Eco Del Cinema

Cyrano (2021)

Recensione

Cyrano: quell’amor che muove il mondo e sussulta al cuore

Cyrano Recensione

“Hai mai desiderato qualcuno così tanto da toglierti il fiato?”
Joe Wright, affascinato dal musical teatrale con la sceneggiatura di Erica Schmidt e interpretato sempre da Peter Dinklage nel ruolo di Cyrano, decide di portarlo sul grande schermo mantenendo l’interprete principale, affiancato da Haley Bennet nel ruolo di Roxanne.

Il regista proviene da una famiglia di burratinai e dimostra di possedere la sensibilità e lo spirito giusto per muovere i fili dei romanzi storici, più volte riadattati da lui per il cinema, a partire da Jane Austen a Lev Tolstoj, a Ian McEwan, fino al giorno d’oggi, con la commedia in cinque atti di Edmond Rostand.
Palcoscenico e quinte, insieme all’architettura barocca, hanno sempre influenzato Wrigt, determinando molte delle sue scelte stilistiche, nonchè la delimitazione di spazio, campo e controcampo. Anche “Cyrano” inizia con una meravigliosa scena d’apertura che si svolge a teatro, in cui i nobili imbellettati, imparruccati e dalle gote rosate, si trovano ad assistere a una rappresentazione di un attore vuoto e pomposo, emblema dell’epoca.

La sequenza filmica sembra un quadro, gioca con gli acquerelli, inizialmente tenui e via via più accesi, come accesi diventano i toni con l’ingresso di Cyrano de Bergerac, il più grande spadaccino di Francia, soldato e poeta di fine intelletto. Un incipit che apre una riflessione sulla cultura dell’epoca, in un periodo tra il diciottesimo ed il diciannovesimo secolo, in cui anche il popolo andava a teatro e tutte le ragazze di nobili origini studiavano il pianoforte e leggevano romanzi di spessore. Anche l’amore era diverso da oggi, era fremito, palpito emozione e sussulto, era la vera ragione di vita, espresso con poesie interminabili e rapiti battiti di cuore.
Una pellicola sull’importanza dell’amore, quell’amore romantico e tormentato che incarna Cyrano, un grande combattente capace di sconfiggere 10 nemici in un’imoboscata, ma ccapace di diventare” piccolo” e incapace di esprimere i sentimenti che prova alla sua amata, la cugina ed amica Roxanne.

I bambini hanno bisogno d’amore, gli adulti di soldi

L’amore è fatto di compassione e sacrifici, come quelli che acconsente di compiere Cyrano nei confronti di Christian de Nouvellette, il giovane cadetto su cui ha posato gli occhi Roxanne, ma ha il suo più grande nemico nell’orgoglio, che non ha permesso a Cyrano di confessare i suoi sentimenti a Roxanne, imprigionandolo in ruolo che non lascia scampo, quello del migliore amico.

Peter Dinklage/ Cyrano, dove il naso viene sostituito dal nanismo, è capace di declinare il tormento e l’estasi in molteplici sfumature, le stesse sfumature che compongono i quadri scenici, che virano dal grigio, al blu all’ocra, come se la storia venisse dipinta e raccontata attraverso le mutazioni di colore, che esprimono le profondità dell’animo umano. La scenografia è ispirata ai quadri di Delacroix e soprattutto di Watteau, pittore triste nell’epoca del lusso, dai disegni eleganti e soffusi.
Una Haley Bennet dal sapore antico nell’espressione dell’amore, tra sospiri e fremiti, ma contemporanea nel suo essere pretenziosa, nel cercare dialoghi affascinanti e ben congeniati e nell’odiare i silenzi di tensione, è una damigella che non ha bisogno di essere salvata, dalla fisicità quasi tizianesca, avvolta in costumi essenziali (realizzati dal nostro Masimo Parrini Cantini) ma eterei , dove la leggerezza e la trasparenza esprimono modernità.
Il triangolo amoroso, tra Christian, Cyrano e Roxanne è spezzato da incursioni del conte De Guiche “un tiranno in guisa di nobile” magistralmente interpretato da Ben Mendelsohn, che vuole fare sua Roxanne ad ogni costo.

Un brutto che conquista il pubblico

“Cyrano” è un musical quasi inavvertito, dove la prosa è prevalente e le musiche, come le coreografie sono ben armonizzate e in empatia con il luogo, i meravigliosi dintorni della città di Noto, scelta perchè è “uno dei luoghi più romantici che si possa immaginare”.
La regia accompagna la sensualità nei corpi e negli sguardi, aiutata dalla luce, presente sulle sfondo, con ombre in primo piano ad accentuare i contrasti e le plasticità, con immagini che sembrano ornati sopraffini.
Quella di Joe Wright è un’opera che coniuga prosa e versi, legati da poche e simboliche esibizioni musicali, in grado di ammaliare come la danza espressa nel vento.
Se ” il sogno è sia menzogna che verità” questo sogno è più vero che mai, nelle sue linee sinuose e nei suoi corpi straziati dall’amore, quell’amore che sa essere implacabile perchè come dice Pessoa “non c’è nostalgia più dolorosa di quelle cose che non sono mai state”.

Chiaretta Migliani Cavina

Trama

  • Regia: Joe Wright
  • Cast: Peter Dinklage, Haley Bennett, Ben Mendelsohn, Kelvin Harrison Jr., Bashir Salahuddin, Scott Folan
  • Genere: Musical, colore
  • Durata: 124 minuti
  • Produzione: Gran Bretagna, Italia, Canada, USA, 2021
  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Data di uscita: 3 Marzo 2022

Cyrano posterPresentato in anteprima europea alla Festa del Cinema di Roma 2021, “Cyrano”, di Joe Wright (“L’ora più buia”, “Anna Karenina”, “Orgoglio e Pregiudizio”) trae ispirazione dalla celebre testo teatrale di fine ‘800 scritto da Edmond Rostand. Il regista ne offre una sua personale lettura, affidando il ruolo da protagonista al pluripremiato Peter Dinklage, vincitore di quattro Emmy e un Golden Globe per “Il Trono di Spade”. E’ invece Haley Bennett (“I magnifici 7”, “Le strade del male”) a prestare il volto a Roxanne, il suo grand eamore.

“Ho sempre amato il genere drama” ha raccontato Joe Wright, “Tutti i miei film si fanno la stessa domanda: “Come faccio a mettermi in contatto con gli altri e perché mi capita di non riuscirci?”. Ecco, per me il drama è un tentativo di relazionarmi con gli altri e allo stesso tempo un’espressione della difficoltà nel farlo. In quel giorno di giugno del 2020, mentre eravamo in isolamento, ho avuto la sensazione che ciò di cui avevamo più bisogno fosse una semplice connessione umana. “Cyrano” doveva essere fatto”.

Cyrano: trama e cast

In “Cyrano” il pluripremiato regista porta gli spettatori in un mondo fatto di emozioni, romanticismo e bellezza, riproponendo sul grande schermo la sua visione di una delle storie d’amore più emozionanti che siano mai state scritte. Una storia senza tempo con al centro un triangolo amoroso che affascina e seduce il pubblico.Un uomo all’avanguardia rispetto alla sua epoca, Cyrano de Bergerac (Peter Dinklage), incanta il pubblico sia con brillanti giochi di parole nelle sfide verbali che con la sua abilità con la spada nei duelli. Cyrano, da sempre innamorato di Roxanne (Haley Bennet), non ha mai avuto il coraggio di  dichiarare i suoi sentimenti. Non ritiene che il suo aspetto fisico possa ambire alla donna, della quale non si sente degno. Lei, però, si è innamorata a prima vista di Christian (Kelvin Harrison)…

Completano il cast, Kelvin Harrison Jr. (“Luce”, “Waves”) nella parte di Christian, Bashir Salahuddin (“Top Gun: Maverick”) nel ruolo di Le Bret e Ben Mendelsohn (“L’ora più buia”) che interpreta De Guiche. La colonna sonora, di grande rilevanza nella costruzione narrativa, è stata curata interamente dalla band indie-rock americana The National. Tra le location scelte dal regista spicca la pittoresca Noto con la sua decantata Cattedrale, capitale del barocco siciliano e patrimonio dell’UNESCO. “Avevo le idee chiare su come realizzare il film” spiega il regista, “Bisognava creare la nostra ‘bolla’ sull’isola di Sicilia, girare i primi tre atti in una città barocca del tardo XVII secolo chiamata Noto, e sfruttare ogni angolo di quel posto incredibile”.
Prodotto da MGM e Working Title Films, “Cyrano” è distribuito in Italia da Eagle Pictures.

Trailer

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