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Elvis (2022)

Recensione

Elvis: il re del rock and roll imprigionato nella sua gabbia dorata

Elvis scena

“Senza di me Elvis non sarebbe mai esistito” così inizia il film di Baz Luhrmann incentrato sul rapporto tra il re del rock and roll e il suo manager, il colonnello Parker. La parabola del re di Memphis è raccontata direttamente dal personaggio controverso che l’ha creato e distrutto allo stesso tempo. Quello che si autodefinisce “l’imbonitore” lo incontra ai suoi esordi e ne vede il talento. Il giovane è energia allo stato puro ed è cresciuto ascoltando la musica dei neri, che rielaborerà a modo suo. Si vede come un super eroe e lo è, ma nelle mani sapienti di Parker è creta che prende forma.

“Elvis” è sì un omaggio al personaggio immortale, ma è anche e soprattutto un pezzo di storia americana, che ingloba gli omicidi di Martin Luther King, Bob Kennedy e infine quello di Sharon Tate. Austin Butler è Elvis e Tom Hanks è il colonnello: sono loro due a riempire lo schermo in un film imponente come non se ne vedevano da tempo. E la domanda che si fa lo spettatore è: dove inizia il loro rapporto simbiotico e dove si arriva alla manipolazione del secondo sul primo.

La vita di un uomo che ha lasciato il segno nella musica contemporanea

Elvis review

Per comprendere il film del regista australiano bisogna calarsi negli anni ’50, quelli del suo successo. L’America è bigotta e arretrata e la segregazione razziale nel Tennessee è un dato di fatto.

Il giovane Elvis, con le sue mosse considerate sconce sul palco, rompe gli schemi pagandone pure il prezzo. Parker per “redimerlo” lo fa andare militare in Germania, dove incontra Lisa che diventerà sua moglie. Il ritorno a casa, dopo la morte dell’amata madre, non è dei più facili e lui fa solo una marea di film d’infimo ordine. Il cuore della pellicola è in questo punto, quello in cui Elvis finalmente si ribella al suo creatore nello speciale di Natale della NBC andato in onda nel 1968, in cui a sorpresa ritorna nel suo personaggio cantando “Trouble”. I critici televisivi dicono: “Elvis è tornato”.

“Elvis” non è un lavoro canonico sulla star di Graceland e un caleidoscopio su di lui e su quegli anni. Il mitico colonnello Parker, interpretato magnificamente da Tom Hanks, giganteggia per tutta l’opera e appare per quello che era: un visionario creativo degli esordi del marketing e un cialtrone sfruttatore del suo pupillo. Non lo fece mai andare fuori dagli Usa, a parte qualche concerto in Canada, perché lui stesso era immigrato illegalmente dall’Olanda ed era pertanto privo di documenti legali.

Solo nel finale, l’uomo e l’artista Elvis viene fuori nella narrazione ma purtroppo è già in caduta libera verso la morte prematura a soli quarantadue anni. Il regista si diverte a dividere lo schermo in tre parti e fa girare gli anni di Elvis come se fosse un 45 giri su un giradischi vintage, una perfetta metafora della sua vita.

La colonna sonora è composta di nuovi arrangiamenti dei pezzi cult del cantante e Austin Butler lo interpreta anche vocalmente con misura senza farne una parodia. Struggente il finale, con l’ultima esibizione datata 26 giugno 1977 a Indianapolis, in cui un uomo distrutto intona al piano davanti a 18.000 persone “Unchained Melody”dei Righteous Brothers, e cantando ritorna per un istante un grande artista.

Ivana Faranda

Trama

  • Regia: Baz Luhrmann
  • Cast: Tom Hanks, Austin Butler, Helen Thomson, Leon Ford, Josh McConville, Kelvin Harrison Jr., Natasha Bassett, Kate Mulvany, Xavier Samuel, Olivia DeJonge, David Wenham, Richard Roxburgh, Dacre Montgomery, Luke Bracey, Gary Clark Jr.
  • Genere: Biografico, colore
  • Durata: 159 minuti
  • Produzione: USA, 2022
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Data di uscita: 22 giugno

Elvis film“Elvis” è un film diretto dal regista candidato all’Oscar Baz Lhurmann, distribuito da Warner Bros, con Austin Butler e Tom Hanks. La pellicola narra la storia del re del Rock and Roll, seguendo la sua ascesa e il suo successo.

Elvis: il film sull’icona del rock and roll

“Elvis” porta in scena il complicato rapporto con il manager colonnello Tom Parker, interpretato dal premio Oscar Tom Hanks, con il quale la star mondiale intesserà un fruttuoso ma complesso sodalizio artistico, che durerà oltre venti anni.

Nel cast troviamo anche Olivia DeJonge nei panni di Priscilla Presley, la moglie di Elvis con cui il divo era convolato a nozze nel 1967 e anche l’unica donna che il Re abbia sposato, nonostante le numerose relazione attribuitigli.

Il film compie un viaggio temporale e personale, che avrà sullo sfondo un panorama culturale in evoluzione e che porterà alla perdita dell’innocenza in America.

Nella pellicola recitano anche, al fianco di Hanks e Butler, la premiatissima attrice di teatro Helen Thomson (“Top of the Lake: China Girl”, “Rake”) nel ruolo della madre di Elvis, Gladys, e Richard Roxburgh (“Moulin Rouge!”, “Breath”, “La battaglia di Hacksaw Ridge”) nei panni del padre della star, Vernon.

I complessi rapporti all’apice di un successo

Per ritrarre le altre icone della musica che calcavano i palchi nel periodo del film, Luhrmann ha scelto la cantautrice Yola come Sister Rosetta Tharpe; il modello Alton Mason come Little Richard; il texano di Austin Gary Clark Jr. come Arthur Crudup, e infine l’artista Shonka Dukureh nel ruolo di Willie Mae “Big Mama” Thornton.
Le riprese principali del film sono state girate nel Queensland, in Australia, con il sostegno del governo regionale, di Screen Queensland e del programma Producer Offset del governo australiano.
Durante le riprese, che si svolte in Australia nel marzo 2020, Tom Hanks e sua moglie Rita Wilson sono risultati positivi al Covid, e questo spiacevole incidente ha costretto ad interrompere la produzione.
La pellicola verrà distribuita nelle sale italiane nel 2022, la data esatta è ancora da definire.

Trailer

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