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Tony Curtis

Biografia

Tony Curtis fu un attore di rilievo del panorama cinematografico e televisivo statunitense.

Tony Curtis, l’attore dietro ‘la parete di fango’

(New York, USA, 3 giugno 1925 – 30 settembre 2010)

Tony Curtis cravattaTony Curtis, al secolo Bernard Schwartz, nasce il 3 giugno del 1925 a New York, da una modesta famiglia ebrea di origini ungheresi. Cresce nel Bronx, dove il padre fa il sarto, e partecipa giovanissimo alla Seconda Guerra Mondiale, nel corpo dei Marines. Al rientro dal conflitto più che mai deciso a voler fare l’attore, segue corsi di recitazione e studia arte drammatica.

Nel 1949 fa il suo esordio a teatro e al cinema, quest’ultimo in una pellicola di Jerry Lewis, inedita in Italia, dal titolo ch’è tutto un programma: “Come far passare di contrabbando un’ernia attraverso il confine”, dove recita accanto alla sua futura prima moglie, Janet Leigh, della quale tutti conosciamo il volto terrorizzato sotto la doccia, in “Psyco”, di Alfred Hitchcock. Firma un contratto con la Universal per cento dollari a settimana, decisione che gli permette di lavorare con grandi artisti. Sempre del 1949 impersona, nel film “Doppio gioco” di Robert Siodmak, che ha come protagonista Burt Lancaster, il gigolò che danza con Yvonne De Carlo; la pellicola, che all’epoca fa scalpore per la violenza di molte scene, riscuote grande successo.

L’anno del successo

Ricopre tante parti secondarie fino al 1953, anno in cui arriva il primo ruolo da protagonista, con “Il Mago Houdinì” di George Marshall, affiancato dalla moglie. Nel 1956 conquista le platee italiane, per le quali è ancora uno sconosciuto, recitando accanto a Gina Lollobrigida in “Trapezio”, di Carol Reed. Dello stesso periodo è il drammatico “Furia e passione” di Joseph Pevney, dove veste i panni di un pugile sordomuto.

L’anno successivo interpreta un meschino portaborse in “Piombo rovente”, di Alexander Mackendrick, che punta il dito contro la corruzione di certi ambienti giornalistici americani. È sempre del 1957 la prima collaborazione con Blake Edwards, ne “Le avventure di Mister Cory”. L’estroverso regista riesce a sublimare il talento comico di Curtis, che opponendosi alle grandi Majors, che vogliono cucirgli addosso un personaggio-tipo, per promuovere meglio la sua immagine, ha con Edwards la possibilità di mostrare la sua versatilità interpretativa.

Sempre diretto dal talentuoso regista recita in “Licenza a Parigi” nel 1958 e “Operazione sottoveste” nel 1959, dove assieme ad uno strepitoso Cary Grant, dà vita a una delle commedie americane più esilaranti. I due militari si trovano relegati in un sommergibile rosa, dove sono costretti a ospitare delle donne soldato, una rarità per l’epoca. Famosa la scena in cui i meccanici adoperano della biancheria femminile per sistemare alcune parti del vano motori.

Con lo stesso Edwards come regista, reciterà in “La grande corsa” del 1965. Ma nel 1958 è anche il co-protagonista di Sidney Poitier, fuggiasco e a lui incatenato, nel film carcerario “La parete di fango” di Stanley Kramer, interpretazione che gli vale una nomination al Golden Globe e una all’Oscar. Fa coppia con Kirk Douglas nella pellicola d’avventura “I vichinghi” di Richard Fleischer, sempre nel 1958.

La consacrazione con “A qualcuno piace caldo”

Tony Curtis primissimo piano

Ma il pubblico internazionale lo ricorda soprattutto per il ruolo di suonatore di saxofono, di magnate del petrolio, e della capricciosa Josephine in “A qualcuno piace caldo” (1959) di Billy Wilder, accanto a Marilyn Monroe e a Jack Lemmon. Tre prove eccellenti che fanno entrare la pellicola nella storia. Curtis e Lemmon interpretano due musicisti costretti alla fuga perché a Chicago sono stati testimoni casuali di un massacro mafioso. Per sopravvivere si travestono da donne per potersi unire ad una banda musicale femminile.

In “Spartacus” (1960) di Stanley Kubrick è Antonino, amico del ribelle Kirk Douglas. Ricordiamo poi: “Taras, il magnifico” (1962) di J. Lee Thompson; “Il grande impostore” (1960) di Robert Mulligan; “Il sesto eroe” (1961) di Delbert Mann e la commedia “Ciao Charlie” (1964) di Vincente Minnelli.  In Italia recita in “La cintura di castità” (1968) di Pasquale Festa Campanile, con Monica Vitti, di sicuro non il suo film migliore.

Una nota a parte merita “Lo strangolatore di Boston” di Richard Fleischer del 1968, dove il ruolo del proletario schizofrenico, buon padre di famiglia e serial killer, gli regala una nuova nomination ai Golden Globe. Le ultime apparizioni di rilievo sono in “Gli ultimi fuochi” del 1976, di Elia Kazan, accanto a Robert De Niro, Robert Mitchum e Jeanne Moreau, e “La signora in bianco” di Nicholas Roeg, del 1985. In anni successivi l’attore si è dedicato anche alla produzione.

Protagonista di tante pellicole, si è spesso concesso alla televisione, famosa la sua performance nella serie brillante “Attenti a quei due”, dove con Roger Moore, famoso per aver vestito i panni di 007, impersonano una coppia di benestanti, investigatori per passione. Bello, affascinante, un po’ mascalzone, nel privato ha avuto una vita a dir poco intricata, sei mogli, tante relazioni, quindi figli da diverse donne, tra cui Jamie Lee, famosa attrice, per i quali però è sempre stato un padre presente. Il vecchio leone ci ha abbandonato il 30 settembre del 2010, dopo una lunga malattia.

Maria Grazia Bosu

Filmografia

Tony Curtis Filmografia – Cinema

A qualcuno piace caldo Tony Curtis

Tony Curtis con la splendida Marylin Monroe nel film “A qualcuno piace caldo” (1959)

 

 

  • How to Smuggle a Hernia Across the Border, regia di Jerry Lewis (1949)
  • Malerba, regia di Maxwell Shane (1949)
  • La roulette, regia di Michael Gordon (1949)
  • Doppio gioco, regia di Robert Siodmak (1949)
  • Cocaina, regia di William Castle (1949)
  • Donna in fuga, regia di Michael Gordon (1950)
  • Francis, il mulo parlante, regia di Arthur Lubin (1950)
  • La regina dei tagliaborse, regia di Charles Lamont (1950)
  • Sierra, regia di Alfred E. Green (1950)
  • Winchester ’73, regia di Anthony Mann (1950)
  • I predoni del Kansas, regia di Ray Enright (1950)
  • Il principe ladro, regia di Rudolph Maté (1951)
  • Furia e passione, regia di Joseph Pevney (1952)
  • Non c’è posto per lo sposo, regia di Douglas Sirk (1952)
  • Il figlio di Alì Babà, regia di Kurt Neumann (1952)
  • Il mago Houdini, regia di George Marshall (1953)
  • The All American, regia di Jesse Hibbs (1953)
  • Contrabbandieri a Macao, regia di Rudolph Maté (1953)
  • Missione suicidio, regia di Stuart Heisler (1954)
  • Bolide rosso, regia di George Sherman (1954)
  • Lo scudo dei Falworth, regia di Rudolph Maté (1954)
  • La rapina del secolo, regia di Joseph Pevney (1955)
  • Tre americani a Parigi, regia di Richard Quine (1955)
  • La maschera di porpora, regia di H. Bruce Humberstone (1955)
  • I corsari del grande fiume, regia di Rudolph Maté (1955)
  • La giungla del quadrato, regia di Jerry Hopper (1955)
  • Trapezio, regia di Carol Reed (1956)
  • Le avventure di mister Cory, regia di Blake Edwards (1957)
  • Piombo rovente, regia di Alexander Mackendrick (1957)
  • Mezzanotte a San Francisco, regia di Joseph Pevney (1957)
  • I vichinghi, regia di Richard Fleischer (1958)
  • Cenere sotto il sole, regia di Delmer Daves (1958)
  • La parete di fango, regia di Stanley Kramer (1958)
  • In licenza a Parigi, regia di Blake Edwards (1958)
  • A qualcuno piace caldo, regia di Billy Wilder (1959)
  • Operazione sottoveste, regia di Blake Edwards (1959)
  • Chi era quella signora?, regia di George Sidney (1960)
  • Ragazzi di provincia, regia di Robert Mulligan (1960)
  • Spartacus, regia di Stanley Kubrick (1960)
  • Il grande impostore, regia di Robert Mulligan (1961)
  • Il sesto eroe, regia di Delbert Mann (1961)
  • Taras il magnifico, regia di J. Lee Thompson (1962)
  • 20 chili di guai!…e una tonnellata di gioia, regia di Norman Jewison (1962)
  • I cinque volti dell’assassino, regia di John Huston (1963)
  • Capitan Newman, regia di David Miller (1963)
  • Insieme a Parigi, regia di Richard Quine (1964)
  • Monsieur Cognac, regia di Michael Anderson (1964)
  • Ciao, Charlie, regia di Vincente Minnelli (1964)
  • Donne, v’insegno come si seduce un uomo, regia di Richard Quine (1964)
  • La grande corsa (The Great Race), regia di Blake Edwards (1965)
  • Boeing Boeing, regia di John Rich (1965)
  • Lo strangolatore di Baltimora, regia di Hy Averback (1966)
  • Due assi nella manica, regia di Norman Panama (1966)
  • Arrivederci, Baby!, regia di Ken Hughes (1966)
  • Piano piano non t’agitare, regia di Alexander Mackendrick (1967)
  • La cintura di castità, regia di Pasquale Festa Campanile (1968)
  • Rosemary’s Baby, regia di Roman Polanski, (Voce) (1968)
  • Lo strangolatore di Boston, regia di Richard Fleischer (1968)
  • Quei temerari sulle loro pazze, scatenate, scalcinate carriole, regia di Ken Annakin (1969)
  • Al soldo di tutte le bandiere, regia di Peter Collinson (1970)
  • Supponiamo che dichiarino la guerra e nessuno ci vada, regia di Hy Averback (1970)
  • Big Boss, regia di Menahem Golan (1975)
  • Gli ultimi fuochi, regia di Elia Kazan (1976)
  • Casanova & Company, regia di Franz Antel (1977)
  • Sextette , regia di Ken Hughes (1978)
  • Manitù, lo spirito del male, regia di William Girdler (1978)
  • Gli orsi vanno in Giappone, regia di John Berry (1978)
  • Una canaglia da abbattere, regia di Les Rose (1979)
  • E io mi gioco la bambina, regia di Walter Bernstein (1980)
  • It Rained All Night the Day I Left, regia di Nicolas Gessner (1980)
  • Assassinio allo specchio, regia di Guy Hamilton (1980)
  • Othello, el comando negro, regia di Max H. Boulois (1982)
  • C’è qualcosa di strano in famiglia, regia di Henri Helman (1983)
  • Brainwaves onde cerebrali, regia di Ulli Lommel (1983)
  • La signora in bianco, regia di Nicolas Roeg (1985)
  • Balboa, regia di James Polakof (1986)
  • Club Life, regia di Norman Thaddeus Vane (1986)
  • Una vita spezzata, regia di Hervé Hachuel (1986)
  • Ritorno a Berlino, regia di Thomas Brasch (1988)
  • I marziani invadono la Terra, regia di Stanley Sheff (1989)
  • Non aspettate mezzanotte, regia di Norman Thaddeus Vane (1989)
  • Bersaglio speciale, regia di David Heavener e Phillip J. Roth (1991)
  • Il centro della ragnatela, regia di David A. Prior (1992)
  • The Mummy Lives, regia di Jerry O’Hara (1993)
  • Vado a vivere a New York, regia di Daniel Algrant (1993)
  • Gli immortali, regia di Brian Grant (1995)
  • Brittle Glory, regia di Stuart Schill (1997)
  • Presi di mira, regia di George Erschbamer (1997)
  • Stargames, regia di Graydon Clark (1998)
  • Louis & Frank, regia di Alexandre Rockwell (1998)
  • Incontriamoci a Las Vegas, regia di Ron Shelton (1999)
  • Reflections of Evil, regia di Damon Packard (2002)
  • The Blacksmith and the Carpenter, regia di Chris Redish, (Voce) (2007)
  • David & Fatima, regia di Alain Zaloum (2008)

Tony Curtis Filmografia – Televisione

  • Red Skelton Revue, (Serie TV 1 episodio) (1954)
  • Schlitz Playhouse of Stars, (Serie TV 1 episodio) (1958)
  • General Electric Theater, (Serie TV 2 episodi) (1957-1959)
  • Startime, (Serie TV 1 episodio) (1960)
  • Gli antenati, (Serie TV 2 episodi) (Voce) (1965)
  • Bracken’s World, (Serie TV 1 episodio) (1969)
  • Attenti a quei due, (Serie TV 24 episodi) (1971-1972)
  • La terza ragazza a sinistra, regia di Peter Medak (1973)
  • Shaft, (Serie TV 1 episodio) (1973)
  • Il conte di Montecristo, regia di David Greene (1975)
  • The Big Rip-Off, regia di Dean Hargrove (1975)
  • McCoy, (Serie TV 5 episodi) (1975-1976)
  • The Users, regia di Joseph Hardy (1978)
  • The Scarlett O’Hara War, regia di John Erman (1980)
  • Inmates: A Love Story, regia di Guy Green (1981)
  • Vega$, (Serie TV 26 episodi) (1978-1981)
  • Un bacio da un milione di dollari, regia di Michael O’Herlihy (1981)
  • Portrait of a Showgirl, regia di Steven Hilliard Stern (1982)
  • Professione pericolo, (Serie TV) (1983)
  • La principessa della mafia, regia di Robert L. Collins (1986)
  • Agatha Christie: delitto in tre atti, regia di Gary Nelson (1986)
  • Charlie, regia di Jack Bender (1989)
  • Tarzan a Manhattan, regia di Michael Schultz (1989)
  • Eroe per famiglie, regia di Arnold Schwarzenegger (1992)
  • Hollywood Babylon II, regia di Van Guylder, (Documentario) (1992)
  • Bandit: Beauty and the Bandit, regia di Hal Needham (1994)
  • Perry Mason: Dietro la facciata, regia di  Max Tash (1994)
  • Lois & Clark – Le nuove avventure di Superman, (Serie TV 1 episodio) (1996)
  • Pappa e ciccia, (Serie TV 1 episodio) (1996)
  • Susan, (Serie TV 1 episodio) (1998)
  • Hope & Faith, (Serie TV 1 episodio) (2004)
  • CSI – Scena del crimine, (Serie TV 1 episodio) (2005)

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