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Nevia (2019)

Recensione

Nevia: una brillante opera prima di Nunzia Di Girolamo

Nevia review

É un racconto tutto al femminile quello di “Nevia” diretto da una regista esordiente e prodotto da Matteo Garrone. La storia è parzialmente ispirata al vissuto dell’autrice, crescita da bambina in un container a Ponticelli dopo il terremoto del 1980 e diventata domatrice di elefanti. L’alter ego di Nunzia è Nevia, diciassettenne che vive con la sorellina Enza e la nonna interpretata da un’irriconoscibile Pietra Montecorvino. Sua madre è morta e il padre è in prigione. La sua famiglia allargata comprende anche la zia, che si occupa delle ragazzine molto spesso.

Siamo alla periferia di Napoli, dove si sopravvive grazie alla piccola malavita, che fa parte del background sociale. Nevia (Virginia Apicella) è però una piccola ribelle che vuole scappare da una vita priva di prospettiva. Il deus ex machina è l’arrivo di un circo, che riuscirà a cambiarle il destino. La regista parte dalla vita quotidiana delle sue protagoniste, scandita dalla mancanza di stimoli e dalle difficoltà economiche. La nonna, soccombe alla logica dell’accettazione del sistema, cercando addirittura di coinvolgere la giovane nipote.

Si parla di malavita in “Nevia”, ma è solo lo spunto per una narrazione fiabesca e intimista su un’eroina dal viso pulito e dalle idee chiarissime. Ci sono pochi uomini in questo piccolo gioiellino e sono per lo più squallidi e cattivi. Lo è un giovane delinquente che vorrebbe sposare Nevia, cercando di comprarla con qualche regalo e una bella casa. Ci sono poche location e sono tutte assolutamente realistiche. Non a caso, la regista ha scelto di girare proprio dove è vissuta e ha lasciato i container esattamente com’erano. L’unica evasione, il sogno che permette di scappare dalla triste realtà, è il circo. É lì che Nevia scopre che esistono anche brave persone. La famiglia di circensi la accoglie, insieme alla sorellina a braccia aperte.

Un film sulla forza delle donne e sulla possibilità di rivalsa

Nevia recensione

Pur essendo palese l’ispirazione autobiografica dell’opera, l’autrice riesce a portare a casa un racconto totalmente scevro da sentimentalismi. Lo schermo è tutto per l’attrice esordiente Virginia Apicella, un talento naturale, che le è valso all’ultimo Festival di Venezia il Premio Nuovo Imaie Talent; lo è anche la piccola Enza (Rosy Franzese), figura importantissima nella crescita di quest’adolescente che si ritrova suo malgrado, a diventare un surrogato della madre morta.

La brutalità della vita dei protagonisti trova un perfetto contrappunto nel sogno circense, che fa venire in mente Federico Fellini. Non mancano, tuttavia, degli spunti alla Dardenne ma senza la loro crudeltà. “Nevia” è in onda su Sky Cinema a partire da domenica 14 giugno (prima visione alle 21.15 su Sky Cinema Due), disponibile anche on demand su Sky e in streaming su NOW TV.

Andrea Racca

Trama

• Regia: Nunzia De Stefano
• Cast: Virginia Apicella, Pietra Montecorvino, Rosy Franzese, Pietro Ragusa, Franca Abategiovanni, Simone Borrelli, Lola Bello, Gianfranco Gallo
• Genere: drammatico, colore
• Durata: 86 minuti
• Produzione: Italia, 2019
• Data di uscita: 14 giugno 2020, su Sky Cinema e in streaming su NOW TV

Nevia locandina“Nevia” è un film drammatico, esordio per la regista Nunzia De Stefano, dal cui vissuto personale la storia trae ispirazione.

La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale alla 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Nevia: la trama

“Nevia” è ambientato nel campo container di Ponticelli, alla periferia di Napoli: qui vive una famiglia tutta al femminile, composta da Nevia (interpretata da Virginia Apicella, attrice esordiente), sua sorella minore Enza, la zia Lucia e la nonna Nanà. Cresciuta in un ambiente in cui non è facile trovare il proprio spazio, men che meno se si è donna, Nevia affronta la sua vita con caparbietà, barricandosi dietro una corazza ribelle e nascondendosi in abiti sportivi; ha 17 anni e le sue giornate scorrono all’insegna della monotonia, scandite dai piccoli lavoretti che riesce a trovare e dagli scontri con la nonna.
La quotidianità di Nevia, però, viene stravolta un bel giorno dall’arrivo di un circo, che le offrirà una nuova e inaspettata opportunità.

Nevia: un film che prende spunto dalla realtà

“Nevia” non è un film autobiografico, ma la sua trama prende spunto dalla vita, in particolare dall’infanzia e dall’adolescenza, della regista Nunzia De Stefano: come racconta lei stessa, dopo il violento terremoto del 1980, lei e la sua famiglia si trovarono costretti a vivere per i successivi dieci anni nei container di Marianella, cercando di riconquistare una dignità e una quotidianità in quella situazione così precaria e drammatica.

La storia  di “Nevia” diventa quindi un racconto di formazione, la storia di una ragazza che in una realtà come quella di Ponticelli, dove 40 anni dopo il terremoto i container sono ancora un luogo di disperazione, deve sforzarsi di trovare la propria libertà, sfuggendo ai vincoli che le impongono la famiglia e la società: la giovane protagonista Nevia è costretta a lottare per se stessa, per sfuggire a quell’angolo di mondo dove è stata relegata.
Il film “Nevia”, oltre a essere stato presentato a Venezia nel 2019, è in concorso ai Festival di Tokyo e Goteborg, per citarne alcuni.

Trailer

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