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Full Time – Al cento per cento (2022)

Recensione

Full Time – Al Cento per Cento: un film sulla forza delle donne

Full Time - Al Cento per Cento

Julie (Laure Calamy) è una madre divorziata che cerca di tirare avanti con i suoi due bambini, lavorando a Parigi pur vivendo in campagna. Quando arriva uno sciopero dei trasporti senza fine, la sua esistenza già difficile tocca l’apice.

Parla di normalità, il film presentato nella sezione Orizzonti a Venezia nel 2021. Julie è solo il simbolo di una generazione di donne francesi, e non, che vivono nel precariato, spesso senza l’aiuto economico dei loro ex compagni.

La narrazione è veloce come suggerisce il titolo stesso. La protagonista è rappresentata come una specie di robottino che fa sempre le stesse cose ogni giorno, sin dal suono della sveglia alle prime luci dell’alba. Lei lavora in un hotel a cinque stelle, dopo aver perso il suo impiego da ricercatrice di marketing, ma potrebbe essere arrivato il momento di una vita nuova.

Il racconto dell’alienazione contemporanea

Full Time - Al Cento per Cento

Potrebbe rientrare nel film militante francese il lavoro di Gravel, sull’onda di quello di Stéphane Brizé, autore della trilogia sul mondo del lavoro con Vincent Lindon e, allo stesso modo, il tema sociale si va ad intersecare con la vita quotidiana dei protagonisti.

Parigi diventa teatro di grandi manifestazioni pubbliche, come in questo caso contro la Loi Traveil del 2016. In una città caotica, Julie cerca di trovare una via di uscita dal cul de sac in cui è bloccata.

Si va sempre di corsa in “Full Time – Al Cento Per Cento” e si prova empatia per la povera madre che si fa in quattro per i suoi due cuccioli. Lo schermo è letteralmente riempito dallo sguardo a tratti perso di Laure Calamy che finisce per diventare un simbolo per tutte le donne come lei. La storia ricorda il film del 2013 di Justine Triet “La battaglia di Solferino”, mai uscito in Italia. La regia è attenta ai tempi, la tensione non cala mai riuscendo ad avere quasi tratti drammatici.

La colonna sonora fa da cassa di risonanza all’avventura umana di Julie, che diventa pur senza volerlo una eroina contemporanea. Il regista aveva già trattato questi temi ed efficacemente con “Crash Test” del 2017, un film leggero sulla delocalizzazione del lavoro. “Full Time – Al Cento Per Cento” è tutto sulle spalle della Calamy, che coadiuvata da una regia ineccepibile diventa un simbolo per tutte le donne come lei. Questo lavoro conferma, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la forza del cinema francese anche sui temi sociale e il valore delle sue attrici emergenti.

Daniele Romeo

Trama

  • Titolo originale: À plein temps
  • Regia: Eric Gravel
  • Cast: Laure Calamy, Anne Suarez, Geneviève Mnich, Nolan Arizmendi, Sasha Lemaitre Cremaschi, Cyril Gueï, Lucie Gallo, Agathe Dronne, Cyril Masson, Olivier Faliez, Karine Valmer
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 85 minuti
  • Produzione: Novaprod, Francia, 2021
  • Distribuzione: I Wonder Pictures
  • Data di uscita: 31 marzo 2022

Full time - Al cento per cento - locandina“Full Time – Al Cento Per Cento”, diretto da Eric Gravel, è un film premiato nella sezione Orizzonti al Festival di Venezia 2021 per la Miglior Regia e Miglior Attrice.

Full time – Al cento per cento: la trama

“Full time – Al cento per cento” segue la storia di Julie (Laure Calamy), una giovane che vive in campagna e lavora in un lussuoso hotel di Parigi, conducendo nonostante i sacrifici una vita agiata e serena. La sua più grande ambizione è quella di raggiungere una posizione lavorativa diversa e più gratificante. La donna si presenta ad un colloquio, nella speranza finalmente che sia arrivata la sua occasione.

La sfortuna vuole, però, che proprio in quel giorno viene proclamato uno sciopero nazionale di tutti i trasporti, e per Julie ha inizio l’incubo. La manifestazione rischia di distruggere tutti i suoi sforzi e la sua più grande opportunità, l’unica chance che è non perdersi d’animo e crederci. Correre, correre e non fermarsi, mai fermarsi Julie, puoi farcela…ce la farà davvero?

Trailer

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