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Rita Pavone

Biografia

‘Pel di carota’ divenne per anni il suo soprannome , quello che venne attribuito a una giovanissima Rita Pavone, per via del colore rosso della sua capigliatura. Cantante, attrice e showgirl italiana, dopo il debutto, nel 1959, al Teatro Alfieri di Torino in uno spettacolo per bambini dal titolo “Telefoniade”, iniziò per lei una carriera all’insegna di partecipazioni televisive, canzoni e film, che la portarono a raggiungere enorme successo in Italia e all’estero.

Rita Pavone: la ‘figlia americana’

(Torino, 23 agosto 1945)

Rita Pavone biografiaDeliziosa ragazzina dai capelli rossi e le lentiggini sul naso, il suo esordio è al Festival degli Sconosciuti nel 1962, anno che cambia la sua vita grazie all’incontro con Teddy Reno, all’epoca cantante famoso e affascinante, di venti anni più grande di lei.

Tra i due nasce un amore fortissimo e indissolubile che fece molto scalpore. In breve tempo Rita, grazie a una voce straordinaria e a uno spirito birichino, diventa un’interprete popolarissima di hit che fanno ormai parte della cultura italiana come “Viva la pappa”, “Datemi un martello”, “La partita di pallone” e “Il ballo del mattone”. In TV viene diretta da Lina Wertmüller ne “Il Giornalino di Gian Burrasca” (1964) in cui ha il ruolo di un maschietto dispettoso e indisciplinato che ne combina di tutti i colori.

Dal 1965 al 1969 prende parte a sette film musicali in cui lei è l’amatissima protagonista, specchio di un’Italia spensierata alle porte del boom economico, ricordiamo “Rita, la figlia americana” (1965), “Rita la Zanzara” (1966), “Little Rita nel West” (1967), “Non stuzzicate la zanzara” (1967) e “La Federmarescialla” (1968).

Rita Pavone: i concerti in giro per il mondo come indice di una carriera internazionale

Negli anni successivi si è dedicata ai concerti in giro per il mondo, arrivando a incidere dischi per etichette discografiche internazionali e a partecipare a talk show come l'”Ed Sullivan Show” insieme a  Duke Ellington ed Ella Fitzgerald. Con la RCA Victor Americana pubblica tre album che vengono distribuiti nel mondo intero: “The International Teen-Age Sensation”, “Small Wonder” e “Rita Pavone”.

Nel 1968 viene celebrato il matrimonio tra Rita Pavone e Teddy Reno, evento che fa grande scalpore per via della differenza di età tra i due. Questo provoca una disaffezione da parte del pubblico, il quale non vede di buon occhio l’unione con un uomo così tanto più grande di lei e già padre di un figlio avuto da una precedente relazione. La stampa scandalistica non aiuta, accanendosi ancora di più sui problemi familiari della Pavone.

Rita Pavone: la fase di declino di fine anni ’70

Ma Rita non si abbatte e, lasciata la RCA, firma un contratto con la Ricordi e fonda la sua etichetta discografica, la Ritaland, per la quale incide tre singoli: “Pippo non lo sa”, “Il mondo nelle mani” e “Nella mia stanza”. Questo non è un periodo fortunato per lei, l’esperienza con la Ricordi si rivela un fallimento e la successiva partecipazione al Festival di Sanremo del 1969 la vede classificarsi soltanto al 13° posto. Seguono diversi anni di alti e bassi in cui Rita fa di tutto per riportare ai vecchi splendori la sua immagine ma senza riuscirci. Gli anni ’70 si concludono con una controversa esperienza lavorativa alla conduzione del programma “Che combinazione!” durante la quale si vede relegata al ruolo di co-conduttrice.

Rita Pavone: la carriera di cantautrice, il varietà, e il ritiro dalle scene nel 2006

Durante gli anni ’80 Rita Pavone si concentra sulla carriera di cantautrice e nel 1989 esce il suo ultimo album di inediti “Gemma e le altre”. Nel frattempo si dedica al teatro e nel 1981 presenta l’inedita coppia Gaspare e Zuzzurro in “Gli Amici”, ottenendo buone critiche. Nel 1995 interpreta Maria in “La dodicesima notte” di Shakespeare al Teatro Romano di Verona, mentre nel 1999 veste i panni di Gelsomina ne “La Strada”, tratto dal film di Federico Fellini.

Gli anni 2000 la vedono protagonista della televisione italiana con delle partecipazioni a diversi programmi di varietà. Nel 2006 ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dalle scene durante la trasmissione di Rai Uno “L’anno che verrà”.

Nel 2011 riceve il  premio alla carriera Capri Legend Award, assegnato durante l’Hollywood International Film Festival, per aver venduto oltre 50 milioni di dischi in tutto il mondo. Rita non rimane lontana dalle scene tanto a lungo, infatti nel 2013 ritorna in TV e in studio di registrazione, e nel 2014 inizia il tour “Rita is Back”!

Silvia Mincio

Filmografia

Rita Pavone Filmografia – Cinema

Rita Pavone in bianco e nero

  • Clementine Cherie, regia di Pierre Chevalier (1963)
  • Rita, la figlia americana, regia di Piero Vivarelli (1965)
  • Rita la zanzara, regia di Lina Wertmüller (1966)
  • Non stuzzicate la zanzara, regia di Lina Wertmüller (1967)
  • Little Rita nel West, regia di Ferdinando Baldi (1967)
  • La feldmarescialla, regia di Steno (1967)
  • Due sul pianerottolo, regia di Mario Amendola (1975)

Rita Pavone Filmografia – Televisione

  • Il giornalino di Gian Burrasca, regia di Lina Wertmüller (Miniserie TV) (1964)
  • Gian Burrasca, regia di Maurizio Pagnussat (Miniserie TV) (2002)
Rita Pavone

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