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Le cose che non ti detto (2019)

Recensione

Le cose che non ti ho detto: la quiete prima della tempesta

Le cose che non ti ho detto Binouche

Apprezzato sceneggiatore di pellicole come “Viaggio in Inghilterra” (1993) e “Il gladiatore” (2000), per i quali è stato nominato al premio Oscar, William Nicholson passa alla regia per la seconda volta con “Le cose che non ti ho detto”, ispirato a una vicenda autobiografica.

Come in “Viaggio in Inghilterra”, anche in questo film l’ambientazione assume un valore essenziale, tanto che il titolo originale della pellicola è “Hop Gap“, località immaginaria alla quale corrisponde il meraviglioso scenario del Sussex e in particolare Seaford, una cittadina nei pressi delle suggestive e bianche scogliere di Dover.

La storia narrata presenta una coppia non più giovane che vive la propria quotidianità in un’apparente serenità, in un’abitazione piena di libri in cui spicca una cucina accogliente e due meravigliose scrivanie, luogo di lavoro dei due intellettuali protagonisti. Fuori, la bellezza della natura regna sovrana e lo sguardo intimista di Nicholson insiste nel mostrarcela in tutta la sua forza e splendore, non solo per le sue valenze simboliche, ma anche come spazio in cui trovare rifugio e sedare gli innumerevoli stati d’animo vissuti, o rievocare momenti di un percorso famigliare e matrimoniale che, alla luce di nuove verità, assume connotati diversi. Il paesaggio diventa dunque elemento diegetico attraverso il quale i personaggi riflettono sui propri sentimenti e lo spettatore li riesce a cogliere.

La situazione proposta all’inizio sembra relegare i protagonisti in una sorte di stasi al di fuori del tempo, in cui marito e moglie svolgono le loro mansioni sociali e domestiche in modo impeccabile. L’entrata in scena di Jamie, il figlio ormai indipendente che conduce un’esistenza lontano da casa, porta allo scoperto le idiosincrasie che, nel tempo, sono state taciute tanto da far considerare a Grace la rottura come qualcosa di impossibile.

Il non detto di una storia alla deriva

Le cose che non ti ho detto review

Quel che Nicholson racconta con “Le cose che non ti ho detto” è una storia semplice, con dinamiche vissute in molti rapporti in cui la differenza non è più valore aggiunto, ma causa di distanziamento.

L’irruenta Grace sa che qualcosa non torna nel suo matrimonio, senza comprendere che la diversità caratteriale del pacato marito non è una colpa e nemmeno una debolezza da schiacciare. Così da persona decisa, quale appare nei primi minuti di visione, si trasforma in donna fragile e in preda a una disperazione quasi infantile.

Proprio a tal proposito la separazione diviene un mezzo di crescita: per Edward che decide di abbandonare un rapporto logoro per buttarsi a capofitto in una nuova relazione senza esitazioni; per Jamie che da figlio si trasforma in confidente e, nonostante il dispiacere per la trasformazione della sua famiglia, riesce a calibrare le emozioni della madre; e, infine, per Grace che riesce a crescere in una visione di se stessa diversa dalla precedente.

Le cose che non ti ho detto: un cast equilibrato per un racconto intimo

“Le cose che non ti ho detto” non agisce sullo spettatore con avvenimenti eclatanti, anzi segue le emozioni e l’intimità di diverse nature umane con discrezione e delicatezza. Il dolore per la separazione, se inizialmente è uno strappo lacerante soprattutto per la moglie e in parte anche per il figlio, successivamente si trasforma in atto liberatorio, verso un nuovo ordine di cose in cui ognuno ha compiuto un’evoluzione.

Ottima l’interpretazione di Annette Bening, che riesce a restituire l’immagine di una donna che perde le sue certezze e mostra la sua fragilità sotto una corazza fatta di incontestabili convincimenti. Non sfigura nemmeno la prova di Bill Nighy che sa ben vestire i panni dell’uomo pacato ma deciso, così come Josh O’Connor nel ruolo del figlio che teneramente fa da tramite tra i due genitori per aiutarli a trovare una nuova stabilità.

Lorenzo Buellis

Trama

  • Titolo originale: Hope Gap
  • Regia: William Nicholson
  • Cast: Annette Bening, Bill Nighy, Josh O’Connor, Aiysha Hart, Ryan McKen, Nicholas Burns, Rose Keegan, Nicholas Blane, Sally Rogers, Jason Lines
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 100 minuti
  • Produzione: Gran Bretagna, 2019

Le cose che non ti ho detto locandina“Le cose che non ti ho detto” è un film di William Nicholson, disponibile dal 29 maggio 2020 sulle piattaforme digitali Sky Primafila Premiere – Apple TV – Chili – Google Play – Infinity – Timvision – Rakuten TV – CG Entertainment.

Le cose che non ti detto: l’epilogo di un matrimonio

Dopo un matrimonio durato 29 anni, l’irruenta e impositiva Grace (Annette Bening) viene improvvisamente lasciata dal pacato e introverso Edward (Bill Nighy), innamorato di un’altra donna.

Per evitare che la moglie rimanga sola nel momento della rottura, Edward invita il figlio Jamie per il week end. Grace, colta di sorpresa nonostante consapevole delle differenze caratteriali tra lei e il consorte, cade in una profonda depressione, colpevolizzando il marito e, in alcuni frangenti, anche il figlio, di averla lasciata sola.

Ogni personaggio dovrà a proprio modo ricostruire i rapporti e il presente, rileggendo un passato pieno di incomprensioni e “cose non dette” per plasmare nuovamente la propria esistenza.

Trailer

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