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Il giustiziere della notte (2018)

Recensione

Il giustiziere della notte – Recensione: un buon remake per Eli Roth

Il giustiziere della notte BruceWillis

La storia del remake “Il giustiziere della notte”, diretto da Eli Roth e interpretato da Bruce Willis, è rimasta invariata: il dottor Paul Kersey subisce un grave lutto. Sua moglie viene uccisa e sua figlia gravemente ferita da tre criminali che entrano in casa mentre lui è fuori per lavoro. Resosi conto dell’inefficacia dell’intervento della polizia, Kersey decide di procurarsi un’arma non registrata e di farsi giustizia da solo.

Sebbene già dal trailer sembri chiaro che il film sia, come lo sono stati anche i suoi predecessori, una celebrazione della giustizia fai da te, in realtà, grazie alla sceneggiatura di Joe Carnahan, c’è più carne al fuoco di quanta non ci si aspetterebbe, fermo restando che la morale dietro la pellicola rimane discutibile, soprattutto in un periodo come questo, visti i recenti fatti di cronaca.

Il giustiziere della notte: più che un eroe, un uomo ferito

Il “giustiziere” di Bruce Willis non è un super-uomo, non è una macchina da guerra come Jason Bourne, ma un uomo comune che, alla sua prima sparatoria, impugna la pistola talmente male da farsi un profondo taglio nella mano a causa del rinculo dell’arma. Le uniche due doti che permettono a Paul Kersey di salvarsi da ogni situazione sono l’intelligenza e una fortuna sfacciata.

La scelta di cambiare professione al protagonista rispetto alla pellicola anni Settanta, trasformandolo in un chirurgo di pronto soccorso, è molto azzeccata, permette al regista di mostrare la grande dicotomia di questo personaggio con un’inquadratura molto iconica: lo schermo è diviso in due, in split screen, da un lato vediamo Kersey, al pronto soccorso, estrarre i proiettili dal corpo della vittima di una sparatoria, mentre dall’altro lo vediamo inserire nuovi proiettili nel suo caricatore. È un eroe che salva vite o un mostro assassino? Il film non vuole dare una risposta a questa domanda. Ci porta semplicemente a fare un viaggio nella sua psiche profondamente ferita dalla tragedia che ha colpito sua moglie e sua figlia, illustrandoci le sue motivazioni.

Il giustiziere della notte: il regista di “Hostel” e “The Green Inferno” dirige un film d’azione

Dal regista di “Hostel” e “The Green Inferno”, era lecito temere un livello di splatter molto elevato nella rappresentazione della violenza. Invece la regia si mantiene elegante per quasi tutta la durata della pellicola, senza indulgere mai in particolari troppo raccapriccianti. Solo in una scena il regista proprio non resiste alla tentazione e ci mostra gli effetti diretti di un corpo schiacciato dal peso di un’automobile, con i cinque secondi più gore di tutto il film. Questo non significa che “Il giustiziere della notte” non sia crudo, anzi, soltanto che, da uno come Eli Roth, potevamo aspettarci di peggio.

Si nota invece la propensione del regista alle dinamiche di tensione tipiche dei film horror, soprattutto in alcune scene, come quella in cui Elisabeth Shue si accorge che qualcuno è entrato in casa perché il vento prodotto da una finestra rimasta aperta fa voltare le pagine del libro di ricette aperto sul tavolo della cucina.

Le scene d’azione sono ben dirette, semplici, chiare nel loro svolgimento, sempre comprensibili, veloci e secche, prive di trucchi espressivi come slow motion o inquadrature tremolanti, con diverse idee interessanti e ben realizzate, seppur niente di originale. Roth se le è giocate tutte, apprezzabilmente, in maniera pulita e “vecchio stile”.

Anche la colonna sonora presenta momenti carichi di ansia, con musiche che non avrebbero sfigurato in un film dell’orrore piuttosto che in una pellicola d’azione. L’ampio uso di “Back in black” degli AC/DC, traccia già ampiamente collaudata dai film di Ironman, è un po’ ruffiano ma molto efficace.
In definitiva un buon action movie, con alcuni elementi inusuali, ben realizzato, per gli amanti del genere.

Nicola De Santis

Trama

 

  • Regia: Eli Roth
  • Cast: Bruce Willis, Elisabeth Shue, Vincent D’Onofrio, Dean Norris, Jack Kesy, Kirby Bliss Blanton, Mike Epps, Len Cariou, Beau Knapp, Kimberly Elise
  • Genere: Thriller, Colore
  • Durata: 107 minuti
  • Produzione: USA, 2018
  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Data di uscita: 8 marzo 2018

Il giustiziere della notte locandina italiana

Il mite chirurgo di Chicago Paul Kersey è un dolce padre di famiglia, ma si trasforma in uno spietato giustiziere assetato di vendetta quando la moglie rimane uccisa e la figlia ferita dall’assalto di un gruppo di banditi che ha fatto una violenta irruzione nella loro casa.

Il giustiziere della notte: Bruce Willis prende il posto di Charles Bronson

“Il giustiziere della notte” è un remake del classico del 1974 con Charles Bronson, diretto da Michael Winner. La genesi del film è iniziata nel 2006, quando Sylvester Stallone ha annunciato che avrebbe diretto ed interpretato un remake del famoso film di Bronson, ma il progetto si è poi interrotto nel dicembre dello stesso anno, quando Stallone ha annunciato che non avrebbe più realizzato il remake a causa di alcune divergenze creative con la produzione.

A fine gennaio 2012, la regia del progetto è stata affidata a Joe Carnahan, che avrebbe curato anche la sceneggiatura: in questa versione il film avrebbe visto Liam Neeson come protagonista, tuttavia, Carnahan ha lasciato poi il lavoro nel 2013.

Quattro anni dopo, a marzo 2016, sono stati scelti i registi israeliani Aharon Keshales e Navot Papushado, che avrebbero diretto il film con Bruce Willis come protagonista; a maggio tuttavia, Keshales e Papushado hanno abbandonato la produzione dopo che gli studios gli hanno negato il permesso di riscrivere la sceneggiatura; infine, Eli Roth è stato assunto per dirigere la pellicola, sempre con Bruce Willis come protagonista.

Le riprese del film sono iniziate nel settembre 2016 a Chicago, per poi spostarsi in Quebec, nelle città di Montrèal e Lachine. “Il giustiziere della notte” è la prima pellicola diretta da Eli Roth a non appartenere al genere horror.

Trailer

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