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Richard – Missione Africa

Recensione

Richard – Missione Africa – Recensione: un film per famiglie che sa divertire con intelligenza

Richard Missione Africa Film

Richard, come una lunga schiera di protagonisti di fortunati film d’animazione del passato (Biancaneve, Cenerentola e Simba, solo per citarne alcuni), è orfano, e questo lo rende di certo una figura adatta per costruirvi attorno una storia di determinazione e coraggio.

In verità il passerotto Richard non sa di essere orfano, perché è stato allevato amorevolmente da una famiglia di cicogne, ed è fermamente convinto di essere lui stesso unaRichard - Missione Africa cicogne cicogna, nonostante le evidenti differenze col resto della comunità di volatili. Tutto fila liscio fino a quando, con l’irrigidirsi delle temperature, lo stormo deve lasciare i paesi del Nord per migrare in Africa, una traversata impossibile da effettuarsi per un piccolo passero. Abbandonato dalla comunità e presa coscienza delle sue vere origini Richard è disposto a tutto pur di dimostrare a se stesso e agli altri che anche lui è in grado di effettuare la trasvolata, e che fa parte a pieno titolo della famiglia delle cicogne.

Inizia così un’avventura divertente ed emozionante che porterà il passerotto a confrontarsi col mondo esterno ed a superare i propri limiti.

Richard – Missione Africa: un turbinio di emozioni e colori che incantano il pubblico

“Richard – Missione Africa” è una coproduzione europea dallo script scoppiettante, frutto della fantasia di Reza Menari, che ha anche diretto la pellicola assieme a Toby Genkel, il regista del divertente “Ooops! Ho perso l’arca…”, in cui Menari si era occupato del montaggio. I due hanno dato vita ad una storia divertente e appassionante, in cui non c’è spazio per la noia, un susseguirsi di situazioni che scatenano risate e suscitano una girandola di emozioni.

Richard - Missione Africa scena notturnaLa grafica del film non ha niente da invidiare a quella dei danarosi colossi americani dell’animazione, la tecnologia sposa la fantasia in modo eccellente, offrendo personaggi ben definiti, accattivanti e unici, che entrano subito nel cuore di chi sta di fronte allo schermo. Richard infatti non sarà solo in quest’avventura spericolata, ad accompagnarlo ci saranno Olga, Oleg e Kiki, e ciascuno di loro, a modo suo, sarà determinante per l’evolversi delle vicende.
Se è impossibile non amare Richard e la sua testardaggine, è altrettanto difficile non rimanere affascinati da Olga, un gufo solitario dalle dimensioni ragguardevoli, paragonabile ad un adolescente introversa, che darà a tutti una lezione di altruismo e di amicizia. Non si può dire lo stesso dell’egocentrico pappagallo Kiki, innamorato di se stesso e delle sue doti canore, disposto a tutto pur di partecipare ad un festival musicale, dotato di una simpatia incontenibile è il protagonista dei momenti più esilaranti.
Ma il vero faro nella nebbia è Oleg, il ‘singolare’ amico di Olga, le cui decisioni influiranno positivamente sul cammino di Richard.

Richard – Missione Africa: un film ‘on the road’ spassoso e dai buoni insegnamenti

Richard - Missione Africa tramontoÈ risaputo che i film per famiglie debbano avere una loro morale, un qualche insegnamento da impartire ai più piccoli, e “Richard – Missione Africa” non viene meno all’impegno, ma lo fa in modo arguto e intelligente, grazie ad una sceneggiatura vivace che permette due piani di lettura. Se i più piccoli potranno cogliere l’immediatezza delle situazioni, ed ammirare il coraggio dei protagonisti, gli adulti avranno modo di riflettere sull’amicizia, la collaborazione, il perseguire i propri progetti.

Inusuale e divertentissimo l’espediente narrativo adoperato dai realizzatori per far riflettere, col sorriso sulle labbra, sull’esasperato uso dei social.
“Richard – Missione Africa” è un film che consigliamo a tutti perché è ben fatto, divertente, da condividere con l’intera famiglia, e sposa cause benefiche, come ‘Alice For Children di Twins International Onlus’, che si occupa di bambini in difficoltà in Kenia, e quella della ‘Lipu’, che da anni si adopera per salvaguardare nel nostro paese i volatili e l’ambiente.

Maria Grazia Bosu

Trama

  • Titolo originale: Richard the Stork
  • Regia: Toby Genkel, Reza Memari
  • Genere: Animazione, Colore
  • Durata: 85 minuti
  • Produzione: Lussemburgo, Germania, Belgio, Norvegia, USA, 2016
  • Distribuzione: M2 Pictures
  • Data di uscita: 10 Maggio 2017

Richard - Missione Africa posterIl piccolo Richard è un passero che viene allevato dalle cicogne, che incontrerà serie difficoltà quando si presenterà il momento in cui il gruppo con cui vive dovrà migrare verso l’Africa.

Anche lui desidera andare con la sua famiglia, per questo intraprende il suo viaggio attraverso l’Europa in compagnia di un parrocchetto e di un gufo.

Il desiderio più grande di Richard è quello di mostrare che lui appartiene a pieno merito alla famiglia delle cicogne e che per questo motivo non è diverso da loro.

Richard – Missione Africa: la nascita del progetto

“Richard the Stork” è il film di animazione che nasce da un’idea di Toby Genkel e Reza Memari, compagni di lavoro anche in “Ooops! Ho perso l’arca…” (2015).

Parlando di come gli sia venuta in mente l’idea di questo progetto, Memari ha dichiarato: “Circa 10 anni fa, ero seduto su una panchina della zona pedonale di Monaco, e stavo osservando come i passeri rubassero patatine fritte. Improvvisamente ho sentito un ciarlatano battere un colpo e urlare e voltandomi vidi delle anatre in volo dirigersi verso sud in una formazione perfetta”.

Continua poi: “Ho iniziato a chiedermi: perché i passeri non volano a sud, in Africa, per l’inverno? Voglio dire, come è ingiusto! Questa linea di pensiero mi ha fatto pensare subito a Richard. Ho visto immediatamente negli occhi della mia mente, l’immagine di un passero” – e lo immaginava proprio mentre si lamentava e mentre diceva ‘Non è giusto!’, ha poi concluso – “Questo è stato il punto di partenza di tutta la storia”.

Richard – Missione Africa: l’ispirazione

La storia sviluppata in “Richard – Missione Africa” è ispirata anche ad esperienze personali di Reza Memari, cresciuto in Baviera con la sua famiglia dopo che la stessa fuggì dalla rivoluzione iraniana. Anche lui come Richard ha sempre cercato di integrarsi nonostante fosse considerato continuamente straniero per come esso appare.

“C’è molto di Richard in me: come lui vuole dimostrare al padre Claudius di essere una cicogna, anche io voglio dimostrare a mio padre quello che posso e che so fare”, così commenta Memari. Aggiunge poi: “Lui (mio padre) oggi è molto orgoglioso di me anche se pensava fosse ridicola la mia idea di creare un film di animazione. Naturalmente, questo mi ha spronato ancor di più, e così io e il nostro produttore Kristine Knudsen immaginavamo essere dei passeri impertinenti”.

Trailer

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