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Recensione “Amore + IVA”: questo Zalone a teatro non è memorabile, ma pur sempre sopra l’attuale media dei comici italiani

Checco Zalone è da poco sbarcato su Netflix con la registrazione del suo nuovo spettacolo teatrale che ha portato e sta portando lungo l’intera penisola. Per la versione televisiva, si è scelto giustamente di riprendere la serata all’Arena di Verona, senza dubbio adatta per l’affluenza di pubblico ma anche per la magniloquenza della scenografia.

Indice

Amore + IVA: tutte le informazioni

Trama

Utilizzando il perno dell’amore (+ IVA), Zalone spazia tra vari argomenti, attuali e aderenti alla sua consolidata tradizione artistica: lo sfottò ai personaggi pubblici – come al solito vengono presi di mira soprattutto i cantanti -, l’identità sessuale, il dualismo “famiglia tradizionale” e “famiglia arcobaleno”, la guerra, la pandemia, le dinamiche di genere e l’immigrazione.

Recensione

Checco Zalone è riuscito a distinguersi nel panorama audiovisivo italiano per l’intelligenza della sua comicità e soprattutto per la ponderatezza rispetto all’esposizione mediatica e artistica del suo personaggio. Dopo il film di più recente uscita, il Tolo Tolo scritto insieme a Paolo Virzì, il comico pugliese torna con una messa in scena teatrale, nella quale da una parte affronta il contemporaneo con nuove trovate e invenzioni, dall’altra ripropone le esibizioni più collaudate del suo repertorio. Il risultato è la naturale conseguenza di questo ibrido, ovvero uno spettacolo non memorabile e non troppo coraggioso, pieno di belle intuizioni (c’è un Putin convinto che Putignano si chiami così per lui) ma anche ripetitivo e, per quanto scorretto, non completamente trasgressivo. Rimane la sua vena provocatoria e fuori dagli schemi, rara e preziosa in questa Italia sempre più prostrata alla religione del politicamente omologato e corretto.

Conclusione

Nonostante questo Amore + Iva non sia indimenticabile, la comicità di Zalone si conferma nettamente superiore alla media attuale dei comici italiani. Lo aspettiamo al prossimo film, che stando alle sue dichiarazioni potrebbe essere sul narcisismo patologico della società contemporanea.

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Corrado Monina

Corrado Monina

Mi chiamo Corrado, mi occupo di sceneggiatura, regia e critica e lavoro per il Filmstudio di Roma come responsabile creativo. Amo il cinema, la musica e tutto ciò che ruota intorno alle arti visive e alla letteratura.

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