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Braveheart – Cuore impavido (1995)

Recensione

Braveheart – Cuore impavido – Recensione: Mel Gibson ripercorre la storia di William Wallace inneggiando alla Libertà

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Hollywood da tempo aveva smania di ritrovare gli antichi fasti dei film ad alto budget, vecchia gloria di un cinema che non badava a spese. Quei film, grazie a registi come Victor Fleming e Cecil B. DeMille, avevano la fortuna di poter contare su una fortissima rete di protezione (le grandi case di produzione americane), che gli consentiva di portare sullo schermo storie epiche e “colossali”, con preventivi che adesso ci fanno sorridere. La tecnologia è cambiata, certo, ma forse è proprio questo il merito più grande di Mel Gibson, ovvero l’aver affrontato la sfida, mantenendo comunque uno stile classico.

La storia ripercorre le vicende del glorioso patriota scozzese William Wallace che nel lontano XIII secolo combatteva per l’indipendenza delle proprie terre, assoggettate alla corona d’Inghilterra, in quel periodo governata dal più sanguinario dei despoti, Edoardo I detto il Plantageneto. L’insurrezione portata avanti con coraggio e determinazione da Wallace e il suo “esercito”, darà vita ad una vera e propria ribellione collettiva contro la tirannia inglese. Questa la storia, come i libri ce la raccontano…

Errore storico o licenza poetica?

Mel Gibson ci abituerà presto ai suoi “esperimenti” di rivisitazione del passato, come in “Apocalypto” e in “The Passion”, dove questa volta ad insorgere sono stati proprio gli studiosi. Ma nella logica cinematografica, il voler raccontare la Storia, necessita di quella giusta e assecondabile dose di romanzesco, senza la quale non saremmo devoti ad una figura così epica ed impavida, appunto.

I gravissimi errori storici dei quali sono stati accusati gli sceneggiatori, tra i quali Randall Wallace (che ha preso spunto per raccontare questa vicenda vedendo la statua, a Wallace dedicata, ad Aberdeen), non inorridiscono di certo lo spettatore, che colto da frenesia immagina di cavalcare con indosso un kilt e il volto dipinto di blu, al grido di “Libertà!”. Lungo il “cammino” ci si rammenta che la ribellione e il senso d’indipendenza parte sempre e comunque dal basso, e da un manipolo di uomini.

Il film ricevette ben dieci nomination agli Oscar, vincendone cinque, fra i quali Miglior Film, Miglior Regista e Miglior Fotografia. James Horner, autore della colonna sonora, lascia impresse in musica scene memorabili, che vuoi o non vuoi (c’è chi storcerà il naso), fanno parte integrante della storia del cinema.

Serena Guidoni

Trama

  • Regia: Mel Gibson
  • Cast: Mel Gibson, Sophie Marceau, Patrick McGoohan, Catherine McCormack, Brendan Gleeson, Ian Bannen, David O’Hara, James Robinson, Sean Lawlor, Sandy Nelson, James Cosmo, Sean McGinley, Alan Tall, Andrew Weir, Gerda Stevenson, Brian Cox, Michael Byrne, Peter Hanly, Peter Mullan, David McKay, Tommy Flanagan, Alun Armstrong, Gerard McSorley, Alex Norton, Angus Macfadyen, Ralph Riach
  • Genere: Avventura, colore
  • Durata: 177 minuti
  • Produzione: USA, 1995
  • Data di uscita: 1 dicembre 1995
  • Distribuzione: 20th Century Fox Italia.

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“Braveheart – Cuore impavido” è un film di guerra storico-epico americano diretto e interpretato e co-prodotto da Mel Gibson.

“Braveheart”: la ribellione disperata di un popolo

La pellicola racconta la storia romanzata del patriota ed prode combattente William Wallace che, nel XIII secolo, conduce gli scozzesi alla rivolta eroica nella prima guerra di indipendenza contro gli oppressori inglesi  e il re Edoardo I d’Inghilterra. Ma sarà tradito.

La storia è ispirata al poema epico del XV secolo di Blind Harry, “The Actes and Deidis of the Illustre e Vallyeant Campioun Schir William Wallace”, adattato per lo schermo da Randall Wallace.

Si tratta del secondo lungometraggio che vede Mel Gibson dietro la macchina da presa dopo “L’uomo senza volto” del 1993; il film ha vinto 5 Oscar (Miglior Film, Miglior Regia, Migliore Fotografia, Miglior Trucco e Miglior Montaggio Sonoro) su 10 candidature nel 1996 e lo stesso regista è stato premiato per la miglior regia ai Golden Globe dello stesso anno.

Al fianco del protagonista Mel Gibson (“Il Patriota” del 2000 di Roland Emmerich e “The Million Dollar Hotel” dello stesso anno di Wim Wenders), nel film recitano anche Sophie Marceau (“Il tempo delle mele” del 1980 di Claude Pinoteau e “LOL – Il tempo dell’amore” del 2008 di Lisa Azuelos),Catherine McCormack (“Spy Game” del 2001 di Tony Scott e “28 settimane dopo” del 2007 di Juan Carlos Fresnadillo) e Patrick McGoohan (“Fuga da Alcatraz” del 1979 di Don Siegel).

Trailer

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