernest Hemingway e Pablo Picasso.

Lucia Bosé: il ritorno al primo amore

Così, nel 1960, Lucia Bosé torna al cinema, recitando in un ruolo non accreditato in “Le testament d’Orphée, ou ne me demandez pas pourquoi! – Il Testamento di Orfeo” di Jean Cocteau; successivamente di nuovo in Italia: nel 1969 recita nel “Satyricon” di Federico Fellini e in “Sotto il segno dello Scorpione” dei fratelli Taviani.

Lucia Bosé5Dagli anni ’70 in poi, Lucia Bosé è attiva in moltissimi film italiani e spagnoli, di grande e piccolo budget: nel 1987 è la volta di “Cronaca di una morte annunciata” di Francesco Rosi, nel 1989 “Il bambino della luna” di Agustí Villaronga, “Harem suaré” di Ferzan Özpetek nel 1999 e “I viceré” di Roberto Faenza nel 2007. Il suo ultimo film è stato “One More Time” di Pablo Benedetti e Davide Sordella del 2014.

Nel 2000, nel comune spagnolo di Turégano, Lucia Bosé ha collaborato all’apertura del “Museo degli Angeli”, da lei stessa concepito, dedicato alle rappresentazioni angeliche di ogni angolo del pianeta. Il Museo è stato chiuso nel 2007.

Il 2017 è un anno molto importante per l’attrice, segnato dal terribile lutto dell’amata nipote Eleonora, a causa di un cancro al seno. Insieme al fratello Olfo, erano i suoi unici nipoti, figli di Lucia. Lo stesso anno ha ricevuto il Premio “Wilde Vip European Award” per l’arte e la cultura, conferitogli dalla Dreams Entertainment con l’Osservatorio Parlamentare Europeo.

Nel 2019 partecipa alla Festa del Cinema di Roma in occasione della presentazione del libro “Lucia Bosè, Una biografia” (edizioni Sabinae) di Roberto Liberatore.

Lucia Bosè, musa dei registi più raffinati, soffriva da tempo a causa del suo polmone malato di tubercolosi; è morta in Spagna il 23 marzo del 2020, dopo aver contratto il Coronavirus, che ha aggravato le sue condizioni.

Barbara Sebastiani

Filmografia

Lucia Bosé Filmografia – Cinema

Lucia Bosé5

  • Non c’è pace tra gli ulivi, regia di Giuseppe De Santis (1950)
  • Cronaca di un amore, regia di Michelangelo Antonioni (1950)
  • È l’amor che mi rovina, regia di Mario Soldati (1951)
  • Parigi è sempre Parigi, regia di Luciano Emmer (1951)
  • Le due verità, regia di Antonio Leonviola (1951)
  • Le ragazze di piazza di Spagna, regia di Luciano Emmer (1952)
  • Roma ore 11, regia di Giuseppe De Santis (1952)
  • La signora senza camelie, regia di Michelangelo Antonioni (1953)
  • Era lei che lo voleva!, regia di Marino Girolami (1953)
  • Marsina stretta, episodio di Questa è la vita, regia di Aldo Fabrizi (1954)
  • Tradita, regia di Mario Bonnard (1954)
  • Accadde al commissariato, regia di Giorgio Simonelli (1954)
  • Sinfonia d’amore, regia di Glauco Pellegrini (1954)
  • Vacanze d’amore (Le village magique), regia di Jean-Paul Le Chanois (1955)
  • Gli egoisti (Muerte de un ciclista), regia di Juan Antonio Bardem (1955)
  • Gli sbandati, regia di Citto Maselli (1955)
  • Gli amanti di domani (Cela s’appelle l’aurore), regia di Luis Buñuel (1956)
  • Il testamento di Orfeo, regia di Jean Cocteau (1960)
  • Nocturno 29, regia di Pedro Portabella (1968)
  • No somos de piedra, regia di Manuel Summers (1968)
  • Sotto il segno dello scorpione, regia di Paolo e Vittorio Taviani (1969)
  • Fellini Satyricon, regia di Federico Fellini (1969)
  • Del amor y otras soledades, regia di Basilio Martin Patino (1969)
  • Jutrzenka, regia di Jaime Camino (1970)
  • Metello, regia di Mauro Bolognini (1970)
  • Ciao Gulliver, regia di Carlo Tuzii (1970)
  • Equinozio, regia di Maurizio Ponzi (1971)
  • Qualcosa striscia nel buio, regia di Mario Colucci (1971)
  • La controfigura, regia di Romolo Guerrieri (1971)
  • Arcana, regia di Giulio Questi (1972)
  • L’ospite, regia di Liliana Cavani (1972)
  • Un solo grande amore, regia di Claudio Guerín (1972)
  • Nathalie Granger, regia di Marguerite Duras (1972)
  • La colonna infame, regia di Nelo Risi (1973)
  • Le vergini cavalcano la morte, regia di Jorge Grau (1973)
  • Los viajes escolares, regia di Jaime Chávarri (1974)
  • La profonda luce dei sensi, regia di Beni Montresor (1975)
  • Per le antiche scale, regia di Mauro Bolognini (1975)
  • Storia di un’amicizia tra donne, regia di Jeanne Moreau (1976)
  • Violanta, regia di Daniel Schmid (1977)
  • Cronaca di una morte annunciata, regia di Francesco Rosi (1987)
  • Brumal, regia di Cristina Andreu (1988)
  • Il bambino della luna, regia di Agustí Villaronga (1989)
  • Volevo i pantaloni, regia di Maurizio Ponzi (1990)
  • L’avaro, regia di Tonino Cervi (1990)
  • Harem Suare, regia di Ferzan Özpetek (1999)
  • I Viceré, regia di Roberto Faenza (2007)
  • One More Time, regia di Pablo Benedetti e Davide Sordella (2014)

Lucia Bosé Filmografia – Televisione

  • Por los caminos de España (1966)
  • La señora García se confiesa (7 episodi, 1976-1977)
  • Mon enfant, ma mère (1981)
  • La Certosa di Parma (1982)
  • Il gorilla (1 episodio, 1990)
  • Il coraggio di Anna (1992)
  • Capri 3 (2010)

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