Biografia
Mia Farrow è un’attrice statunitense che ha recitato in più di cinquanta film e ha vinto numerosi premi, compreso un Golden Globe tra le sette nomination, tre nomination al BAFTA Film Award, e un premio per migliore attrice al Festival di San Sebastian.
Mia Farrow, la dolce e delicata ‘rosa purpurea del Cairo’
(Los Angeles, 9 febbraio 1945)
Donna sentimentalmente travagliata, artista sensibile e versatile e ambasciatrice dell’UNICEF, riconosciuta in tutto il mondo per il suo impegno umanitario: tutto questo è Mia Farrow musa ispiratrice di Woody Allen, con il quale ha avuto una relazione dai risvolti imprevedibili e per certi versi drammatici.
Nata il 9 febbraio del 1945, Maria de Lourdes Villiers-Farrow è la terzogenita del regista australiano John Farrow e dell’attrice irlandese Maureen O’Sullivan. La sua vita è messa a dura prova quando a nove anni viene colpita da poliomielite ed è costretta a trascorrere un anno in un polmone d’acciaio. La malattia le conferirà un aspetto minuto che la caratterizzerà nel tempo anche scenicamente.
Dopo aver recitato in piccoli ruoli, diventa famosa grazie al personaggio di Allison MacKenzie della famosa serie tv “Playton Place” (1964-1966) nella quale recita in ben 264 episodi.
Nel 1965 è sul set della pellicola di guerra “Cannoni a Batasi” di John Guillermin, grazie al quale viene notata sul grande schermo, vincendo un Golden Globe come Miglior attrice emergente.
La vita privata
Nel 1966 celebra il suo matrimonio con Frank Sinatra, più grande di lei di trent’anni, destando scandalo per la differenza d’età. L’unione durerà solo due anni.
Nel 1968, anno del divorzio, viene scelta da Roman Polanski come protagonista di “Rosemary’s Baby”, horror diventato vero e proprio cult, in cui è una giovanissima donna incinta, vittima di una setta satanica, nella quale si fa coinvolgere anche il marito, che vuole portarle via il figlio.
Lo stesso anno ha la fortuna di dividere il set con Elizabeth Taylor in “Cerimonia segreta” di Joseph Losey, mentre l’anno dopo riceve la candidatura ai Golden Globe con “John e Mary”, in cui recita accanto a Dustin Hoffman.
Gli anni Settanta sono caratterizzati da una lunga serie di successi come il thriller “Terrore cieco” (1971), grazie al quale si mette alla prova con il ruolo di una donna non vedente, “Trappola per un lupo” (1972) di Claude Chabrol, in cui Jean Paul Belmondo la tradisce con la nostra Laura Antonelli; “Il grande Gasby”, nel quale Robert Redford non riesce a dimenticarla e fa di tutto pur di starle vicino; “Un matrimonio” (1978) diretto da Robert Altman e il corale “Assassinio sul Nilo”, tratto dal famoso romanzo di Agata Christie.
Tra cinema e vita privata
Durante questo decennio, e precisamente dal 1970 al 1979, è sposata con André Previn, più vecchio di lei di sedici anni. Dalla loro unione, il 26 febbraio 1970, nascono i due gemelli Matthew e Sascha e, il 14 ottobre 1974, un bambino che chiamerà Fletcher. Con Previn adotta i vietnamiti Lark (deceduta nel 2008) e Summer, e la coreana Soon-Yi, affetta da problemi di apprendimento. In seguito, dal 1992 al 1995, adotterà altri sei bambini.
Gli anni Ottanta sono segnati professionalmente e sentimentalmente dall’incontro con Woody Allen, al quale sarà legata fino al 1992 e con il quale avrà il quarto figlio biologico, Ronan. In questo periodo adotta altri due bambini Moses e Dylan.
Per il regista newyorkese si trasformerà in un’eterea Ariel in “Una commedia sexy in una notte di mezza estate” (1982); nella psichiatra del protagonista di “Zelig” (1983); nell’amante di un cantante in rovina in “Broadway Danny Rose” (1984); nella sognatrice Cecilia de “La rosa purpurea del Cairo” (1985) e in una delle sorelle di “Hannah e le sue sorelle” (1986).
I personaggi più importanti di Mia Farrow
I personaggi femminili interpretati da Mia Farrow, diretta da Woody Allen, sono a volte comici come in “Radio Days” (1987), malinconici come la Lane di “Settembre” (1987) spesso nevrotici e in crisi sentimentale come in “Alice” (1990) e “Mariti e mogli” (1992).
Come non ricordare inoltre: “Un’altra donna” (1988), in cui divide il set con la bravissima Gena Rowlands; l’episodio “Edipo Relitto” del collettivo “New York Stories” (1989); “Crimini e misfatti” (1989), rappresentazione della borghesia ebraica newyorkese; e il bianco e nero “Ombre e nebbia” (1991) per il quale si trasforma in mangiatrice di spade.
Nel 1992 si chiude la relazione – e con essa la collaborazione artistica – con Woody Allen. Il regista sarà accusato dall’attrice di aver abusato della figlia Dylan e finirà per sposare nel 1997 Soon-Yi, altra figlia adottiva della Farrow.
Tra le pellicole degne di nota degli anni Novanta merita menzione “Tre vedove e un delitto” del 1994 diretto John Irvin e girato in Gran Bretagna.
Con il nuovo millennio La Farrow si rinnova facendo parte del cast del remake horror “Omen – Il presagio” (2006); lavorando con Luc Besson in “Arthur e il popolo dei Minimei” al quale seguiranno “Arthur e la vendetta di Maltazard” (2009) e “Arthur e la guerra dei due mondi” (2011) e facendo incursione nel bizzarro mondo di Michel Gondry con “Be Kind Rewind – Gli acchiappafilm” (2008).
Giorgio Bartoletti
Filmografia
Mia Farrow Filmografia – Cinema
- Il grande capitano, regia di John Farrow (1959)
- Cannoni a Batasi, regia di John Guillermin (1964)
- Sull’orlo della paura, regia di Anthony Mann (1968)
- Rosemary’s Baby, regia di Roman Polanski (1968)
- Cerimonia segreta, regia di Joseph Losey (1968)
- John e Mary, regia di Peter Yates (1969)
- Terrore cieco, regia di Richard Fleischer (1971)
- Detective privato… anche troppo, regia di Carol Reed (1972)
- Trappola per un lupo, regia di Claude Chabrol (1972)
- Il grande Gatsby, regia di Jack Clayton (1974)
- Demonio dalla faccia d’angelo, regia di Richard Loncraine (1977)
- Un matrimonio, regia di Robert Altman (1978)
- Valanga, regia di Corey Allen (1978)
- Assassinio sul Nilo, regia di John Guillermin (1978)
- Uragano, regia di Jan Troell (1979)
- Una commedia sexy in una notte di mezza estate, regia di Woody Allen (1982)
- Zelig, regia di Woody Allen (1983)
- Broadway Danny Rose, regia di Woody Allen (1984)
- Supergirl la ragazza d’acciaio, regia di Jeannot Szwarc (1984)
- La rosa purpurea del Cairo, regia di Woody Allen (1985)
- Hannah e le sue sorelle, regia di Woody Allen (1986)
- Radio Days, regia di Woody Allen (1987)
- Settembre, regia di Woody Allen (1987)
- Un’altra donna, regia di Woody Allen (1988)
- New York Stories, regia di Woody Allen (1989)
- Crimini e misfatti, regia di Woody Allen (1989)
- Alice, regia di Woody Allen (1990)
- Ombre e nebbia, regia di Woody Allen (1991)
- Mariti e mogli, regia di Woody Allen (1992)
- Tre vedove e un delitto, regia di John Irvin (1994)
- Promesse e compromessi, regia di David Frankel (1995)
- Angela Mooney, regia di Tommy McArdle (1996)
- Coming Soon, regia di Colette Burson (1999)
- Omen – Il presagio, regia di John Moore (2006)
- Arthur e il popolo dei Minimei, regia di Luc Besson (2006)
- Be Kind Rewind – Gli acchiappafilm, regia di Michael Gondry (2008)
- Arthur e la vendetta di Maltazard, regia di Luc Besson (2009)
- Dark Horse, regia di Todd Solondz (2011)
Mia Farrow Filmografia – Televisione
- Peyton Place (Serie TV, 264 episodi) (1964-1966)
- Johnny Belinda, regia di Paul Bogart (Film TV) (1967)
- Peter Pan, regia di Dwight Hemion (Film TV) (1976)
- Il silenzio dell’amore, regia di Robert Allan Ackerman (Film TV) (1999)
- Camelot – Squadra emergenza (Serie TV, 4 episodi) (2000-2003)