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Tra due mondi (2022)

Recensione

Tra due mondi: un film sentito e credibile che narra gli ultimi

tra due mondi foto

Con “Tra due mondi” Emmanuel Carrère confeziona un film intenso, sentito, doloroso, che da voce a chi non ne ha una. Sullo schermo arrivano quei lavoratori invisibili, quel precariato che si arrabatta per pagare le bollette e fare la spesa, dividendosi tra mille lavori. Una straordinaria Juliette Binoche è Marianne, una scrittrice di successo che per preparare il suo nuovo libro decide di ‘andare sul campo’ e toccare con mano la crisi economica che costringe tanti francesi (e non solo) a lavori umili e mal retribuiti. Tramite l’ufficio di collocamento trova lavoro come donna delle pulizie e viene così ad inserirsi in un tessuto sociale carico di difficoltà, dove non manca però la solidarietà.

Marianne va avanti con difficoltà, sospesa “tra due mondi”, vivendo la durezza del lavoro delle pulizie del traghetto che ogni giorno attraversa La Manica, portando i passeggeri dalla Francia alla Gran Bretagna e viceversa. Pulizie fatte seguendo una tabella di marcia allucinante che vede questi novelli schiavi pulire bagni e rifare letti ad una velocità incredibile. E guai a fare qualcosa con scarsa precisione. Come una sorta di fantasmi invisibili ai passeggeri, che non li degnano nemmeno di uno sguardo, salgono e scendono dalla nave come fossero ladri in fuga.

La caducità dei rapporti umani

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Il regista francese, con la sensibilità narrativa che lo contraddistingue, riesce a narrare sociale e personale legandoli intrinsecamente in una storia che spazia da un’analisi reale e concreta del precariato alla fragilità dei rapporti umani. E’ come se il film si muovesse su due binari perfettamente sovrapposti dove tutto si fonde, raccontando la vita. Alle riprese quasi claustrofobiche all’interno delle cabine e al il buio delle sequenze al porto, si alternano scene incorniciate da un cielo talmente bianco da sembrare irreale. Una fotografia struggente dominata dai grigi da forza a un racconto sofferto. La Binoche domina la scena, con una grazia quasi innaturale, Marianne esce da se stessa per diventare un’altra, lontana da sé.

La tenacia di Juliette

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“Tra due mondi” ha raggiunto le sale cinematografiche grazie alla determinazione di Juliette Binoche, che ha persuaso, senza mai arrendersi, la giornalista Florence Aubenas, a lasciare che il suo libro-inchiesta, ‘Le Quai de Ouistreham’, edito in Italia da Piemme con il titolo ‘La scatola rossa’, venisse adattato per il grande schermo. Coinvolgere Carrère, l’unico alla quale Aubenas avrebbe affidato lo script è stata cosa facile. L’intellettuale francese amava già il libro, e da sempre ha una predilezione per le storie che raccontano il reale. Carrère scrive la sceneggiatura a quattro mani con Hélène Devynck, e opta per un cast di attrici non professioniste. Nadège e Justine addirittura interpretano loro stesse.

Tra tutte a spiccare è Hélène Lambert, che interpreta Christèle, una madre single determinata e irruenta, che nasconde una forte vulnerabilità emotiva.

Il regista francese ritiene che questo terzo lungometraggio, film d’apertura della Quinzaine des Réalisateurs a Cannes, sia una sorta di punto d’incontro tra i primi due:

“Ho diretto due film prima di questo: un documentario, “Ritorno a Kotelnitch”, e un film di finzione, “L’amore sospetto”. “Tra due mondi” segna un punto di incontro tra i due, perché parte da materiale documentario, ossia il libro di Florence, e diventa un’opera di finzione, contenendo molte invenzioni che non sono nel libro. La stessa protagonista, Marianne, è una creazione ibrida, un incrocio tra Florence e me.”

“Tra due mondi” è un film da vedere, perché capace di emozionare dai primi istanti, con la forza della verità.

Maria Grazia Bosu

Trama

  • Titolo originale: Ouistreham
  • Regia: Emmanuel Carrère
  • Cast: Juliette Binoche, Hélène Lambert, Léa Carne, Emily Madeleine, Patricia Prieur, Evelyne Porée, Didier Pupin, Aude Ruyter, Louis-Do de Lencquesaing, Charline Bourgeois-Tacquet
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 106 minuti
  • Produzione: Francia, 2021
  • Distribuzione: Teodora Film
  • Data di uscita: 7 aprile 2022

Tra due mondi - locandina“Tra due mondi” è un film di genere drammatico del 2021, diretto da Emmanuel Carrere, con Juliette Binoche e Hélène Lambert. Distribuito in Italia da Teodora Film.

Tra due mondi: la trama

La storia si svolge a Caen, in Normandia. Marianne si è appena trasferita nella cittadina costiera a seguito della fine del suo matrimonio. Marianne Winckler (Juliette Binoche), è una famosa scrittrice che s’imbatte in un romanzo di denuncia – anche e soprattutto per poter superare il momento non facile che sta attraversando – che approfondisce il tema del lavoro precario. Per trattare al meglio l’argomento, la donna decide di vestire i panni della “precaria”, così inizia a lavorare come addetta alle pulizie sui traghetti che solcano la Manica.

La protagonista scopre purtroppo un mondo che supera di gran lunga il problema della precarietà. Le lavoratrici sono assunte con stipendi da fame in condizioni disumane e ritmi massacranti, per di più all’ombra di una società che le ignora completamente. Tuttavia, nonostante tutto, tra loro nasce una straordinaria complicità, umanità e sostegno reciproco, dei legami davvero significativi, come nel caso di Marianne e la coraggiosa Christèle (Hélène Lambert), madre single dal carattere di ferro. Nel tempo, però, la vera identità di Marianne verrà scoperta e tutto cambierà…

Ispirato al celebre romanzo-inchiesta della giornalista Florence Aubenas, “Tra due mondi” riesce ad offrire una prospettiva per nulla scontata sul tema del lavoro e del precariato, sui rapporti e sulle difficoltà del vivere costantemente in bilico tra la realtà e la finzione.

Trailer

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