Eco Del Cinema

La Scelta di Anne – L’Événement (2021)

Recensione

La Scelta di Anne – L’Événement: un film coraggioso sull’aborto vincitore del Leone d’Oro al 78° Festival di Venezia

La Scelta di Anne – L'Événement film

Ha scioccato il pubblico della Mostra ma evidentemente colpito la giuria “La Scelta di Anne – L’Événement” di Audrey Diwan tratto da un romanzo di Annie Ernaux pubblicato nel 2000.

La pellicola (e il libro) racconta la storia vera della giovane Annie (Anamaria Vartolomei), che a ventitré anni scopre di aspettare un bambino non voluto nato da una fugace relazione. Siamo nel 1963 e l’aborto in Francia è illegale, come in gran parte d’Europa. La ragazza viene da una famiglia modesta e sa che l’università è l’unica sua possibilità di avere una vita diversa da quella della madre, moglie di un oste di provincia. Si tratta di una storia semplice, e sembrerebbe lontana nel tempo, ma la regia di Diwan la colloca in un contesto storico poco riconoscibile. E questo non è un peccato, anzi diventa un pregio vista la grande interpretazione di Anamaria Vartolomei che ha tutto il film sulle spalle

Un film politico sulla libertà di scelta della donna

La Scelta di Anne – L'Événement

La Diwan utilizza una regia asciutta nel raccontare una storia dolorosa su una giovane donna sola e abbandonata da tutti in un momento di estrema difficoltà. L’atmosfera è quasi da film horror, con immagini crude al limite dell’insopportabile, che rientrano perfettamente nella narrazione. La camera è fissa sulla figura fragile e forte al tempo stessa della protagonista. In “La Scelta di Anne – L’Événement” si vede tutto quello che si deve vedere, comprese le pratiche fatte dalla mammana nella cucina di un appartamento di periferia. Il grande schermo è tutto per la Vartolomei, una interprete in stato di grazia per la sua forza espressiva. Ci si chiede perché portare ora nel 2021, una storia come questa del 1963 sull’aborto clandestino. La risposta sta tutta nella necessità, ieri come oggi, di ogni donna poter disporre del suo corpo e scegliere la maternità consapevolmente. Apparentemente, ora l’interruzione di gravidanza non è un problema in Italia. C’è la legge 194, che più di una volta è stata messa in discussione. Eppure, si sa che non è così visto il gran numero di medico obiettori di coscienza. Per questa ragione il film di Audrey Diwan esce nel momento più opportuno nelle sale e si è meritata a pieno merito il Leone d’Oro al Festival di Venezia.

Ivana Faranda

Trama

  • Titolo originale: L’evènement
  • Regia: Audrey Diwan
  • Cast: Pio Marmaï, Sandrine Bonnaire, Kacey Mottet Klein, Anamaria Vartolomei
  • Genere Drammatico, colore
  • Durata: 100 minuti
  • Produzione: Francia, 2021
  • Distribuzione: Europictures.

12 settimane poster“La Scelta di Anne – L’Événement” è il film vincitore del Leone d’oro alla 78ª Mostra del Cinema, diretto da Audrey Diwan e tratto dal romanzo “L’événement” di Annie Ernaux, ispirato a una storia vera.

La Scelta di Anne – L’Événement: la trama

In Francia nel 1963, la giovane Anne resta incinta. Decide tra mille difficoltà di abortire. Essendo illegale in quegli anni rischia il carcere oltra che la vita. La pellicola riprende la vera storia dell’autrice del libro da cui è tratta.

Un film sui turbamenti di una donna in fuga da se stessa e sui fantasmi del suo passato di madre imperfetta

“Qual è il destino di una giovane donna che si misura con un aborto clandestino? Spesso, possiamo solo cercare di indovinare la risposta. Quando ho deciso di realizzare l’adattamento di “L’événement” di Annie Ernaux, ho cercato di trovare il modo per catturare la natura fisica dell’esperienza, di tenere conto della dimensione corporea del percorso. La mia speranza è che l’esperienza trascenda il contesto temporale della storia e le barriere di genere. Il destino delle giovani che hanno dovuto ricorrere a questo tipo di operazioni è rischioso, insopportabile. Tutto quello che ho fatto è stato cercare la semplicità dei gesti, l’essenza che potesse veicolarlo.” Così la regista descrive il suo incontro con il romanzo di una scrittrice militante che ha deciso di raccontare, a distanza di 36 anni, l’aborto fatto a 23 anni. La regista è al suo secondo film ed è già giornalista e scrittrice.

Articoli correlati

Condividi