Eco Del Cinema

La stanza (2020)

Recensione

La stanza: avvolti dall’oscurità

La stanza

Cupo e inquietante, “La stanza” è un thriller denso di mistero, tensione e suspense. Tutto prosegue seguendo gli elementi del genere, nell’attesa di capire chi sia il misterioso individuo che sembra aver studiato attentamente le proprie vittime. Dai tratti prevedibili e dalla storia già vista, la particolarità del film risulta del tutto fuori luogo. La componente fantastica arriva all’improvviso, cercando di spiegare quanto di inverosimile ci sia nella trama, ancor prima che venga esplicitato che genere di pellicola si sta guardando.

Una disattenzione di fondo trasporta lo spettatore negli angoli più bui di una casa così tetra e spaventosa da sembrare davvero l’ultimo luogo nel quale qualsiasi persona vorrebbe vivere. Mentre la crisi della coppia si fa strada, fra tradimenti e incomprensioni, il plot tenta di stupire con una filosofia sul tempo e lo spazio, due entità misteriose e abituati a conoscere in un’unica forma. “La stanza” è sicuramente un film che tiene viva l’attenzione del pubblico, ma il genere del fantastico ha delle regole da seguire e, in una pellicola dove si rivela un elemento fondamentale, andava in qualche modo esplicitato.

Rinunciare non è mai la scelta giusta

La stanza

Volto a giustificare l’inverosimiglianza che regna sovrana e una conclusione didascalica, il film è sì disseminato d’indizi, ma fin troppo sottili. Con riferimenti che vengono spiegati mentre li si sta raccontando, senza dare un quadro di un lavoro complesso e ambizioso, metafora di un futuro non ancora scritto. “La stanza” aveva senza subbio del potenziale, ma forse non sfruttato al massimo. Il film è un thriller innovativo e assurdo, che nel tentativo di sorprendere lo spettatore, finisce per confonderlo. Per quanto regia, fotografia, sceneggiatura e interpretazione siano tutt’altro che piatti e scontati, è la trama a difettare in ogni forma.

Salvabile è solo il messaggio che sembra nascondersi tra le righe e le migliaia di stanze della casa. Un’amara consapevolezza che si è sempre in tempo per cambiare. La paura di un legame più forte e più importante della propria vita, un’incapacità che coglie l’uomo impreparato nella responsabilità della felicità altrui. La domanda che tormenta intere generazioni: come sarebbero andate le cose se avessi presa un’altra strada? Una scelta c’è sempre, suggerisce Stefano Lodovichi, e a volte basta un gesto per modificare drasticamente il corso della propria vita, e di quella di chi si ama.

Giorgia Terranova

Trama

  • Regia: Stefano Lodovichi
  • Cast: Guido Caprino, Camilla Filippi, Edoardo Pesce
  • Genere: drammatico
  • Durata: 86 minuti
  • Produzione: Italia, 2020
  • Distribuzione: Amazon Prime Video
  • Data di uscita: 4 gennaio 2021

La stanza poster“La stanza” diretto da Stefano Lodivichi, con Guido Caprino, Camilla Filippi e Edoardo Pesce, è un thriller dai tratti fantastici, girato in unico ambiente, tanto accogliente quanto distruttivo.

La stanza: la trama

Stella, con il trucco sfatto e un vestito di sposa strappato in alcuni punti è sul davanzale della finestra pronta a togliersi la vita. Ha lasciato una lettera sul letto e si guarda indietro un’ultima volta prima di fare quell’ultimo passo nel vuoto. Ma alla porta bussa qualcuno con insistenza. Di fronte alla porta c’è uno sconosciuto che dice di essere qui per suo marito, Sandro e insiste per poterlo aspettare in casa considerando che fuori sta per arrivare un forte temporale.

L’uomo, affascinante e inquietante al tempo stesso sembra conoscere molto bene sia Stella che Sandro. Quando il marito di Stella torna a casa la situazione precipita, sia perché Sandro non ha idea di chi sia quell’uomo e sia perché Giulio, il misterioso individuo, sembra voler portare alla luce tutti i segreti che i due custodiscono l’uno all’altro. In particolare è intenzionato a far sì che Sandro confessi le sue colpe e chieda scusa a Stella. Ma c’è un motivo specifico per il quale Giulio è in quella casa, un motivo che, per quanto assurdo, spiegherebbe molte cose.

Trailer

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