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Il patriota – Recensione

Colossal statunitense, un po’ retorico e scontato, sulla guerra d’indipendenza americana con il veterano Mel Gibson

(The Patriot) Regia: Roland Emmerich – Cast: Joely Richardson, Mel Gibson, Chris Cooper, Tchéky Karyo, Heath Ledger – Genere: Guerra, colore, 165 minuti – Produzione: USA, 2000 – Distribuzione: Columbia Tristar – Data di uscita: 17 Agosto 2000.

ilpatriota“Il patriota” è un film storico di prim’ordine che riporta sul grande schermo le vicende legate alla guerra d’indipendenza americana. Nella Carolina del Sud del 1776, Benjamin Martin, interpretato da Mel Gibson è un eccellente soldato che dopo aver mostrato il suo coraggio durante il conflitto franco–indiano, decide di deporre l’arma e di vivere in tranquillità come agricoltore dedicandosi ai suoi 7 figli. Nel momento in cui c’è nell’aria la prospettiva di una rivolta contro i britannici, agli albori della Guerra d’Indipendenza Americana, Benjamin cerca di desistere e di convincere i suoi concittadini ad evitare il conflitto. Nessuno gli dà ascolto, compreso suo figlio Gabriel, interpretato da Heath Ledger, il quale non condivide i dubbi del padre e si unisce ai combattenti.

Per quanto un individuo cerchi di essere estraneo ai fatti, finisce per esserne comunque coinvolto: Benjamin si vede costretto a riprendere le armi dopo che lo spietato colonnello inglese William Tavington, interpretato da Jason Isaacs, ha fatto prigioniero Gabriel e ucciso, davanti ai suoi occhi, l’altro figlio Thomas. La vendetta e la sete di giustizia porterà Benjamin a riprende le armi dalla parte degli americani e con una serie di agguati e battaglie cambierà il corso della guerra d’indipendenza nella Carolina del Sud.

Dal progetto di Mark Gordon e Robert Rodat, il film è stato diretto dal tedesco Roland Emmerich, noto per numerosi film d’azione come “Indipendence Day” e “Godzilla”. L’azione in effetti non manca, attraverso scene di combattimento eccezionali, supportata da una ricostruzione storica unica e raffinata, studiata nei minimi particolari.

Il film è stato girato proprio nella Carolina del Sud vicino agli storici campi di battaglia della guerra d’indipendenza. Per la durata, esageratamente lunga (circa tre ore), per alcuni tratti della trama, nonché per il volto del protagonista, è comprensibile l’irrimediabile paragone con William Wallace, l’eroe nazionale scozzese immortalato nella pellicola diretta da Gibson stesso “Braveheart”. Tuttavia Il film di Emmerich, sicuramente spettacolare ed emozionante per diversi tratti risulta eccessivamente condito, un po’ retorico, ripetitivo e esageratamente caricato di luoghi comuni e frasi fatte. All’uscita del film Spike Lee giudicò “ridicola” la fratellanza istantanea che nasce tra i coloni bianchi e gli schiavi di colore in nome della libertà e della lotta contro il nemico comune. Non è quindi all’altezza di “Braveheart”, ma è in ogni caso un colossal storico apprezzabile e dignitoso.

Silvia Caputi

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