Eco Del Cinema

Frankenstein

Trama

  • Regia: Bernard Rose
  • Cast: Xavier Samuel, Danny Huston, Carrie-Anne Moss, Tony Todd, Adam Nagaitis, Mckenna Grace, Maya Erskine, James Lew, Mary Gallagher, John Lacy, Carol Anne Watts, Ron Roggé, Jorge Luis Pallo
  • Genere: Drammatico, colore
  • Produzione: USA, 2015
  • Durata: 89 minuti
  • Distribuzione: Barter Multimedia
  • Data di uscita: 17 marzo 2016

frankensteinUn nuovo adattamento cinematografico è pronto per le sale di tutto il mondo grazie alla distribuzione a opera della Barter Multimedia. Questa volta a rimontare i pezzi della storia più rappresentata nella storia del cinema è Bernard Rose, il regista britannico di “Il violinista del diavolo”, “Anna Karenina” e “Amata immortale”.

Il mostro di Frankenstein, creato da una coppia di estrosi scienziati, si ritrova a vivere nei giorni nostri a Los Angeles, circondato da un mondo violento e aggressivo, che deve ammettere non poche difficoltà ad accettarlo.

Fra diversità, emarginazione e pregiudizio la storia mitica di Mary Shelley rivive attraverso delle immagini che evidenziano la circospezione e la diffidenza di un mondo contemporaneo che, pur nell’era della globalizzazione e della vicinanza, ancora fa fatica ad accettare l’altro, per paura o per semplice ignoranza.

Sono passati pressappoco 200 anni dalla pubblicazione del romanzo (1818) e il racconto purtroppo appare ancora realistico e di forte attualità. Questo è il palese motivo delle innumerevoli rielaborazioni cinematografiche che inondano gli schermi piccoli e grandi.

Recensione

Frankenstein: Bernard Rose si avventura nella difficile rilettura del mito di Frankenstein in chiave contemporanea

Frankenstein

Viene da una lunga carriera Bernard Rose, regista della nuova versione cinematografica di “Frankenstein”, capolavoro di Mary Shelley, già reso in pellicola innumerevoli volte nella storia del cinema.
Rose ambienta la vicenda del mostro creato da una coppia di scienziati nella Los Angeles contemporanea. La creatura che ‘nasce’ è bellissima, ma è destinata ad ammalarsi presto e a essere abbandonata dopo un mal riuscito tentativo di pietosa eutanasia.

Tanti i temi per un “Frankenstein” in cui si mischia lo splatter a un’analisi psicologica troppo complessa

Pur apprezzando l’impegno del regista nell’interpretare un grande classico, va detto che il risultato non è dei più felici. La narrazione parte dai primi istanti di vita della creatura, voluta dalla coppia quasi come un figlio. Subito appare forte il legame tra la madre/Carrie-Anne Moss e il ragazzo/Xavier Samuel, bello come il sole, ma destinato a un triste destino. Finito in obitorio, si scoprirà che non è morto. La rivelazione del mondo che lo circonda sarà per lui tragica. Un cane diventa il suo primo amico che, ucciso da un poliziotto, sarà sostituito da un musicista nero cieco, che vive in strada. Frankenstein gli dice di chiamarsi mostro e lo è anche fisicamente a causa della terribile malattia che gli devasta il corpo. Lo è al punto tale da terrorizzare la prostituta che dovrebbe fargli scoprire il sesso e/o l’amore.

Frankenstein: splatter, dolore, eros e thanatos

La regia di Rose indugia troppo sul viso martoriato del ragazzo che si esprime a fatica. Solo i suoi pensieri, sono belli e puliti, tutti presi da una voce fuori campo. Samuel è a modo suo eccellente nel recitare con una maschera di dolore e suoni gutturali, ma questo non basta a far decollare un film troppo poco bilanciato, che umilia i suoi due interpreti principali, Denny Huston/Victor Frankenstein e Carrie-Anne Moss/Elisabeth Frankenstein, madre tenera, oggetto d’amore incestuoso da parte della Creatura.

La nuova versione del romanzo di Mary Shelley, in cui molto forte è il binomio eros/thanatos, è in definita un’opera che avrebbe avuto tutte le possibilità per riuscire; purtroppo il regista ha mischiato malamente troppi linguaggi con il risultato di fare un buco nell’acqua, lasciando insoddisfatto sia l’appassionato del cinema horror che quello del cinema colto.

Roberta D’Amico

Trailer

https://www.youtube.com/watch?v=BryyqzDUCvc

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