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Finchè morte non ci separi (2019)

Recensione

Finché morte non ci separi: una “really dark” comedy

Finché morte non ci separi - recensione

“Finché morte non ci separi” è un film difficile da classificare, esattamente a metà tra l’horror splatter e la commedia nera.

Finchè morte non ci separi (2019)

La premessa, semplice ma efficace, sembra presa direttamente da una puntata della serie tv degli anni ’60 “Ai confini della realtà”. Parte da una situazione apparentemente normale, quotidiana, per poi inserire un singolo elemento di “stranezza” che fa deragliare la vicenda verso l’assurdo. Il tutto al servizio di una metafora efficace e dalla soluzione né banale né didascalica.

I Le Domas hanno stretto un vero e proprio patto con il Diavolo: per poter mantenere agio e ricchezza, dovranno sottoporre tutti i “nuovi membri” della famiglia ad un letale gioco d’azzardo. La nuova sposina del giovane rampollo Daniel sarà la futura signora Le Domas, o finirà sgozzata su un’altare come agnello sacrificale?

Finché morte non ci separi: un matrimonio rosso sangue

Il film è pieno di immagini potenti ed evocative. La sposa insanguinata, che imbraccia un grosso fucile a pallettoni, richiama subito alla mente la Beatrix Kiddo di “Kill Bill“. Solo che, in questo caso, i protagonisti della vicenda non sono assassini addestrati, ma gente comune e inesperta. Nella maggior parte dei casi, le armi che imbracciano sono pericolose per loro stessi e per i loro alleati quasi quanto lo sono per la loro preda. Dal loro essere impacciati, derivano tutti i momenti più comedy della pellicola.

Samara Weaving è perfetta nel ruolo della vittima ingenua che, lentamente, sprofonda in un mare di sangue per riemergerne come una furia vendicatrice. Nonostante la sua figura mascheri una metafora epica abbastanza evidente, lei non tradisce mai il suo essere una donna normale che si ritrova ad affrontare degli orrori terrificanti. Rimane umana e vulnerabile, seppur molto resiliente, per tutta la durata del film.

Finché morte non ci separi: le tradizioni sono dure a morire

La black comedy è il genere dominante di questo lavoro. Eppure, i registi non lesinano sul sangue versato, rendendo anche il versante horror-splatter abbastanza efficace. Tuttavia, il film non è pensato per mettere davvero paura allo spettatore. Si ride la maggior parte del tempo. E questo, in realtà, non lede alla drammaticità della vicenda, ma al contrario rende la pellicola più interessante e godibile.

In definitiva, un esperimento riuscito, godibile e scorrevole, sicuramente rivolto agli appassionati del genere ma non banale. Sull’onda del nuovo horror alla “Scappa – Get Out” e “Noi“, con meno autorialità ma più divertimento.

Nicola De Santis

Trama

  • Titolo originale: Ready or Not
  • Regia: Tyler Gillett, Matt Bettinelli-Olpin
  • Cast: Samara Weaving, Andie MacDowell, Mark O’Brien, Adam Brody, Henry Czerny, Nicky Guadagni, Melanie Scrofano, Kristian Bruun, Elyse Levesque, John Ralston
  • Genere: Thriller, colore
  • Durata: 95 minuti
  • Produzione: USA, 2019
  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Data di uscita: 24 ottobre 2019

Finché morte non ci separi - poster ita“Finchè morte non ci separi” segue le vicende di una donna che sposa un uomo dedito come tutta la sua famiglia a dei giochi. Quello che la donna non sa è che la sua prima notte di nozze si trasformerà in un vero e proprio incubo. Infatti tutta la famiglia dello sposo, formata da ricchi ed eccentrici personaggi, la costringerà a partecipare ad un terrificante nascondino.

Finchè morte non ci separi: tutto per un gioco

“Finchè morte non ci separi” è un thriller statunitense scritto da Guy Busick con la collaborazione di  R. Christopher Murphy e diretto dalla coppia Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, autori in passato di film horror come “V/H/S” nel 2012 e “La stirpe del male” nel 2014.

Tra i protagonisti di questa pellicola figurano Samara Weaving (“La babysitter” di McG, “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” di Martin McDonagh), Andie MacDowell (“Fire Squad – Incubo di fuoco” di Joseph Kosinski, “Un’ultima risata” di Greg Pritikin)  e Adam Brody (“Benvenuti nella giungla” di Rob Meltzer, “Shazam!” di David F. Sandberg).

La produzione di “Finchè morte non ci separi” è iniziata nel novembre del 2017 e le riprese principali sono partite nel mese di ottobre del 2018 per concludersi nel mese di novembre dello stesso anno.

Prodotto da Bradley J. Fischer, Willem Sherak, James Vanderbilt e Tripp Vinson è distribuito nelle sale cinematografiche italiane dalla 20th Century Fox.

Trailer

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