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Drowning (2019)

Recensione

Drowning – Recensione: annegare in un mare di psicosi

Drowning film

“Drowning”, pellicola di Melora Walters, accende i riflettori su una donna, madre sopra ogni cosa di due figli che stanno scegliendo le loro strade lontano dal nido originario. Il vero uragano emotivo esplode proprio quando il figlio decide di partire per la guerra in Iraq e il suo mondo materno ne viene devastato e sconvolto.

Tra le sue difficoltà personali nel vivere un rapporto di coppia, il prendersi cura di una figlia con problemi di droga, la sofferenza nel sapere un figlio nel pieno della guerra e incubi notturni ricorrenti, lei viene totalmente sopraffatta.

Il rapporto madre e figlio è una tematica forte e molto esplorata negli ultimi anni, una riflessione sulle paure, di una morte o dell’acqua , in un conflitto interiore analizzato per l’intera durata della pellicola ma senza indagarlo nelle vere profondità, accennato per l’interesse che suscita ma non vissuto a pieno.

Esiste un profondo affetto tra Rose ed Henry, madre e figlio, complesso ma difficile, tra manifestazioni d’amore e liti furibonde, squilibri che determinano una trama narrativa banale e mai incisiva. Assistiamo a frequenti scene oniriche scollegate e ripetitive, inserite per creare un’autorialità, un parallelo con la sensazione di lasciarsi andare impotenti annegando che non trova collocazione reale e concreta e non riesce nel suo intento.

Drowning: la metamorfosi di una farfalla

Drowning frame

La Walters ricorre a continui flashback di liti tra madre e figlio, senza nessun altro tipo di ricordo possibile, a scene diverse in sequenza che non hanno alcuna connessione tra loro. Vediamo il ripetersi della sofferenza di Rose come fosse un incubo tra luci desaturate e spente, colori primari e coprotagonisti privi della benché minima caratterizzazione, che sembrano comparire e scomparire dal nulla.

Eccessivamente lento, lungo, ripetitivo, con una donna che vaga, alla ricerca di se stessa, tra una casa vuota da tempo, incontri con la psicologa, dialoghi con le amiche e momenti con gli uomini.

Le uniche note positive sono un sonoro inquietante, che sembra dare voce ai tormenti dell’anima, e una splendida fotografia, dalle tinte fredde e ombre lunghe, equilibrata e densa, nei toni del grigio, del nero e del blu e in netto contrasto con la recitazione forzata ed eccessiva. Mira Sorvino interpreta un personaggio in netto contrasto con Rose per il suo forte legame con la realtà, ma viene confinata in un ruolo quasi insignificante, senza alcuno spessore e senza importanza, in un mero tentativo di analisi dell’animo femminile .

Le premesse stesse di questa pellicola in realtà annegano in una sceneggiatura malriuscita e confusa. Il tema aveva grandi potenzialità ma l’eccessivo sentire e forse il carattere fin troppo autobiografico lo hanno affondato definitivamente e forse come scriveva Michelangelo “La forza della volontà annega nella forza del destino”.

Chiaretta Migliani Cavina

Trama

  • Regia: Melora Walters
  • Cast: Melora Walters, Gil Bellows, Mira Sorvino, Jay Mohr, Steven Swadling, Sergio Rizzuto, Joanna Going, Christopher Backus, Sarah Butler, Jim O’Heir
  • Genere: Drammanico, colore
  • Durata: n/d
  • Produzione: USA, 2019
  • Distribuzione: n/d
  • Data di uscita: n/d

melora walters foto“Drowning” è un film drammatico incentrato sulla guerra scritto, diretto ed interpretato dalla poliedrica Melora Walters e con Mira Sorvino, Gil Bellows, Dominique Dauwe e Jay Mohr all’interno del cast.

Drowning: il dramma di una madre

“Drowning” narra la vicenda tormentata di una madre che è obbligata, senza poter fare nulla per impedirlo, a vivere il dramma della grande paura e della sofferenza continua quando suo figlio in giovane età, contrariamente alle preoccupazioni e agli ammonimenti genitoriali, decide comunque di arruolarsi nell’esercito americano e andare a combattere in prima linea nel pericoloso Iraq.

Col passare del tempo la situazione del giovane soldato si complica ben oltre le iniziali previsioni e il terrore della madre diventa concreto e terrificante quando il ragazzo viene mandato a Mosul per la battaglia decisiva e l’incubo si trasforma in realtà.

Drowning: cast e produzione

Melora Walters, nata in Arabia Saudita da genitori statunitensi, è diventata nota al grande pubblico con la sua interpretazione di Gloria ne “L’attimo fuggente” (1989), per poi passare al ruolo della figlia nevrotica in “Magnolia” (2000) e stupire con la scena di sesso in “Cold Mountain” (2003). Un altro film da lei interpretato è “Venom” di Ruben Fleischer nel 2018, mentre “Drowning” rappresenta il suo debutto alla regia.

Nel cast troviamo il premio Oscar Mira Sorvino (“The Islands”, 2018), comparsa soprattutto in film indipendenti a basso budget che l’hanno allontanata dalla ribalta momentaneamente, e due famosi vincitori degli Emmy Awards, Gil Bellows (“Dead Draw – Nessun Vincitore”, 2016) e Jay Mohr (“All About Nina”, 2018).

La pellicola è prodotta da Sergio Rizzuto per la Potato Eater Production.

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