Eco Del Cinema

Quando un padre

Recensione

Quando un padre – Recensione: il classico film sfornato da Hollywood

Quando un padre una scena

Lo spettatore più sensibile prepari i fazzoletti: “Quando un padre” è un concentrato di emozioni il cui unico scopo sembrerebbe proprio quello di commuovere. Mark Williams, alla sua prima prova da regista, non ha interesse nel lavorare di originalità ma nel realizzare qualcosa di facilmente vendibile sul mercato globale. In tal senso il suo passato da produttore sicuramente è tornato utile.

Quando un padre: family man

Gerard Butler interpreta Dane, il “family man” del titolo originale, poco presente in famiglia perché completamente assorto nel lavoro. È uno spregiudicato cacciatore di teste in una società di recruitment (una sorta di agenzia di collocamento). L’uomo è convinto che il miglior modo di prendersi cura dei suoi amati sia guadagnare il più possibile. Naturalmente questo lo allontana dai suoi figli e lo isola dalla moglie.

Una famiglia che, comunque, conduce una vita serena, ma il fato non è sempre benevolo. La relativa tranquillità del nucleo familiare è sconvolta dalla malattia del primogenito, che contrae la leucemia.

Con l’insorgere di questa sconvolgente realtà, Dan inizierà un’evoluzione psicologica che lo porterà a rivedere la sue priorità.

L’happy ending finale, nel quale l’uomo si redime da tutte le sue colpe e mancanze, è assicurato.

Quando un padre: poca originalità

L’intenzione di Williams sembrerebbe quella di realizzare un film semplice e classico; per questo rigetta qualsiasi scelta artistica che possa attirare troppo l’attenzione su di sé, per optare in favore di una regia quasi invisibile.

Dal punto di vista narrativo la storia non propone nulla di nuovo o inedito, puntando molto su luoghi comuni e stereotipi, sia nella costruzione dei personaggi sia nella conduzione dell’arco narrativo. Quello che unicamente interessa è creare tutti i presupposti per “regalare” al pubblico facili emozioni e spicciole morali. Essendo un prodotto americano è sicuramente ben confezionato, sia nella parte tecnica sia in quella attoriale. Su questo versante si scorgono le uniche, minime, fonti d’interesse. È sempre un piacere ammirare l’enorme talento di un attore del calibro di Willem Dafoe (anche se in un ruolo marginale, al limite del cameo) ma anche del più giovane Butler. Il loro talento arricchisce il classico esempio di prodotto medio sfornato dall’industria hollywoodiana.

Oreste Sacco

Trama

  • Titolo originale: A Family Man
  • Regia: Mark Williams
  • Cast: Gerard Butler, Alison Brie, Gretchen Mol, Willem Dafoe, Alfred Molina
  • Genere: Drammatico, Colore
  • Durata: 108 minuti
  • Produzione: Canada 2016
  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Data di uscita: 8 Giugno 2017

Quando un padre poster“Quando un padre” è la drammatica storia di Dane Jensen, interpretato da Gerard Butler. L’uomo è uno spietato cacciatore di teste dell’agenzia Blackridge Recruitment, a Chicago. Il suo lavoro, che gli occupa ben 18 ore giornaliere, assorbe gran parte della sua vita e ciò non gli consente di avere tempo libero da dedicare alla sua famiglia. Nonostante ciò, lavora così faticosamente ed è così poco presente a casa e per la famiglia, a cui tenta di dare il migliore tenore di vita possibile.

Finalmente un giorno arriva per lui una grande occasione: il boss Ed Blackridge (Willem Dafoe) annuncia il proprio pensionamento e Dane dovrà dimostrare di essere in grado di stare a capo dell’azienda, surclassando l’ambiziosa rivale Lynn Vogel (Alison Brie). La sua esistenza, però, cambia all’improvviso quando Ryan, il figlio di 10 anni, si ammala gravemente. La famiglia ha bisogno più che mai della presenza di Dane. Le sue priorità professionali inevitabilmente finiranno per scontrarsi con quelle personali.

Quando un padre: un cast di prim’ordine

Dopo il grande successo di “Quello che so dell’amore”, Gerard Butler torna a raccontare la storia di un padre che imparerà dal figlio le vere priorità della vita. Al fianco di Butler, troviamo anche Willem Dafoe – attore statunitense molto apprezzato da alcuni registi di culto come Oliver Stone, Martin Scorsese, David Lynch e Wim Wenders – che nel film è un pretenzioso amministratore delegato prossimo in pensione, alla ricerca del suo successore in azienda. Scritto da Bill Dubuque (“The Accountant”) e diretto da Mark Williams – qui alla prima prova da regista dopo una carriera da produttore – “Quando un padre” vanta nel proprio cast anche attori del calibro di Alfred Molina (“Frida”, “Spider-Man 2”, “An Education”), Gretchen Mol (“Il giocatore”, “Celebrity”, “Il tredicesimo piano”), ed ancora Alison Brie (“Mad Man”, “Scream 4”, “BoJack Horseman”).

Trailer

Articoli correlati

Condividi