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Pieces of a Woman (2020)

Recensione

Pieces of a Woman: frammenti di dolore

Pieces of a Woman scena

“Pieces of a Woman” affronta il tema del dolore più grande per una donna che vuole diventare madre: perdere il proprio figlio. Korné Mondruzcò inizia il film con un lungo piano sequenza, attingendo a una fotografia carica di tonalità calde, che accoglie lo spettatore nella casa della coppia e che, grazie alla macchina da presa che segue ogni sguardo, respiro, frase dei protagonisti, lo incarna in un testimone dell’imminente tragedia.

Mondruzcò segue ogni istante del parto e la sua regia, unita al talento dei due protagonisti Vanessa Kirby (attrice già conosciuta per la serie NetflixThe Crown”) e Shia LaBeouf, riesce a coinvolgere in questo delicato ed emozionante momento in cui, nonostante vi siano poche ma efficaci battute, si possono cogliere visibilmente i pensieri di ogni singolo personaggio.

Nonostante il regista non perda neanche un attimo del parto, nel momento in cui si compie la tragedia decide di non mostrarla. Perché il dolore si vive nel privato, non si ostenta.

Il dolore di coppia

Pieces of a Woman protagonisti

La pellicola ci porta quindi a vivere il dramma della coppia. Emerge la disperazione di Sean Carson, interpretato da uno splendido Shia LaBeouf, che riesce a rendere magnificamente la sensibilità innata dell’uomo, il suo forte desiderio di voler diventare padre che non si è potuto realizzare e il suo crollo emotivo, la sua fragilità che, nonostante la sua facciata da “burbero”, lo rende simile a un vaso che è in procinto di rompersi, già frammentato in mille pezzi.

Questa sua debolezza lo spinge a una lotta interiore contro i demoni del passato (alcool e droghe) ma anche contro la sua stessa compagna.

Korné Mondruzcò si sofferma, tuttavia, soprattutto sulla figura di Martha Weiss, interpretata dalla spettacolare Vanessa Kirby, sui suoi sguardi, le movenze, i pensieri.

Viene espletato il suo percorso di guarigione da questo dolore che inizialmente la logora, ma che poi la riporta in vita a piccoli passi.

Pieces of a Woman: frammenti di donne

Pieces of a Woman

La potenza di “Pieces of a Woman” risiede nella forza con cui descrive il dolore e il percorso che ognuno prima o poi è obbligato a percorrere durante la propria esistenza, soffermandosi soprattutto sulla capacità di reazione femminile.

La tenacia della donna nell’affrontare le sofferenze, i lutti; la caparbietà e ostinazione nel voler mantenere un’apparenza di forza; la testardaggine nelle decisioni, le fragilità, i pensieri, il voler diventare madre e il non volerlo mai; i disagi e le paure.

Arriva poi a delineare anche il tanto complicato rapporto madre e figlia, tra Martha e Elizabeth (Ellen Burstyn), attraverso le quali vengono mostrate due generazioni, che dopotutto, così diverse non sono.

Martha incarna tutte le donne del mondo in tutta la loro bellezza, in un film delicato ed elegante che ha persino profumo di Oscar.

Federica Contini

Trama

  • Regia: Kornél Mundruczó
  • Cast: Vanessa Kirby, Shia LaBeouf, Ellen Burstyn, Molly Parker, Iliza Shlesinger, Jimmie Fails, Domenic Di Rosa
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 115 minuti
  • Produzione: Canada, 2020
  • Distribuzione: Netflix
  • Data di uscita: 4 settembre 2020

Pieces of a Woman poster“Pieces of a Woman” è un film diretto da Kornél Mundruczó, in Concorso nella selezione ufficiale della 77° Mostra Internazionale del Cinema, grazie al quale Vanessa Kirby ha ottenuto la Coppa Volpi.

Pieces of a Woman – la trama

Una giovane coppia è molto felice per l’arrivo di un bimbo. Purtroppo, il neonato nasce morto a causa della negligenza di un’ostetrica che ha assistito la donna in casa durante il parto. É l’inizio per la mancata madre di un periodo difficile che supererà tra mille difficoltà. Il film racconta la storia vera del regista e della moglie.

Note di regia

“È possibile sopravvivere dopo che si è persa la persona che più si amava? A cosa ci si aggrappa quando sembra che non ci siano più appigli? Mia moglie ed io volevamo condividere con il pubblico una delle nostre esperienze più personali attraverso la storia di un figlio non nato, nella convinzione che l’arte possa essere la miglior cura per il dolore. Saremo gli stessi di prima dopo una tragedia? Riusciremo a trovare qualcuno che ci accompagni nella caduta libera del dolore? Il mondo appare capovolto, un luogo in cui non riusciamo più a orientarci. Con Pieces of a Woman volevamo realizzare una storia autentica su una tragedia e su come imparare a convivere con quel dolore. Una perdita sfugge alla nostra comprensione o al nostro controllo, ma porta con sé la capacità di rinascere”.

Il regista Kornél Mundruczó

Kornél Mundruczó è un regista ungherese nato il 3 aprile del 1975. Ha già diretto “Una luna chiamata Europa” nel 2014, “White God – Sinfonia per Hagen” del 2014. Il suo primo film è “Johanna” del 2005.

Trailer

Trailer Italiano

Trailer originale

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