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Elegia americana (2020)

Recensione

Elegia americana: la storia di un uomo che riesce a dare corpo ai propri sogni

Glenn Close scena

Ron Howard porta sullo schermo il libro autobiografico di J. D. Vance, “Hillbilly Elegy: A Memoir of a Family and Culture in Crisis“, realizzando un film pacato, che ha il suo punto di forza nelle potenti interpretazioni di un cast scelto con cura, dove ogni personaggio è reso al meglio.

Quella raccontata da Howard è una storia intima, personale, un dramma familiare vissuto in prima persona dallo scrittore, che nel suo best seller mette a nudo se stesso, parlando della sua infanzia e delle traversie familiari che lo hanno segnato nel suo affacciarsi al mondo.

Il regista rimane fedele al romanzo concentrandosi sui singoli, e trascurando quell’analisi sociologica e ambientale che tanto clamore ha suscitato negli Stati Uniti. La traduzione letterale di ‘hillbilly’ è ‘cretino delle montagne’, e Vance nel suo libro ne analizza ben tre generazioni, attraverso le vicissitudini della sua complicata famiglia, che ha lasciato il Kentucky per cercare fortuna in Ohio. Ma il regista preferisce muoversi tra affetti e sentimenti, limitandosi a dipingere un affresco di redenzione e salto di classe, tema ricorrente nella sua cinematografia (“Cinderella Man”, “A Beautiful Mind”).

Una famiglia al femminile che viene ‘affrancata’ dall’unico maschio della casa

Glenn Close Elegia americana

Howard, che spesso attinge a noti romanzi per i suoi film (“Il codice da Vinci” e “Angeli e demoni” solo per citarne alcuni), si cimenta stavolta in una narrazione sottotono, dove la mano del regista si limita a seguire i protagonisti con discrezione, dipanando la vita del protagonista con continui flash back che fanno luce sul suo vissuto.

In questa sorta di racconto di formazione sono le donne a farla da padrone, a partire da nonna Mamaw, una donna rigida, con dei lati oscuri, ma sempre presente e pronta a soccorre J. D. in caso di necessità, per proseguire con Bev, una madre sopra le righe che passa da una relazione all’altra, non riuscendo a dare ai propri figli la necessaria stabilità affettiva, con seri disturbi comportamentali aggravati dalle dipendenze. C’è poi Lindsay, una sorella affettuosa e in difficoltà come il protagonista, figure femminili che camminano a fianco di Vance, influenzandone la crescita e la maturazione. Vance, ‘grazie e nonostante’, la famiglia che si ritrova riesce a costruirsi un futuro, coronando il suo sogno di studiare a Yale, diventando un professionista affermato, e facendo fare alla famiglia quel salto, ‘umano e sociale’, per il quale i nonni avevano abbandonato i luoghi natii.

Glenn Glose e Amy Adams interpreti da Oscar

Il ‘trucco e parrucco’ non si è risparmiato, così una strepitosa Glenn Glose, che veste i panni di Mammaw Vance, grazie ad un trucco superlativo è identica alla vera nonna di J. D.. La sua è un’interpretazione da Oscar, arricchita dalla cura dei dettagli, con la quale l’attrice porta sullo schermo questa singolare donna del Kentucky, che rimase incinta a soli 13 anni, e non si è mai tirata indietro dall’affondare le pene che la vita le ha riservato. Non da meno Amy Adams nell’interpretare questa madre disturbata e immatura, che sembra votata dall’autodistruzione.

Gabriel Basso ben interpreta Vance adulto, mentre a dare corpo e spirito al protagonista da ragazzino c’è Owen Asztalos, la cui performance fa ben sperare per la sua carriera.

Questo non è sicuramente il film più avvincente realizzato da Howard ma ha dalla sua, oltre alle prove attoriali, il riproporre il tema del riscatto umano e sociale, del salvare se stessi per poter aiutare gli altri. La svolta per il protagonista sta proprio nel comprendere questo.

Maria Grazia Bosu

Trama

  • Titolo originale: Hillbilly Elegy
  • Regia: Ron Howard
  • Cast: Amy Adams, Glenn Close, Haley Bennett, Freida Pinto, Sunny Mabrey, Bo Hopkins, Gabriel Basso, William Mark McCullough, Jesse C. Boyd, David Silverman
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 116 minuti
  • Produzione: USA, 2020
  • Distribuzione: Netflix
  • Data di uscita: 24 novembre 2020

Elegia Americana poster“Elegia americana” è un film diretto da Ron Howard con Amy Adams e Glenn Close

Elegia americana: un moderno ‘sogno americano’ che si realizza

“Elegia Americana” si basa sulle memorie di J.D. Vance, che in un libro autobiografico racconta a suo modo il ‘sogno americano’, o almeno come lui ha potuto realizzarlo.

J.D. è un ex marine e studente di giurisprudenza a Yale, sul punto di ottenere il lavoro dei suoi sogni. Purtroppo un problema familiare lo porta a tornare nel suo paese d’origine, nel sud dell’Ohio, e a dover affrontare quelle perverse dinamiche familiari dalle quali si era allontanato per cercare di costruirsi un solido futuro. Il rapporto più difficile da gestire è quello che J. D. ha con la madre Bev, perennemente in lotta con la dipendenza, dalla quale sembra non riuscire a liberarsi. Grazie ai ricordi di sua nonna Mamaw, una donna forte ed intelligente che si è sempre occupata di lui, il protagonista affronta un viaggio personale che lo porta a comprendere e accettare la propria famiglia.

Ron Howard ed il suo amore per le storie di rinascita

Il regista americano propone un racconto edificante su come la determinazione e la tenacia aiutino a raggiungere i propri obiettivi, anche quando ci si trova svantaggiati ai blocchi di partenza. “Elegia americana” è un viaggio nei ricordi e una storia di sopravvivenza e trionfo di una famiglia.

Questo viaggio nella memoria attraverso tre generazioni diverse, spesso in contrasto tra loro, porterà J.D. a riscopre se stesso, raggiungendo quella pacificazione familiare tanto bramata da bambino.

Amy Adams e Glenn Glose spiccano per le interpretazioni grandiose con le quali danno vita alla madre e alla nonna del protagonista, due anime diverse a confronto, che segneranno lo sviluppo psico-emotivo del giovane J. D., ciascuna a suo modo, nel bene e nel male.

Trailer

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