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Sposami, stupido! (2018)

Recensione

Sposami, stupido! – Recensione: una commedia moderna

Sposami, stupido! film

“Sposami, stupido!” è una commedia francese, che segue le vicende di Yassine, che dal Marocco si trasferisce in Francia per studiare architettura. Dopo aver fatto nottata, non si sveglia per andare a fare l’esame e così perde il visto, diventando un clandestino. Dopo due anni, trascorsi a lavorare in nero, conosce Fred, con il quale stringe un forte legame di amicizia e che, per permettergli di rimanere in Francia, decide di sposarlo.

Il regista Tarek Baudali ha dichiarato che l’idea per la pellicola è nata tre anni fa, quando stava per essere approvata la legge sul matrimonio gay. Ha, inoltre, affermato: “Ho pensato che per chi volesse ricorrere a un matrimonio truffa, questa cosa avrebbe aperto la strada a nuove possibilità. Partendo da quest’idea ho immaginato che se mi fossi ritrovato senza un regolare permesso avrei chiesto aiuto al mio migliore amico. E così ho pensato che avrei potuto utilizzare questa idea per realizzare una commedia”.

Sposami, stupido!: sotto la balia degli equivoci

“Sposami, stupido!” è una commedia moderna che ruota attorno ad argomenti attuali, oggi più che mai, come quelle degli stranieri e degli omosessuali, spesso emarginati.

Quando Yassine arriva in Francia è disorientato, non sa come muoversi in una grande metropoli, portando sul grande schermo una situazione in cui ogni studente fuori sede si può riconoscere. Questo personaggio, ben interpretato dallo stesso regista della pellicola, è ironico e allo stesso tempo fa riflettere sulla condizione di molti migranti: “sono straniero, devo impegnarmi più degli altri”. Per questo, Yassine decide di rimanere in Francia, per non deludere i suoi cari e vanificare tutti i loro sacrifici.

Buona anche la recitazione di Andy Raconte, famosa youtuber, alla sua prima esperienza cinematografica nei panni di Claire.

La trama è abbastanza prevedibile, ma non mancano le risate, grazie ai vari personaggi, che devono far fronte a una serie di equivoci, causati proprio dal finto matrimonio, che invece di risolvere la situazione sembra peggiorarla.

La tematica dell’omosessualità è affrontata seguendo molto gli stereotipi, ma è descritta con leggerezza e humor, senza cadere nel ridicolo.

Non mancano comunque le sorprese, infatti, nel finale probabilmente alcuni spettatori non si aspetteranno i risvolti di tutte queste avventure, o per meglio dire disavventure, per uno dei personaggi.

Mariateresa Vurro

Trama

  • Titolo originale: Épouse-moi mon pote!
  • Regia: Tarek Boudali
  • Cast: Tarek Boudali, Philippe Lacheau, Charlotte Gabris,  Julien Arruti, David Marsais
  • Genere: Commedia, colore
  • Durata: 92 minuti
  • Produzione: Francia, 2018
  • Distribuzione: Koch Media
  • Data di uscita: 20 giugno 2018

Sposami, Stupido! poster

 

Yassine è un giovane ragazzo proveniente dal Marocco, arrivato a Parigi per studiare architettura grazie a un visto per studenti. Arrivando tardi a un esame, perde maldestramente il suo visto e finisce dunque per ritrovarsi in Francia illegalmente. Dopo aver provato a legarsi a una donna che lo mantenga nel paese, e dopo aver ricevuto altrettanti rifiuti, per riuscire a rimanere in Francia l’unica chance che gli rimane è quella di inscenare un finto matrimonio gay con il suo migliore amico francese. Ma i due dovranno dimostrare di essere un’autentica coppia omosessuale agli occhi di un sospettoso ispettore, della iperprotettiva madre di Yassine, e di Claire, una giovane ragazza di cui Yassine è innamorato.

Sposami, stupido!: la nuova commedia de “La Bande à Fifi”

“Sposami, stupido!” è una brillante commedia degli equivoci interpretata dalla coppia comica francese formata da Tarek Boudali e Philippe Lacheau, già protagonista dei grandi successi europei di “Babysitting“, del 2014 (rifatto in Italia con il titolo “I babysitter”), e “Alibi.com“, sempre di quest’anno. In particolare quest’ultima pellicola ha avuto un grande successo in Italia, totalizzando 136mila euro al botteghino nazionale.

Il gruppo comico formato da Boudali, Lacheau e i loro soci si chiama “La Bande à Fifi“, e si è formato nel 2005. Il gruppo ha lavorato a lungo in televisione prima di approdare al cinema nel 2013 con la commedia “Parigi a tutti i costi“.

Tarek Boudali è di origine marocchina, e in generale l’umorismo de “La Bande à Fifi” è molto legato alle questioni razziali e dell’immigrazione al giorno d’oggi, tema trattato in “Parigi a tutti i costi” e in questa pellicola. Questo progetto comunque rappresenta l’esordio alla regia per Boudali, dato che i lavori precedenti del gruppo erano stati sempre diretti da altri registi, tra cui Reem Kherici, cineasta di origine tunisina sposata con Philippe Lacheau.

Trailer

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