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Sharon Tate

Biografia

Sharon Tate è stata un’attrice americana, sposata con il regista Roman Polanski. Considerata una promessa di Hollywood, viene ricordata soprattutto a causa della sua morte, avvenuta all’ottavo mese di gravidanza per mano dei seguaci di Charles Manson.

Sharon Tate, bellezza angelica

(Dallas, 24 gennaio 1943 – Los Angeles, 9 agosto 1969)

Sharon Tate bio  É difficile dimenticare la storia di Sharon Tate, tragicamente strappata alla vita nel momento in cui l’esistenza le stava regalando un matrimonio felice, un figlio e una carriera promettente.

L’eterea Sharon Tate nasce il 24 gennaio del 1943 a Dallas. Il papà, Paul James Tate, è un colonnello dell’esercito americano, e la piccola è costretta a spostarsi insieme alle sue due sorelle e alla mamma continuamente. Questo peregrinare la rende una ragazzina sola, che appare timida e insicura.

Nonostante la sua riservatezza, la bellezza di Sharon viene notata fin da subito: a sei anni vince il Miss Tiny Tot of Dallas Pageant e nel 1959 diventa Miss Richland, Washington. Un nuovo trasferimento del genitore la porta, tuttavia, nel 1960, a rinunciare al concorso per Miss Washington e agli studi di psichiatria. La nuova destinazione della famiglia Tate è l’Italia. Sharon abita a Verona e studia a Vicenza in una scuola americana dove si confronta con ragazzi che vivono la sua stessa esperienza transitoria e per la prima volta si crea delle amicizie.

Il primo a notarla e a proporle due piccoli ingaggi è Richard Beymer, a Verona con Paul Newman e Susan Strasberg per le riprese del film “Le avventure di un giovane” (1961) in cui Sharon lavora come comparsa. Anche Jack Palance si accorge della sua bellezza sul set di “Barabba” (1962), girato sempre a Verona, e al quale la ragazza partecipa ancora come comparsa.

La parentesi italiana finisce per Sharon Tate nel 1962 quando torna in America e a Los Angeles si affida all’agente di Richard Beymer che le offre lavori sia per la tv che come modella.

In questo periodo ha una relazione tormentata con l’attore francese Philippe Forquet, e nel 1964 inizia a frequentare Jay Sebring, uno dei parrucchieri più richiesti di Hollywood che le propone di sposarlo, senza esito positivo.

La gavetta e le amicizie importanti

Nel 1963 il direttore della casa di produzione Filmways, Martin Ransohoff, fa firmare a Sharon Tate un contratto di sette anni che le garantisce di farsi le ossa in diverse serie tv con piccole parti.

Dopo alcuni ruoli di scarso rilievo per il cinema, la grande occasione per Sharon arriva alla fine del 1965 con “Cerimonia per un delitto” con David Niven e Deborah Kerr.

A Londra, dove si svolgono le riprese incontra il fondatore della Wicca alexandriana Alex Sanders, che la inizia alla religione neopagana wiccana, e conosce Roman Polański, impegnato nella realizzazione di “Per favore, non mordermi sul collo!” (1967). Il cineasta, dapprima convinto di voler come protagonista Jill St. John, cambia idea e sceglie Sharon Tate, imponendogli però una parrucca rossa, colore dei capelli di Jill. Regista e attrice vanno a vivere insieme a fine riprese, Sharon rompe la relazione con Sebring, ma rimane sua amica, facendogli conoscere anche il futuro marito.

Di nuovo negli States, Sharon è sul set di “Piano, piano non t’agitare!” (1967) in cui recitano Tony Curtis e Claudia Cardinale. Polanski, ingaggiato per girare il futuro cult “Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York”, la raggiunge ben presto.

La vita con Polanski

Sharon Tate Polanski

La coppia Tate Polanski vive un momento d’oro, spostandosi tra gli Stati Uniti e Londra. Sharon è acclamata da Playboy, su cui vengono pubblicate le sue foto di nudo scattate da Polanski; ha due film in uscita e “La valle delle bambole” (1967) in produzione; i giornali parlano spesso di lei, soprattutto per la sua capacità di essere anticonvenzionale e per la sua convivenza con il regista, convivenza che si trasforma in matrimonio il 20 gennaio del 1968 a Londra.

In questo periodo, tuttavia, la Tate mette da parte la carriera per il marito, che tende a essere infedele; lui di contro, accortosi dell’allontanamento dalle luci della ribalta da parte della moglie, decide di tornare a Los Angeles.

Hollywood e Cielo Drive, l’ultima casa di Sharon Tate

Di nuovo a Hollywood Sharon e Roman, inseparabili dall’amico Sebring, iniziano a frequentare party ai quali presenziano star del calibro di  Peter, Jane e Hanry Fonda, Peter Sellers, Warren Beatty, Steve McQueen, Mia Farrow, Jacqueline Bisset, Joan Collins, Kirk Douglas, Yul Brynner, Jim Morrison, il produttore discografico Terry Melcher e la sua ragazza Candice Bergen.

Al lavoro con “Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm” (1968) con Dean Martin, Sharon ottiene l’attenzione della critica e la sua unica nomination ai Golden Globe come Attrice rivelazione dell’anno per la prova resa nel precedente “La valle delle bambole”.

Il 1968 è l’anno della felicità anche da un punto di vista sentimentale: la neo moglie è infatti incinta. Il 15 febbraio 1969 la coppia decide di trasferirsi in quella che loro considerano la “casa dell’amore” in Cielo Drive, precedentemente dei loro amici, Terry Melcher e Candice Bergen.

A marzo del 1969 la Tate torna in Italia, a Roma, per le riprese di “Una su 13” in cui è finalmente protagonista accanto a Vittorio Gassman e Orson Welles, mentre Polanski è a Londra per  definire le location del suo lavoro “Il giorno del delfino”, al quale si dedicherà poi nel 1973.

Dopo un breve soggiorno a Londra, l’attrice torna a Los Angeles, in attesa del marito pronto a raggiungerla prima della nascita del figlio. A farle compagnia non mancano Wojciech Frykowski e Abigail Folger che si trasferiscono momentaneamente a Cielo Drive.

La tragica scomparsa

L’8 agosto del 1969 prende corpo il tragico disegno del destino: Sharon decide di andare al suo ristorante preferito, El Coyote, con gli amici di sempre, Jay Sebring, Wojciech Frykowski e Abigail Folger. Una volta a casa, quella stessa notte, viene massacrata insieme a Folger, Sebring e Frykowski dai membri della Manson Family.

Solo dopo tre mesi la polizia fa luce sulla tragedia scoprendone i colpevoli, condannati a morte nel 1971, con successiva commuta in ergastolo, in seguito all’abolizione della pena capitale.

Il corpo di Sharon Tate riposa insieme a quello del suo bambino, Paul Richard Polanski, nella Holy Cross Cemetery, a Culver City, in California. Alle nuove generazioni rimane la sua storia e la delicata e commovente riscrittura della sua vicenda di Quentin Tarantino che con Margot Robbie ha saputo renderle giustizia in “C’era una volta a… Hollywood“.

Stefano Mazzola

Filmografia

Sharon Tate  Filmografia – Cinema

Sharon Tate scena film

  • Barabba, regia di Richard Fleischer (1962) – non accreditata
  • Le avventure di un giovane, regia di Martin Ritt (1962) – non accreditata
  • Tempo di guerra, tempo d’amore, regia di Arthur Hiller (1964) – non accreditata
  • Castelli di sabbia, regia di Vincente Minnelli (1965) – non accreditata
  • Cerimonia per un delitto, regia di J. Lee Thompson (1966)
  • Per favore, non mordermi sul collo!, regia di Roman Polański (1967)
  • Piano, piano non t’agitare!, regia di Alexander Mackendrick (1967)
  • La valle delle bambole, regia di Mark Robson (1967)
  • Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm, regia di Phil Karlson (1969)
  • Una su 13, regia di Nicolas Gessner, Luciano Lucignani (1969) (distribuito postumo)

Televisione

  • Mister Ed, il mulo parlante (Serie TV, episodi Ed Discovers America, 1963, e Love Thy New Neighbor, 1963)
  • Organizzazione U.N.C.L.E. (Serie TV, episodio The Girls of Nazarone Affair, 1965)
  • The Beverly Hillbillies (Serie TV, 15 episodi, 1963-1965)

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