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Gene Hackman

Biografia

Gene Hackman, è un attore e scrittore statunitense vincitore di 2 Oscar su 5 nomination, 2 Golden Globe, 1 Orso d’argento e molti altri premi; attore dalla grande sensibilità e professionalità, ha dato vita a personaggi spietati, connotandoli con un sarcasmo che l’ha reso, fin dagli anni sessanta, il cattivo per antonomasia, nonchè un attore molto stimato.

Gene Hackman, uno dei cattivi più “spietati” di Hollywood

(San Bernardino, California, 30 gennaio 1930)

Gene Hackman BiografiaRitiratosi dal mondo cinematografico nel 2008, Gene Hackman resta comunque uno degli attori più popolari di Hollywood, il “cattivo” per antonomasia nella storia del cinema americano.

Nato a San Bernadino, in California il 30 gennaio del 1930 e cresciuto a Danville, in Illinois, Gene subisce in tenera età il forte trauma dell’abbandono del padre, che lo porterà ad arruolarsi a soli 16 anni nei Marines.

Tre anni in giro per il mondo tra Shanghai, Hawaii e Giappone, gli permettono di fare molta esperienza all’interno della radio delle forze armate, dove ottiene il diploma equivalente a quello della “High School”. Preso il congedo si iscrive presso l’Università dell’Illinois, deciso a intraprendere la carriera giornalistica, ma non ne sembra molto convinto e infatti dopo solo sei mesi, la molla per entrare nella Scuola di tecnica radiofonica.

Una “Gangster Story” da Oscar

A 26 anni compiuti Hackman ha già alle spalle diverse ingaggi presso le emittenti radiofoniche in Florida, tuttavia decide di spingersi oltre e si iscrive al corso di arte drammatica presso il Pasadena Playhouse, per tentare la carriera di attore, al fianco di un inaspettato compagno di corso: Dustin Hoffman. Finita la scuola si trasferisce insieme all’amico a New York e inizia a lavorare per diverse produzioni off-Brodway e a fare qualche apparizione in film e serie televisive. Ovviamente la paga è talmente riduttiva che è costretto a procurarsi qualche secondo lavoro come tuttofare. La svolta arriva finalmente nel 1964 quando calca il palco di Broadway nel ruolo da protagonista in “Any Wednesday” che gli procura ottime critiche e un lasciapassare per il film “Lilith” (1964) di Robert Rossen, accanto a Warren Beatty.

Gene Hackman sarà poi lo stesso Beatty a suggerire ad Arthur Penn il volto di Gene Hackman per la parte di Buck Barrow, fratello di Clyde Barrow in “Gangster Story” (1967), un ruolo che gli consentirà di ottenere una nomination all’Oscar come Attore non Protagonista. Pur non ottenendo la statuetta d’oro, la sua carriera prende il via e lavora in varie pellicole, al fianco di grandi attori: è con Robert Redford nel film di Michael Ritchie, “Gli Spericolati” (1969) e con Gregory Peck in “Abbandonati nello spazio” (1969). Non occorre aspettare molto per la seconda nomination agli Oscar, stavolta come attore protagonista nel 1971 con “Il braccio violento della legge” di William Friedkin.

Jimmy ‘Popeye’ Doyle, alias Gene Hackman

Il personaggio di Jimmy ‘Popeye’ Doyle gli fa guadagnare il premio e gli assicura una carriera davvero sorprendente con un susseguirsi di ingaggi per pellicole di vario genere. Tra le più celebri occorre ricordare “Lo spaventapasseri” (1973) di Jerry Schatzberg; “La conversazione” (1974) di Francis Ford Coppola con Robert Duvall; “Frankenstein Junior” (1974) di Mel Brooks, dove fa la parte del cieco; “Stringi i denti e vai!” (1975) di Richard Brooks; “Bersaglio di notte” (1975) di Arthur Penn e “Il braccio violento della legge II” (1975) di John Frankenheimer.

Tra gli anni Ottanta e Novanta l’attore si presta a vari generi cinematografici: da un lato lo si vede nei panni di Lex Luthor in “Superman” (1978) e “Superman II” (1980), dall’altro in quelli di un duro razzista in “Mississippi Burning – Le radici dell’odio” di Alan Parker, ruolo che gli fa vincere l’Orso d’Argento al Festival di Berlino. I riconoscimenti non finiscono qui: dopo varie candidature all’Oscar, Gene raddoppia la statuetta con il capolavoro di Clint Eastwood del 1992 “Gli Spietati” interpretando il personaggio dello sceriffo Little Bill Daggett. Altre pellicole da non dimenticare sono: “Cartoline dall’inferno” (1990) di Mike Nichols, con Meryl Streep e Shirley MacLaine; “Il socio” (1993) di Sydney Pollack, al fianco di Tom Cruise; “Pronti a morire” (1995) di Sam Raimi, insieme a Leonardo DiCaprio e Russell Crowe; “Allarme rosso” (1995) di Tony Scott, con Denzel Washington; “Potere assoluto” (1997) di Clint Eastwood e “Nemico Pubblico” (1998) ancora di Tony Scott, con Will Smith. Nel nuovo millennio l’abbiamo visto all’opera ne “I Tenenbaum” (2001) di Wes Anderson; “Il colpo” (2001) di David Mamet; “Behind Enemy Lines – Dietro le linee nemiche” (2001) di John Moore; “La giuria” (2003) con John Cusack.

L’allontanamento dal cinema per dedicarsi alla scrittura

Nel 2004 recita nella commedia “Due candidati per una poltrona” di Donald Petrie, interpretando un presidente degli Stati Uniti in pensione che si lancia in una nuova avventura politica e personale. Dopo 5 anni di assenza dagli schermi, Gene Hackman ritorna con il documentario sulla vita di John Cazale, “I Knew It Was You”, per la regia di Richard Shepard.

La sua vita sentimentale è stata caratterizzata da due matrimoni, il primo del 1956 con l’impiegata di banca Faye Maltese, da cui ha avuto tre figli, il secondo del 1991 con la pianista Betsy Arakawa, con la quale tuttora vive nella sua villa di Santa Fe, nel New Mexico.

Negli ultimi anni Gene ha lasciato il mondo dello spettacolo per dedicarsi alla scrittura: è stato autore infatti di alcuni romanzi, pubblicati in collaborazione con l’archeologo Daniel Lenihan e intitolati “Wake of the Perdido Star” (1999), “Justice for None” (2004) e “Escape from Andersonville” (2008).

Silvia Caputi

Filmografia

Gene Hackman Filmografia – Cinema

Gene Hackman Filmografia

  • Gangster contro gangster, regia di Burt Balaban (1961)
  • Lilith, regia di Robert Rossen (1964)
  • Hawaii, regia di George Roy Hill (1966)
  • Non c’è posto per i vigliacchi, regia di Christian Nyby (1967)
  • L’uomo che uccise il suo carnefice, regia di Lamont Johnson (1967)
  • Community Shelter Planning, regia di Mark Isaacs (1967)
  • Il club degli intrighi, regia di Ron Winston (1967)
  • Gangster Story, regia di Arthur Penn (1967)
  • I sei della grande rapina, regia di Gordon Flemyng (1968)
  • La rivolta, regia di Buzz Kulik (1969)
  • I temerari, regia di John Frankenheimer (1969)
  • Gli spericolati, regia di Michael Ritchie (1969)
  • Abbandonati nello spazio, regia di John Sturges (1969)
  • I Never Sang for My Father, regia di Gilbert Cates (1970)
  • Le mogli, regia di George Schaefer (1971)
  • Il giorno dei lunghi fucili, regia di Don Medford (1971)
  • Il braccio violento della legge, regia di William Friedkin (1971)
  • Per cento chili di droga, regia di Bill L. Norton (1971)
  • Arma da taglio, regia di Michael Ritchie (1972)
  • L’avventura del Poseidon, regia di Ronald Neame (1972)
  • Lo spaventapasseri, regia di Jerry Schatzberg (1973)
  • La conversazione, regia di Francis Ford Coppola (1974)
  • Una donna chiamata moglie, regia di Jan Troell (1974)
  • Frankenstein Junior, regia di Mel Brooks (1974)
  • Il braccio violento della legge 2, regia di John Frankenheimer (1975)
  • Bersaglio di notte, regia di Arthur Penn (1975)
  • Stringi i denti e vai!, regia di Richard Brooks (1975)
  • In tre sul Lucky Lady, regia di Stanley Donen (1975)
  • Il principio del domino: la vita in gioco, regia di Stanley Kramer (1977)
  • Quell’ultimo ponte, regia di Richard Attenborough (1977)
  • La bandera – Marcia o muori, regia di Dick Richards (1977)
  • Formula 1 – Febbre della velocità, regia di Ottavio Fabbri, Mario Morra e Oscar Orefici (1978)
  • Superman, regia di Richard Donner (1978)
  • Superman II, regia di Richard Lester (1980)
  • Tutta una notte, regia di Jean-Claude Tramont (1981)
  • Reds, regia di Warren Beatty (1981)
  • Eureka, regia di Nicolas Roeg (1983)
  • Sotto tiro, regia di Roger Spottiswoode (1983)
  • Due come noi, regia di John Herzfeld, (Cameo) (1983)
  • Fratelli nella notte, regia di Ted Kotcheff (1983)
  • Incompreso – L’ultimo sole d’estate, regia di Jerry Schatzberg (1984)
  • Due volte nella vita, regia di Bud Yorkin (1985)
  • Target – Scuola omicidi, regia di Arthur Penn (1985)
  • Power – Potere, regia di Sidney Lumet (1986)
  • Colpo vincente, regia di David Anspaugh (1986)
  • Superman IV, regia di Sidney J. Furie (1987)
  • Senza via di scampo, regia di Roger Donaldson (1987)
  • Bat*21, regia di Peter Markle (1988)
  • Un’altra donna, regia di Woody Allen (1988)
  • Boxe, regia di David Drury (1988)
  • L’ultima luna d’agosto, regia di Peter Masterson (1988)
  • Mississippi Burning – Le radici dell’odio, regia di Alan Parker (1988)
  • Uccidete la colomba bianca, regia di Andrew Davis (1989)
  • Poliziotti a due zampe, regia di Bob Clark (1990)
  • Cartoline dall’inferno, regia di Mike Nichols (1990)
  • Rischio totale, regia di Peter Hyams (1990)
  • Conflitto di classe, regia di Michael Apted (1990)
  • Spie contro, regia di Nicholas Meyer (1991)
  • Gli spietati, regia di Clint Eastwood (1992)
  • Il socio, regia di Sydney Pollack (1993)
  • Geronimo, regia di Walter Hill (1993)
  • Wyatt Earp, regia di Lawrence Kasdan (1994)
  • Pronti a morire, regia di Sam Raimi (1995)
  • Allarme rosso, regia di Tony Scott (1995)
  • Get Shorty, regia di Barry Sonnenfeld (1995)
  • Piume di struzzo, regia di Mike Nichols (1996)
  • Extreme Measures – Soluzioni estreme, regia di Michael Apted (1996)
  • L’ultimo appello, regia di James Foley (1996)
  • Potere assoluto, regia di Clint Eastwood (1997)
  • Twilight, regia di Robert Benton (1998)
  • Z la formica, regia di Eric Darnell e Tim Johnson, (Voce) (1998)
  • Nemico pubblico, regia di Tony Scott (1998)
  • Under Suspicion, regia di Stephen Hopkins (2000)
  • Le riserve, regia di Howard Deutch (2000)
  • The Mexican – Amore senza sicura, regia di Gore Verbinski, (Cameo) (2001)
  • Heartbreakers – Vizio di famiglia, regia di David Mirkin (2001)
  • Il colpo, regia di David Mamet (2001)
  • I Tenenbaum, regia di Wes Anderson (2001)
  • Behind Enemy Lines – Dietro le linee nemiche, regia di John Moore (2001)
  • La giuria, regia di Gary Fleder (2003)
  • Due candidati per una poltrona, regia di Donald Petrie (2004)
  • I Knew It Was You, regia di Richard Shepard, (Documentario) (2009)

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