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Recensione “Dalla mia finestra: Al di là del mare”: quando paure e dubbi prendono vita e attanagliano

Dalla mia finestra: al di là del mare” è il sequel del film “Dalla mia finestra”. I protagonisti sono sempre Raquel Mendosa (interpretata da Clara Galle) e Ares Idalgo (Julio Peña Fernández). Il loro amore prosegue all’università, a distanza, “al di là del mare” e lontano da quella finestra che gli ha permesso di spiarsi a vicenda e di innamorarsi giorno dopo giorno nonostante le apparenti differenze.

Adesso i due giovani, alle prese con le incertezze sul futuro, devono fare i conti con sé stessi e con il loro rapporto che, inevitabilmente, cambia e deve adeguarsi a nuovi equilibri. Il secondo capitolo di tre mette in luce le paure di due adolescenti che stanno crescendo, i quali hanno voglia di trovare un proprio posto nel mondo che li faccia sentire padroni delle proprie vite.

Recensione “Dalla mia finestra: Al di là del mare”: quando paure e dubbi prendono vita e attanagliano

Indice

“Dalla mia finestra: Al di là del mare” – Tutto quello che c’è da sapere

Trama

sequel film dalla mia finestra

Ares va a studiare a Stoccolma, segue la sua passione per la medicina e abbandona il progetto di vita che lo vede prendere il proprio posto nell’azienda di famiglia, da sempre immaginato dal padre. La relazione con Raquel continua nonostante la distanza, ma non sono poche le difficoltà: entrambi, infatti, vengono corteggiati da altre persone. Il loro amore, però, resiste. È un evento drammatico quanto imprevisto a mettere tutto in discussione. 

Il film è l’adattamento del secondo libro della trilogia firmata da Ariana Godoy. Romanticismo ed erotismo si mescolano, raccontano le prime esperienze, acerbe, di due ragazzi e del loro gruppo di amici. Seguire gli sviluppi dettati da un misto di paura e intraprendenza risulta essere avvincente per gli amanti del genere, un po’ meno per chi si approccia al film senza avere idea di quale sia il target di riferimento.

Crediti

  • Regia: Marçal Forés
  • Cast: Clara Galle, Julio Peña Fernández, Guillermo Lasheras, Natalia Azahara, Hugo Arbues, Eric Masip, Emilia Lazo, Andrea Chaparro, Iv án Lapadula, Carla Tous, Abel Folk, Rachel Lascar, Lucy Chaparro, Pilar Castro, Nau Sache
  • Genere: drammatico
  • Durata: 110 minuti circa
  • Produzione: Spagna 2023
  • Distribuzione: Netflix
  • Data d’uscita: 23 giugno 2023

Recensione

“Dalla mia finestra: Al di là del mare”, la paura dei cambiamenti

Le relazioni non sono facili da gestire, soprattutto quelle giovani e fresche, nate dalla passione fra due giovani che vogliono prendere in mano il proprio futuro per fare della vita la versione migliore dei loro sogni. Se poi a mettersi in mezzo sono le difficoltà della distanza e i corteggiamenti di terze persone la paura di perdersi aumenta.

Le chiamate, il sesso telefonico, i messaggi vocali aiutano ma non bastano e quale migliore occasione dell’estate per ricercarsi, rivedersi e passare del tempo insieme. È un modo per mettere in standby i timori relativi alle proprie scelte accademiche o, almeno, ci si illude che così possa essere. 

“Se mando il mio manoscritto alla casa editrice quale sarà il risultato?”, “Aver abbandonato i progetti di famiglia per diventare medico è stata la scelta giusta?” Queste sono solo alcune, le principali, domande che si pongono i due protagonisti e trovarvi risposta non è né semplice né immediato. Se diventasse una serie tv, i protagonisti farebbero parte delle coppie più amate.

La rete di amicizie, un paracadute che non sempre si apre

A dare conforto a Raquel e Ares sono, rispettivamente, gli amici storici – Yoshi e Daniela, interpretati da Guillermo Lasheras e Natalia Azahara – e alcune nuove conoscenze universitarie. 

Se da un lato rappresentano un porto sicuro, dall’altro sono fonte di distrazione. Gli avvenimenti imprevisti della vita, poi, cambiano gli equilibri, li sconvolgono per sempre e fanno perdere la bussola, la stessa che sino a due minuti prima si teneva fissa verso il nord con non poca fatica.

“Dalla mia finestra: Al di là del mare”, quando il dolore mette tutto in discussione

Se “Dalla mia finestra: Al di là del mare” appare superficiale e ingenuo, da una parte, porta alla luce una tematica molto importante. La perdita prematura delle persone a cui si vuole bene in una fase delicata della propria vita: quando non si sa ancora cosa si vuole e perdere i propri, pochi punti di riferimento può essere a dir poco destabilizzante.

Il rapporto focoso e passionale fra i due protagonisti del film viene messo in discussione da un avvenimento tragico e improvviso. Non è solo la relazione a soffrirne, ma anche l’equilibrio emotivo e personale di Ares e Raquel. Riusciranno i due a trovare il modo di stare insieme al di là del sentimento e della passione, riusciranno a costruire un rapporto solido e capace di resistere agli scossoni?

Giudizio e conclusione

“Dalla mia finestra: Al di là del mare”, il secondo capitolo della trilogia spagnola, si chiude con più domande del primo. Se da una parte la trama e il suo sviluppo sembra rivolgersi a un target di riferimento ristretto, tardo-adolescenziale; dall’altra vengono portati alla luce aspetti profondi e complessi come quelli della perdita e della paura di scegliere un percorso sbagliato, ma che possa segnare per sempre il seguito delle proprie vite.

Il livello di recitazione è di tutto rispetto, i tempi scenici rendono la pellicola scorrevole e curiosa, forse alcuni degli eventi che contribuiscono a scombussolare il tranquillo susseguirsi della storia – a volte – appaiono un po’ scontati e infantili. Nel finale, però, il colpo di scena lascia il giusto grado di curiosità che porterà il terzo e ultimo capitolo al successo dei precedenti.

Trailer

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