- Regia: Jean-Marie Straub
- Cast: Arnaud Dommerc, Jubarite Semaran, Gilles Pandel, Barbara Ulrich, Franco Fortini, Danie´le Huillet
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 70 minuti
- Produzione: Francia 2014
- Distribuzione: Boudu
- Data di uscita: 10 Novembre 2015
“Kommunisten” per l’utopica ricerca della pacifica convivenza nel mondo
Passando attraverso una serie di quadri, divisi in quattro decadi – ognuno rappresentato in una lingua differente e da quattro personaggi differenti (Malraux, Fortini, Vittorini, Ho¨lderlin), “Kommunisten” del regista francese Jean-Marie Straub tende a rappresentare un’istanza di pace fortemente auspicata.
L’ormai ottantunenne regista fa aprire la sua pellicola “Kommunisten” sulle note del compositore tedesco Hanns Eisler con ‘Auferstanden aus Ruinen’ (Rinati dalle rovine), inno ufficiale della DDR (Repubblica Democratica Tedesca) dal 1949 al 1990.
Seguono poi, in una serie di blocchi che si presentano non solo in chiave chiaramente visiva ma anche narrativa e musicale: il loro obiettivo, all’interno di “Kommunisten”, è quello di esplicitare le diverse ideologie storiche e, di conseguenza, soffermarsi sulla brutalità della guerra passata e presente, portando lo spettatore ad auspicare un futuro migliore, un futuro in cui la coscienza non dimentica e che, piuttosto, prende atto degli errori passati per migliorarsi.
Tutti questi segmenti, dunque, provenienti sia da passati lungometraggi di Jean-Marie Straub sia da opere letterarie funzionali a “Kommunisten” convergono in un solo punto, che è quello della speranza di una rinnovata era di pace e armonia, non tralasciando però i travagliati trascorsi storici.