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The Morning Show – Recensione

Sullo sfondo di una New York caotica e super illuminata, proprio come lo show fatto di ansia quotidiana, pressioni e riflettori che quando si accendono eliminano l’oscurità che si nasconde dietro le quinte, “The Morning Show” racconta di uno scandalo per molestie che travolge una celebre trasmissione televisiva nell’epoca post MeToo.

Opportunismo e omertà

The Morning Show cast

La serie non si limita ad accusare chi ha commesso il reato ma mostra l’intero sistema omertoso che per interessi economici e personali ha volutamente insabbiato o ha fatto finta di non vedere certi comportamenti. Tutti, infatti, sono pronti a dimostrare disprezzo per le azioni di Weinstein, senza però avere il coraggio di ammettere di lavorare in un ambiente di lavoro in cui vige quella stessa cultura del silenzio.

“The Morning Show” si apre proprio con la notizia del licenziamento di Mitch Kessler, co-conduttore dell’omonimo programma popolare insieme ad Alex Levy, che una volta appresa la notizia è sconvolta e si sente tradita dal proprio partner lavorativo. Quello che la fa infuriare non è tanto il comportamento di Mitch, di cui non poteva non essersi accorta, piuttosto il fatto che si sia spinto così oltre da rovinare tutti gli anni di lavoro insieme. E di conseguenza teme che la trascini con sé danneggiando anche lei.

C’è il rischio, infatti, che la presenza di Alex sia troppo legata a quella del collega e dunque considerata inopportuna. Inoltre, una volta eliminato Mitch, la cosa che preoccupa di più è offrire un’immagine nuova dello show e trovare qualcuno che possa sostituirlo.

La persona scelta è Bradley Jackson, giornalista di un’altra emittente televisiva con un modo di fare agli antipodi rispetto a quello di Alex, ma che proprio per questo potrebbe risultare la carta vincente per dare l’illusione che anche il Morning Show sia cambiato.

Tutto cambia per restare uguale

The Morning Show Jenninfer Aniston Reese Whiterspoon

Ciò che importa davvero infatti è non perdere spettatori e di conseguenza gli investimenti pubblicitari che permettono un’esistenza fatta di lussi. Nonostante lavorare per il programma sia logorante dal punto di vista mentale e sembra che alcuni non facciano altro che lamentarsene, in realtà non possono più farne a meno, perché a questo hanno sacrificato la loro vita, ritrovandosi adesso nelle loro bellissime case vuote.

Il primo episodio mostra la diversa quotidianità di Alex e Bradley. Una è la star di uno show che fa fruttare milioni di dollari e può contare su uno staff che si preoccupa di pianificare ogni aspetto della sua immagine. L’altra invece si trucca in un furgoncino mentre si dirige verso una manifestazione per documentare le proteste. Da una parte una giornalista che cerca sempre di essere misurata e dall’altra una che spesso si fa trascinare dall’emozione, spontanea e sfrontata.

“The Morning Show” è una serie che tiene sulle spine e soltanto verso la fine svela davvero chi è Mitch, in una puntata che torna indietro a quando sembrava ancora tutto tranquillo, anche se era già possibile ravvisare in alcune battute e discorsi un uomo che sapeva di avere gli altri ai propri piedi.

All’apparenza Mitch è un personaggio bonario e ben voluto da tutti, consapevole della propria posizione di potere. Eppure nel suo egocentrismo sembra non rendersi conto, o forse finge, di aver approfittato della debolezza di alcune dipendenti, che temevano di rifiutare le sue avance per paura di attirarsi un’antipatia che avrebbe potuto compromettere la loro carriera. Insiste in maniera irritante ad affermare di essere lui la vittima di una caccia alle streghe da parte di donne che in realtà lo hanno usato per ottenere una promozione. E in più di un’occasione prende anche le distanze dai “veri” molestatori con un atteggiamento sfacciatamente ipocrita.

Un ambiente in cui nessuno è innocente

The Morning Show  Billy Crudup

Quello che emerge infatti è come in questo scandalo tutti vogliano dipingersi come vittime inconsapevoli, mentre in realtà sono complici di un sistema in cui regna l’opportunismo e si prendono le distanze da chi ha commesso il reato soltanto quando è diventato di dominio pubblico. L’importante non è difendere le donne ma il network. Così coloro che poco prima mostravano ammirazione nei confronti di Mitch e lo proteggevano nascondendone i comportamenti inopportuni adesso gli voltano le spalle.

Disponibile sulla piattaforma streaming Apple Tv+ “The Morning Show” può contare su un cast importante, che comprende Jennifer Aniston e Reese Whiterspoon, che interpretano le due protagoniste e sono anche produttrici esecutive della serie, e Steve Carell nei panni di Mitch, capace di dare complessità a un personaggio negativo.

Il tema affrontato è più attuale che mai e quest’anno è stato raccontato anche da “Bombshell – La voce dello scandalo”, che parla del vero caso di molestie che colpì Fox News. Se il film sopracitato aveva come protagoniste le vittime, “The Morning Show” invece punta i riflettori sul colpevole e sui complici, decidendo di mantenere una certa ambiguità per buona parte dello show e soltanto verso la fine sbattere in faccia allo spettatore la violenza.

La serie è riuscita a conquistare varie nominations agli scorsi Emmy, vincendo però soltanto nella categoria di Miglior attore non protagonista grazie a Billy Crudup nei panni dell’eccentrico presidente del network, che dopo lo scandalo spinge verso una svolta dello show e dietro i cui sorrisi strafottenti non si sa bene cosa si nasconde.

Donne vittime e complici

Steve Carrell The Morning Show

“The Morning Show” è un’ottima serie, che punta alla spettacolarizzazione con toni sopra le righe per raccontare il marcio dietro il glamour di vite sfarzose. Tutti all’interno dello show sembrano sull’orlo di una crisi nervosa, ma le urla dietro le quinte si trasformano in un volto pacato e tranquillo una volta in onda, così da offrire un’immagine rassicurante dell’America. E infatti anche la recitazione in molte occasioni appare teatrale ed enfatizzata, cedendo a un istrionismo che calca sull’emotività fuori controllo dei personaggi, che a volte però può risultare fastidiosa.

Inoltre, di fronte alle accuse di molte donne, la cui vita sia lavorativa che personale è stata segnata dal comportamento di Mitch, è difficile provare empatia per un personaggio come Alex, che dalla sua posizione privilegiata ha preferito pensare esclusivamente al proprio successo e continua a farlo. Se da una parte è comprensibile lo shock di perdere quello che era non soltanto un collega ma un amico con cui condividere una vita sotto i riflettori, la sua indulgenza nei confronti di Mitch indica anche il tentativo di togliersi di dosso il senso di colpa per un atteggiamento omertoso.

“The Morning Show”, dunque, è una serie tv che racconta gli abusi ma lo fa mostrando giochi di potere, discussioni con battute brillanti e personaggi sui generis. Questo la rende un prodotto che vuole essere godibile e divertente, evitando la pesantezza in cui sarebbe potuta cadere trattando un argomento delicato. Lo show smaschera anche l’ipocrisia di un ambiente che si rinnova soltanto in apparenza, nel tentativo di confezionare una storia che sia il più vicino possibile al mood del momento, quello in cui alle donne è concesso far sentire la propria voce e denunciare gli abusi senza paura di ripercussioni, ma che non ha intenzione di cambiare davvero.

Come tante altre produzioni, anche la realizzazione della seconda stagione della serie, che sarebbe dovuta uscire alla fine di quest’anno, è stata interrotta e per le nuove puntate bisognerà aspettare il 2021.

Maria Concetta Fontana

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