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East End

Recensione

East End – Recensione: uno sguardo ravvicinato sull’epoca moderna

East End film

 

Un’aperta indagine, “East End”, sulla vita di ragazzini che con le proprie famiglie vivono nella periferia di Roma e che in un modo o nell’altro si cacciano nei guai, dal rendere cieco un cane con i propri esperimenti ‘chimici’ al riuscire a dirottare un satellite della NASA per vedere il derby Roma-Lazio, provocando rischiosissime conseguenze.

“East End” si pone prepotentemente come una lente di ingrandimento sulla realtà moderna della borghesia impoverita. Non una Roma da copertina e nemmeno malfamata, ma un quartiere dove Roma la si vede in TV, e che è vissuta attraverso il tifo di una squadra di calcio. Quale occasione migliore del derby?

Molto gradito l’aperto riferimento a personaggi famosi senza porre alcun tabù sulla propria identità, da Totti a papa Francesco e Benedetto XVI, da Nanni Moretti a Roberto Saviano e molti altri che sono inseriti molto bene nei vari intrecci che si creano in “East End”.

Il coraggio di “East End”

L’impegno di Skanf e Puccio, i due giovanissimi autori, alle prese con il loro primo progetto cinematografico, e la volontà stessa di voler esordire portando al cinema qualcosa di diverso  che vada fuori dai canoni e dai soliti schemi scontati dando spazio invece alla fantasia, non poteva che realizzarsi se non attraverso un cartone animato, con l’esplicita e piacevole influenza di “South Park”. Un Cartoon che, attenzione, non è per bambini, in quanto non ne apprezzerebbero l’ironia o quanto meno non coglierebbero i riferimenti culturali proposti dai creatori del film perchè troppo difficili.

Accusato di ‘violenza gratuita che può portare ad emulazione’ “East End” è un lavoro molto coraggioso che grazie ad una trama semplice e scorrevole permette di mettere in evidenza il vero protagonista dell’intera storia, ossia una satira pungente di tutta l’epoca contemporanea in cui viviamo, dal mondo politico a quello dello sport, dal tema del bullismo a quello del fondamentalismo islamico. Si presenta come una commedia in cui le battute non tramontano mai ma anzi andando avanti nel tempo con il senno di poi acquistano più solidità e molto più significato.

East End: un film che va oltre le apparenze

Nonostante le 1000 risate che scatenano i grotteschi personaggi disegnati da Andrea Minella,”East End” offre anche molti spunti di riflessione come la forte influenza che gli adulti hanno sui bambini (Lex non è che tifa Roma ma odia la Lazio, perché laziale è il suo patrigno di cui lui vorrebbe assolutamente liberarsi).

Ma la chiave per sbloccare tutti gli intrecci che il film man mano porta avanti è l’amicizia, che dà l’impressione di essere l’unica risposta alla stupidità di un mondo interamente governato dall’egoismo.

Idee originali e singolari, dal fatto che il racconto di un cieco è stato privo di immagini facendo apparire sullo schermo una scritta che dice così: “a causa della cecità del signor tal dei tali questo flashback non potrà essere rappresentato visivamente” al fatto che l’ex presidente degli Stati Uniti Barak Obama è doppiato con un accento milanese ma soprattutto berlusconiano. Il tutto reso in sequenze molto ironiche e divertenti e anche molto credibili e che suscitano il riso con molta spontaneità.

Roberta Perillo

Trama

  • Regia: Luca Scanferla, Giuseppe Squillaci
  • Cast: Francesca Rinaldi, Germana Savo, Roberta Chelini, Alessandro Scaretti, Stefano Thermes, Gianluca Solombrino, Germano Basile, Stefano Starna, Enzo Avolio, Daniele Valenti, Emidio La Vella, Paolo Macedonio, Ivan Castiglione, Simone Veltroni, Gaetano Lizzio
  • Genere: Animazione, Colore
  • Durata: 85 minuti
  • Produzione: Italia, 2016
  • Distribuzione: Distribuzione Indipendente
  • Data di uscita: 3 Maggio 2017

Locandina East End“East End” è un film d’animazione del duo artistico Skanf & Puccio, incentrato sulle vicende di alcuni bambini che abitano tutti nella periferia est di Roma, nel nuovissimo quartiere di East End. Intorno ai bambini si muovono degli adulti inadeguati, che influiscono in maniera marginale sulle vite dei propri figli, in una realtà dove le relazioni familiari risultano prossime alla dissoluzione.

Tutto ha inizio quando Leo, Lex, Vittorio e gli altri piccoli protagonisti, che vivono una quotidianità semplice e scanzonata, nel tentativo di vedere gratis il derby Roma-Lazio, dirottano sullo stadio Olimpico il Golia, un satellite militare segreto che gli Stati Uniti stanno utilizzando nella caccia al terrorista più pericoloso del mondo, ovvero il famigerato Al Zabir Muffat, facendo ritrovare il loro quartiere il palcoscenico di un complicato intreccio internazionale.

Così, mentre i protagonisti della politica mondiale tentano di gestire la crisi strategica causata dalla sparizione del satellite (dimostrando una certa cialtroneria senza nemmeno tentare di dissimularla); i bambini, ignari di tutto, devono affrontare faticose disavventure, fatte di bullismo, dispetti e piccoli problemi quotidiani, specchio di una realtà dove lo straordinario e l’ordinario si incrociano in continuazione senza incontrarsi mai.

East End: Come è nato il film

“East End” è un progetto la cui realizzazione ha richiesto tre anni ed è nato da un disegnino fatto a cena da Puccio su un tovagliolo, che Skanf ha provveduto immediatamente ad arricchire di un contesto narrativo. Hanno così lentamente preso forma i personaggi, lo stile visivo, le bozze di luce e colore, questo soprattutto grazie al lavoro del team di Canecane, la società di effetti visivi e animazione dello stesso Puccio.

La pellicola, nonostante lo sviluppo artistico, dalla storia allo studio dei personaggi, dalle scenografie alle musiche tutto italiano, è stato co-prodotto internazionalmente tra Italia (Galactus) e Spagna (Ear cinema). Ha collaborato alla stesura delle sceneggiatura lo scrittore e regista Federico Moccia.

Trailer

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