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Terminator – Destino oscuro (2019)

Recensione

Terminator – Destino oscuro: Finalmente un seguito degno di “Terminator 2 – Judgment Day”

Terminator - Destino Oscuro - Linda Hamilton

Il nuovo film della saga di “Terminator” si presenta, sin dai titoli di testa, come figlio delle opere originali di James Cameron. Quindi non dell’intero franchise e della brutta piega che ha preso successivamente al secondo capitolo.

Stavolta, a fare da collante tra i film, non è più i T-800 di Arnold Schwarzenegger (seppur presente), ma la Sarah Connor di Linda Hamilton. Lei è stata il cuore pulsante dei due primi film e il suo ritorno chiarisce immediatamente le intenzioni dei filmakers di tornare alle origini.

Terminator – Destino oscuro: tabula rasa

Uno dei difetti principali dei film della saga successivi al secondo, è stata l’incapacità di “osare” e di spingere fino in fondo le proprie idee, dovuta in parte ad un timore reverenziale nei confronti del materiale di partenza, in parte al fatto che i produttori non hanno mai osato rischiare di produrre film “rated R”. Questo ha reso tutti i capitoli realizzati fra “Terminator 3” e “Terminator: Genisys“, quando non semplicemente brutti, comunque inefficaci.

I primi due film avevano il grande pregio di raccontare una storia semplice, lineare, lanciando subito i personaggi in una fuga disperata da un pericolo inarrestabile e terrificante. Questo era il cuore che è sempre mancato ai sequel, che invece si sono andati ad arroccare su trame complicatissime e hanno dimenticato di fornire un nemico che fosse davvero una minaccia tangibile per i protagonisti.

Ebbene, questa volta James Cameron ha fatto tabula rasa dei predecessori, scrivendo personalmente la storia di quello che è il “vero” terzo capitolo della sua saga.

Terminator – Destino oscuro: osare di più paga

Sarah Connor, in “Terminator 2 – il giorno del giudizio“, ha avuto successo. Skynet è effettivamente stato cancellato dall’esistenza. Eppure, questa vittoria potrebbe aver innescato una serie di eventi che porteranno ad un destino ancora più “oscuro”.

Cameron non mostra riverenza nei confronti dei propri personaggi. Anzi, estremizza le conseguenze delle loro azioni, riportandoli finalmente ad una umanità che la loro mitizzazione aveva cancellato. In questo modo, li rende vulnerabili, permettendo al “Rev-9” di essere una vera minaccia per le loro vite. Quello che fa a “Sarah Connor & compagni” è in parte paragonabile a ciò che James Mangold ha fatto a Wolverine con “Logan“.

Tim Miller, dal canto suo, dimostra di essere un regista con un grande talento per la costruzione delle scene di azione. Il “Rev – 9”, interpretato da un ottimo Gabriel Luna, è veramente una “macchina” nel perseguire il suo obiettivo di morte. Quando spara, raramente sbaglia mira. Se colpisce, lascia sempre il segno sulle sue vittime. Ogni volta che appare sullo schermo, inconsciamente lo spettatore si ritrova a stringere nervosamente le mani sui braccioli della poltrona. Riesce nella durissima impresa, fallita da tutti i suoi predecessori, di essere un degno successore del “T-1000” di Robert Patrick.

Terminator – Destino oscuro: il futuro è in mano alle donne

Terminator - Destino oscuro - Mackenzie Davies

In questo film il “femminismo” non viene mai ostentato come una bandiera. Non ha lo stesso vizio di voler apparire “politically correct” che affligge tutte le produzioni Disney degli ultimi anni. Non ne ha alcun bisogno. Semplicemente “lo è“, senza enfasi, senza ostentazioni. Per questo risulta tremendamente più efficace.

Terminator – Destino oscuro” presenta dei personaggi femminili forti e carismatici come non mai. James Cameron ama le donne. Dalla sua scrittura, questo traspare sempre in maniera forte e chiara. In questo film non ci sono povere ragazze indifese da salvare. Persino la “vittima designata” (Natalia Reyes) dimostrerà più coraggio di qualunque controparte maschile.

Le donne avranno la responsabilità di salvare il mondo. A cucinare e fare le faccende di casa ci pensa Arnold, regalandoci una delle battute più divertenti di tutto il film.

Non per questo i personaggi maschili risultano sminuiti, anzi. Il T-800 di Schwarzenegger mantiene intatto il suo fantastico carisma. Lui, in quanto membro fisicamente più resistente, ha sempre il compito di assorbire i colpi destinati agli elementi più fragili del gruppo, facendo da scudo con il proprio corpo. Sacrificandosi sempre per proteggere ciò che ama, dimostra di essere un vero “uomo“, pur avendo un cuore fatto di metallo.

Nicola De Santis

Trama

  • Titolo originale: Terminator: Dark Fate
  • Regia: Tim Miller
  • Cast: Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Mackenzie Davis, Diego Boneta, Gabriel Luna, Natalia Reyes, Enrique Arce, Brett Azar, Steven Cree, Fraser James
  • Genere: Azione, colore
  • Durata: 128 minuti
  • Produzione: USA, 2019
  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Data di uscita: 31 Ottobre 2019

Terminator 6“Terminator – Destino oscuro” è il nuovo capitolo fantascientifico dedicato alla saga nata nel 1984 ad opera di James Cameron. Il film è il sequel diretto di “Terminator 2 – Il giorno del giudizio”, uscito nelle sale cinematografiche nel lontano 1991, andando ad oscurare tutti i capitoli successivi usciti fino ad ora. In questa storia ritroveremo anche gli stessi personaggi degli anni ’90 affiancati a nuovi che daranno nuova linfa alla saga.

Terminator – Destino oscuro: un nuovo inizio

James Cameron torna a impegnarsi in prima persona per questo progetto, producendo il sequel dedicato ai robot sterminatori venuti da un futuro non troppo lontano, visto con gli occhi di oggi, dove la tecnologia ha fatto dei passi vertiginosi in avanti rispetto agli anni ’90.

In questo nuovo capitolo della saga sarà riconfermata la presenza del protagonista indiscusso Arnold Schwarzenegger, già visto anche nel capitolo “Terminator Genisys” uscito nelle sale nel 2015 diretto da Alan Taylor. Al suo fianco dopo ventisette anni dall’ultima apparizione ritorna a vestire i panni di Sarah Connor, l’indimenticabile Linda Hamilton, protagonista dei primi due film.

A dirigere il tutto è stato chiamato Tim Miller, regista salito alla ribalta con il suo film d’esordio dietro la macchina da presa e campione d’incassi, “Deadpool” nel 2016.

Le riprese sono iniziate nel mese di marzo del 2018 e si sono svolte in varie location, tra cui l’Ungheria, Regno Unito, Spagna e Messico per poi finire la produzione nel mese di novembre dello stesso anno negli Stati Uniti.

Il produttore del film James Cameron ha spiegato che il suo obiettivo principale è quello di creare un modello simile alla saga di “Star Wars”, dove attori che hanno fatto la storia della serie vengono affiancati da nuovi volti che presto o tardi prenderanno il loro posto, senza però turbare troppo lo spettatore legato alla storia.

Trailer

Trailer italiano


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