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Il richiamo della foresta (2020)

Recensione

Il Richiamo della Foresta – Recensione: zampe e oro

Il richiamo della foresta recensione

Siamo alla fine dell’Ottocento, il Klondike viene preso d’assalto da milioni di persone febbricitanti per la ricerca dell’oro: Buck é il cane di un giudice di un villaggio, un animale giocherellone, ma troppo attivo per la vita domestica; dopo esser stato notato nel centro del paese per la stazza e l’energia dirompente, viene catturato da un gruppo di uomini che lo trasportano ai siti di vendita di cani usati per muoversi nelle alte montagne del Klondike, e successivamente venduto insieme ad altri cani per trainare una slitta piena di beni di prima necessitá per i villaggi piú inaccessibili ad alta quota. Per Buck comincia ora una nuova avventura: la natura selvaggia, l’incontro con un solitario cercatore d’oro e un branco di lupi gli permetteranno di abbracciare liberamente il suo vero essere e rispondere al richiamo della foresta.

Un racconto d’amicizia ben costruito

Nonostante sia leggermente minato dall’eccessiva CGI, “Il Richiamo della Foresta” scalda le membra dello spettatore in poco tempo: l’accurata ambientazione storica, le spettacolari riprese in Canada e la gloriosa colonna sonora offerta da John Powell, compositore per il conclamato film d’animazione “Dragon Trainer – Il mondo nascosto”, contribuiscono a dare un tocco magico e surreale alla vittoriosa vicenda di Buck. Harrison Ford, passato alla storia per il ruolo prezioso ne la saga di “Star Wars”, qui ricopre il ruolo di John, uno dei tanti minatori catturato dalla febbre dell’oro, che peró ancora preserva la sua umanitá e prende sotto la sua ala protettrice il cane: la solitudine di entrambi li lega in un toccante rapporto di fiducia e amicizia senza limiti, facendogli riscoprire il calore che solo la parola “casa” puó spiegare.

Gloria Carandina

Trama

  • Titolo originale: Call of The Wild
  • Regia: Chris Sanders
  • Cast: Harrison Ford, Dan Stevens, Colin Woodell, Omar Sy, Terry Notary, Alex Solowitz, Heather McPhaul, Paul Mabon
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 105 minuti
  • Produzione: Usa, 2020
  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Data di uscita: 20 febbraio 2020

Il richiamo della foresta poster“Il richiamo della foresta” segue le vicende di un cane lupo di nome Buck, che dalla soleggiata California improvvisamente viene venduto dal suo padrone e spedito nel freddo nord, come cane da slitta. Costretto a sopravvivere e selvaggiamente picchiato da un brutale ed esperto allevatore, riesce in breve tempo a diventare il capo della muta. Dopo essere stato al servizio di alcuni cercatori d’oro rischiando la vita, trova il suo posto verso est, fino alla morte del suo ultimo padrone per mano degli indiani. Vendicato questi, il richiamo della foresta si fa sempre più forte in lui e decide di andare a vivere insieme a un branco di lupi.

Il richiamo della foresta: un richiamo irresistibile

“Il richiamo della foresta” è basato sull’omonimo romanzo scritto da Jack London nel 1904. Questo adattamento del breve romanzo d’avventura è stato sceneggiato da Michael Green (“Assassinio sull’Orient Express” di Kenneth Branagh, “Blade Runner 2049” di Denis Villeneuve) e diretto da Chris Sanders al suo primo film in live action dopo i successi d’animazione come “Dragon Trainer” nel 2010 e “Lilo & Stich” nel 2002.

Protagonista di “Il richiamo della foresta” nel ruolo del cercatore d’oro John Thornton è Harrison Ford (“Star Wars: Il risveglio della Forza” di J. J. Abrams, “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo” di Steven Spielberg). Accanto a lui figurano Dan Stevens, star della serie “Downton Abbey” e Omar Sy, visto di recente nei blockbuster “Jurassic World” e “X-Men – Giorni di un futuro passato”.

La produzione del film è stata annunciata nell’ottobre del 2017 e le riprese sono iniziate alla fine di settembre del 2018 a Los Angeles.

Trailer

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