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Il corriere – The Mule (2018)

Recensione

Il corriere – The Mule – Recensione: Clint Eastwood, il vigore di un giglio senza tempo

Il corriere - The Mule review

“I fiori meritano tempo e impegno, nascono e muoiono nell’arco di un giorno” – dice Clint Eastwood, a proposito dell’hemerocallis, in un passo del suo film – ma la bellezza e l’emozione che donano non hanno età, come quest’opera magistrale, un vero testamento metaforico e morale di uno dei più grandi autori del cinema americano, che torna dietro e davanti la macchina da presa dopo ben 11 anni.

La messa in scena della storia vera di Leo Sharp, nel film Earl Stone, tratta dall’articolo di Sam Dolnick ” The Sinaloa cartel’s 90 – year- old drug mule” per il New York Times, che doveva inizialmente essere affidata a Ruben Fleischer, in realtà è fatta della stessa sostanza di Clint Eastwood, un sognatore che non si è mai arreso. Aderenza amplificata anche dalla sceneggiatura di Nick Schenk, tornato al suo fianco dopo “Gran Torino”.

Il protagonista, Earl Stone, è il suo riflesso, nella vita, nelle scelte e negli errori. Un uomo che, per coltivare il successo personale, ha sacrificato gli affetti familiari, il famoso orticoltore sempre in viaggio, che sa essere charmant, affascinare le signore con il gesto di un fiore, brillante, divertente, amante del piacere dei sensi, ma che in realtà tra le mura domestiche non ha mai saputo andare oltre al fallimento.

In piena crisi economica, prossimo alla bancarotta, coriaceo e cocciuto, e come unico bene un pick up quasi al collasso, Earl si rimette in gioco sulla forza della disperazione.
Grazie alla sua attitudine alla guida, irreprensibile e senza mai una multa, viene avvicinato da loschi figuri messicani e si ritrova, così, a fare il corriere per il cartello della droga, inizialmente senza avere idea del suo carico, poi… il viaggio diventa lungo, come la lista delle persone da aiutare.

Il corriere – The Mule: è il coraggio di continuare che conta

Il corriere - The Mule still

Un Clint Eastwood intenso, intriso di saggezza, divertente e commovente al tempo stesso, che torna ai suoi “luoghi” più cari, al suo intimo e si mette in discussione. Ecco apparire il veterano della guerra in Corea del “Gran Torino”, indurito dalle atrocità viste e vissute, un uomo burbero che dice sempre quello che pensa, senza filtri, anche se sconveniente, che mai ha accettato di piegarsi alla morale comune, al politicamente corretto.

Repubblicano nel pensiero, libertario e libertino nel cuore, scambia le lesbiche per uomini, chiama negro un afroamericano e considera i messicani “da fagioli rossi”, ma sovverte l’ordine apparente ed esalta le contraddizioni. Il vero criminale è un anziano americano bianco e irreprensibile, non il classico automobilista latino che, una volta fermato dalla polizia, cede al panico più profondo e così, in questa sequenza del film, riesce a chiedere scusa per il suo “razzismo” e a regolare i conti con gli abusi da troppo tempo perpetrati dal braccio violento della legge.

“Il corriere – The Mule” è un film dal ritmo disteso e rassicurante, come i lunghi viaggi on the road del corriere, con il suo inseparabile berretto, mentre canta a squarciagola brani tra country, soul e Sinatra, piacevoli note di romanticismo e spensieratezza.

I rimpianti di un anziano che non si arrende e prova a cambiare anche in tarda età, per riuscire a trovare uno squarcio di luce in una strada buia e tortuosa e dimostrare che il cambiamento è sempre possibile con il coraggio di costruire.
Non a caso Alison Eastwood interpreta Iris, una figlia segnata dalla negligenza di un padre, al quale alza il muro dell’incomunicabilità.

“Il corriere – The Mule” suggella il carattere e l’uomo, con la firma inconfondibile del cinema di Eastwood.

Emozionante e tangibile il confronto tra Eastwood e Bradley Cooper, nel film un agente della DEA che lo bracca per settimane, un passaggio di testimone simbolico dal vecchio al nuovo che avanza. Perchè solo a una cosa non ci si può opporre, il tempo “…potevo comprare tutto, tranne il tempo” dice Earl in un momento drammatico e anche se la strada è lunga e non hai fretta, qualcuno o qualcosa ti attenderà al varco, in un momento a noi ignoto.

E come diceva Abramo Lincoln “Alla fine, ciò che conta, non sono gli anni della tua vita, ma la vita che metti in quegli anni”.

Chiaretta Migliani Cavina

Trama

  • Titolo originale: The Mule
  • Regia: Clint Eastwood
  • Cast: Clint Eastwood, Bradley Cooper, Taissa Farmiga, Michael Peña, Laurence Fishburne, Ignacio Serricchio, Alison Eastwood, Dianne Wiest, Robert LaSardo, Lobo Sebastian, Manny Montana, Clifton Collins Jr., Noel Gugliemi
  • Genere: drammatico, colore
  • Durata: 144 minuti
  • Produzione: Usa, 2018
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Data di uscita: 7 febbraio 2019

Il corriere - the Mule“Il corriere – The Mule” è una film diretto e interpretato dal due volte premio Oscar Clint Eastwood, affiancato da Bradley Cooper, Taissa Farmiga e Ignacio Serricchio. Il lungometraggio racconta l’incredibile storia di un novantenne che divenne un corriere della droga per il cartello messicano.

Il corriere – The Mule: l’incredibile storia di Earl Stone

Earl Stone (Clint Eastwood) è un uomo di circa 80 anni, rimasto solo e al verde dopo essere stato costretto a una chiusura anticipata della sua attività imprenditoriale. La sua unica possibilità di salvezza sembra legata a un lavoro che gli viene offerto, un lavoro per il quale è richiesta unicamente l’abilità di guidare una macchina. Compito semplice, ma ciò che Earl non sa è che ha appena accettato di diventare un corriere della droga di un cartello messicano.

Nel suo nuovo lavoro è bravo, così bravo che il suo carico diventa di volta in volta sempre più grande e per questo motivo gli viene assegnato un assistente (Ignacio Serricchio) che ha il compito di aiutarlo e al contempo di controllarlo. Questi non è però l’unico a tenere d’occhio Earl: il misterioso nuovo “mulo” della droga è finito anche nel mirino dell’agente della DEA, Colin Bates (Bradley Cooper). E anche se i suoi problemi di natura finanziaria appartengono ormai al passato, i suoi errori affiorano e si fanno pesanti nella testa, portandolo a domandarsi se riuscirà a porvi rimedio prima che venga beccato dalla legge o addirittura da qualcuno del cartello stesso.

Trailer

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