Eco Del Cinema

L’Atalante

Trama

  • Regia: Jean Vigo
  • Cast: Michel Simon, Dita Parlo, Jean Dasté, Gilles Margaritis, Louis Lefebvre, Maurice Gilles
  • Genere:  Drammatico, b/n
  • Durata: 89 minuti
  • Produzione:  Francia, 1934

L'Atalante foto“L’Atalante” segue la storia d’amore tra Juliette , una ragazza di un paesino di mare, e Jean, un giovane comandante di battello. “L’Atalante” è appunto il nome della chiatta di Jean, comandata da père Jules, aiutato dal suo mozzo che naviga lungo le reti fluviali francesi. Poco dopo la partenza, Juliette comincia a cambiare le abitudini di bordo andando a scontrarsi contro il vecchio marinaio. Il loro rapporto torna in simpatia quando scopre che père Jules ha girato il mondo riportando dei souvenir che tiene con sé. Quando arrivano a Parigi Juliette e Jean si recano in un locale e lì si scontrano con un giovane artista. Per sfuggire alle tentazioni Jean allontana la chiatta dalla città, ma Juliette per respirare un poco di libertà scappa e si ritrova da sola nella capitale. Quando lo scopre Jean ordina di allontanarsi dal molo dove erano ormeggiati e prendere il largo. Sarà proprio père Jules a cercare di ritrovare Juliette per le vie di Parigi, visto in che condizioni si trova Jean. Quando si rincontrano Juliette è felicissima di rivederlo e accompagnata sull’Atalante riprenderanno il viaggio assieme.

Tutto il genio di Jean Vigo ne “L’Atalante”

“L’Atalante” è il secondo film, dopo “Zero in condotta” del grande regista francese Jean Vigo, che morì a riprese quasi ultimate. È stato considerato uno dei massimi capolavori francesi soprattutto dai critici del Cahiers du Cinema e quindi dagli esponenti della Nouvelle Vague, primo tra tutti François Truffaut, ma ammirato anche da tanti altri registi di tutte le nazioni.

Ne “L’Atalante”, voluto dal produttore Jaques-Louis Nounez, per la prima volta Vigo può utilizzare attori già affermati come il caso di Michel Simon (père Jules) che era già conosciuto dal pubblico, anche Dita Parlo (Juliette) era appena ritornata in Francia dopo aver trascorso 6 anni a lavorare in Germania, Jean Dasté (Jean) aveva già lavorato con Vigo nel film precedente, “Zero in condotta” nel ruolo di Huguet.

Il film, dopo esser stato montato con l’approvazione di Vigo, ormai quasi in procinto della morte, subì una parziale censura e tagliarono il finale di 20 minuti, cambiando anche il titolo.

Quando uscì nei cinema non fu un successo, anche Vigo che morì qualche settimana dopo non fu troppo contento del risultato dei tagli.

Tra le sequenze che più si ricordano di questo film c’è la danza di Juliette sott’acqua, una sequenza dal carattere surrealista, che vede Jean buttarsi dalla nave, per seguire una superstizione marinaresca, che secondo questa se nuoti con gli occhi aperti potrai vedere la tua amata.

Il successo del film avvenne dopo la fine della seconda guerra mondiale, con la proiezione dei due film del regista nelle versioni più vicine a lui, a New York nel 1947. Da lì in poi fu considerato da tutti come una pietra miliare del cinema degli anni ’30 francesi.

 

 

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