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Don’t Forget to Breathe (2019)

Recensione

Don’t Forget to Breathe – Recensione: un film di formazione in concorso a Alice nella Città alla Festa del Cinema di Roma

Don't Forget to Breathe film

Tra due fratelli molto legati tra loro tutto cambia quando Peter (Tine Ugrin), il più grande, si innamora della bellissima Sonja (Klara Kuk). Klemen (Matija Valant), di 15 anni, si sente trascurato e scopre per la prima volta nella sua vita il dolore dell’abbandono.

Il regista triestino Martin Turk porta alla Festa del Cinema di Roma 2019 un film delicato e molto ben scritto che a tratti ricorda “Chiamami col tuo nome” di Guadagnino.

È leggero ma non superficiale “Don’t Forget to Breathe”, perfettamente inserito nella sezione collaterale Alice nella Città, destinata ad un pubblico più giovane. Tutta la prospettiva parte dallo sguardo buio del giovane Klemen, una promessa del tennis seguito amorevolmente dal suo coach Miro.

Martin Turk dirige una pellicola fresca e leggera come una mattinata di sole di primavera

Don't Forget to Breathe frame

Lo script di Turk porta sul grande schermo il rapporto personale del regista con il fratello. Con questa premessa, si comprende perfettamente il tocco delicato che usa con i suoi attori giovanissimi, in grande sintonia tra loro. Sia Matija Valant che Tine Ugrin, i due protagonisti, sono alla loro prima parte importante. Molto ben resa la rabbia provata dal più giovane, che reagisce male al presunto tradimento fatto ai suoi danni dal fratello.

La causa del loro screzio è tutta nella fisicità e nella bellezza della biondina sensuale che entra nella loro vita. Sonja rompe un equilibrio e turba non solo il più grande ma anche l’altro, per cui diventa una vera ossessione. In una calda estate, tutto cambia e poco conta se anche Klemen ha una potenziale innamorata molto graziosa, che cerca le sue attenzioni in tutti i modi possibili. La serenità iniziale svanisce progressivamente, per trovare comunque un finale catartico.

Il regista alterna ai primi piani dei ragazzi e della loro incantevole madre paesaggi meravigliosi della Carniola Bianca sita in Slovenia. La natura, fotografata magistralmente da Gonzo, è parte integrante del film. Del resto, come detto da Turk in conferenza stampa, la location era già decisa in fase di scrittura. Grande attenzione, inoltre, è stata data alla scelta degli attori, che funzionano perfettamente tra di loro. Completa il tutto una colonna sonora importante ma mai invadente, firmata dal maestro Teho Teardo.

“Don’t Forget to Breathe” è una produzione Bela Film in co-produzione con Rai Cinema.

Andrea Racca

Trama

  • Regia: Martin Turk
  • Cast: Nikola Djuricko, Iva Krajnc, Miha Rodman, Ronja Matijevecm Jerman, Klara Kuk, Matija Valant, Tine Ugrin, Jakob Cilensek
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 91 minuti
  • Produzione: Italia, Slovenia, Croazia, 2019
  • Distribuzione: Quasar Multimedia
  • Data di uscita: n/d

don't forget to breathe poster“Don’t Forget to Breathe”, film diretto da Martin Turk, è stato presentato in anteprima mondiale alla diciassettesima edizione di Alice nella Città.

Don’t Forget to Breathe: una storia di crescita

La storia di Klemen, giovane protagonista del film, viene scompaginata durante l’estate in cui suo fratello Peter si invaghisce dell’amica Sonja. Questi sentimenti sconvolgeranno la familiare routine dei due fratelli e Klemen si troverà a dover fare i conti con il senso di abbandono derivato dal fatto che il fratello non passi più le giornate a giocare a tennis con lui.

Questa solitudine, mescolata con una gelosia che il ragazzo non sa ancora come gestire a causa della propria età, lo porterà a compiere azioni di cui potrebbe pentirsi amaramente. Si tratta quindi di una pellicola in pieno stile bildungsroman, incentrata sulla profonda precarietà della prima adolescenza.

Don’t Forget to Breathe: cast e produzione

“Don’t Forget to Breathe” è scritto e diretto da Martin Turk, il quale fa trapelare sprazzi autobiografici all’interno della vicenda. La pellicola è una coproduzione di Italia e Slovenia, cosa che rispecchia a pieno l’origine triestina del regista, a cavallo tra due paesi simili e diversi allo stesso tempo.

Tra le opere di Turk troviamo “Good Day’s Work” (2018), drammatica storia di un disoccupato, e “Doberdob: Roman Upornika” (2015), ambientato durante la Prima Guerra Mondiale.

All’interno del cast figurano attori quali Nikola Djuricko (“Buon Anno Sarajevo”, 2012); Iva Krajnc (“We’ve Never Been to Venice”, 2008) e svariati interpreti esordienti provenienti dall’area geografica dei Balcani.

Il film è distribuito dalla Quasar Multimedia.

Trailer

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