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Cry Macho – Ritorno a casa (2021)

Recensione

Cry Macho: un film che colpisce, ma solo qua e là

cry macho - scena

“Cry Macho – Ritorno a casa”, sebbene con un Clint Eastwood inossidabile alla regia e alla recitazione, è una pellicola che colpisce, ma solo qua e là, caratterizzata da una certa stanchezza scrittoriale, un lieve logorio dialogico e poesia a sprazzi. Eastwood rimane presumibilmente il più grande “cantastorie” oggi dimorante sul territorio cinematografico mondiale; degli sfondi maliosi e una direzione, come si usa dire, in punta di ciak, non sono tuttavia sufficienti a bilanciare una sceneggiatura impervia ed anche una qualche eccessiva implausibilità nella trama, che ne inficiano leggermente il risultato.

Vi si può ad ogni modo ben riconoscere, nel film, dei filosofismi abbastanza ovvi ma sicuramente apprezzabili su riscatto umano-culturale e senilità affrontata con coraggio e fervore, visti attraverso la consueta schiettezza e sincerità di osservazione che caratterizzano da sempre l’occhio registico del cineasta. Ciò costituisce quindi, compresi dei movimenti di macchina ordinari ma avvolgenti ed un ambiente, come si diceva, certamente pittoresco, semmai un valido motivo per decidere di affrontarne la visione.

La leggenda di Eastwood

clint eastwood

L’elemento che colpisce veramente in “Cry Macho” è, possiamo dire, la presenza immanente di Clint Eastwood, così austera, accigliata, oseremmo dire stoica, severa e forte, che riempie lo schermo ogni qual volta vi faccia capolino; una presenza che permane nel tempo filmico, ma destinata inevitabilmente a trascenderlo, sino ad aleggiare nel mito.

“Cry Macho”, pur essendo abbastanza lontano dai fasti del passato eastwoodiano, va pertanto visto con coscienza, ma soprattutto con rispetto, quel rispetto grande e autentico che si deve alle leggende. Perché Eastwood, volente o nolente, è, e resta, una leggenda.

Mirko Tommasi

Trama

  • Titolo originale: Cry Macho
  • Regia: Clint Eastwood
  • Cast: Clint Eastwood, Dwight Yoakam, Fernanda Urrejola, Horacio Garcia Rojas, Ana Rey, Sebestien Soliz, Eduardo Minett, Brytnee Ratledge, Ramona Thornton
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 104 minuti
  • Produzione: USA, 2021
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Data di uscita: 2 dicembre 2021

cry macho ritorno a casa poster“Cry Macho – Ritorno a casa”, è un film diretto, interpretato e prodotto dal Premio Oscar® Clint Eastwood. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures. l film è ispirato all’omonimo romanzo ‘Cry Macho’ di N. Richard Nash, che ha scritto la sceneggiatura della pellicola assieme a Nick Schenk. Eastwood ha prodotto il film assieme ad Albert S. Ruddy, Tim Moore e Jessica Meier, con David M. Bernstein come produttore esecutivo.

Cry Macho – Ritorno a casa: la trama

Clint Eastwood interpreta il ruolo di Mike Milo, ex stella del rodeo e ora allevatore di cavalli in declino, che nel 1979 accettò l’incarico di un ex boss di riportare a casa il figlio dal Messico. Per poter raggiungere il Texas i due furono costretti a percorrere strade secondarie, trovando sul loro cammino imprevisti e difficoltà. In questo complicato ritorno a casa la strana coppia dovrà confrontarsi in maniera inaspettata. Mike si ritroverà a fare i conti con se stesso, alla ricerca di un riscatto che non sapeva nemmeno di desiderare. In questo film ‘on the road’ i due protagonisti scopriranno di poter stringere legami e provare affetti di sicuro non in programma.

Cast e tecnici

Oltre al grande Clint, fanno parte del cast: Eduardo Minett nel ruolo del giovane Rafo, qui al suo debutto cinematografico, Natalia Traven (“Collateral Damage”, “Soulmates” per la TV) in quello di Marta, Dwight Yoakam (“Logan Lucky”, “Sling Blade”) interpreta l’ex impiegato di Mike, Howard Polk. Il cast include inoltre Fernanda Urrejola (“Blue Miracle”, “Narcos: Mexico” per Netflix) nel ruolo di Leta e Horacio Garcia-Rojas (“Narcos: Mexico” per Netflix, “La querida del Centauro” per la TV) in quello di Aurelio.

Il direttore della fotografia, nominato ai premi  BAFTA, è Ben Davis (“Tre manifesti a  Ebbing, Missouri”, “Captain Marvel”), mentre lo scenografo è Ron Reiss, che ha già collaborato con Eastwood  (“Richard Jewell” e “The Mule”). Al montaggio il premio Oscar® Joel Cox (“Unforgiven”), che ha collaborato a moltissimi film del regista, e il montatore David Cox (“Den of Thieves”, assistente al montaggio in “Richard Jewell” e “The Mule”). Ad occuparsi dei costumi Deborah Hopper, che ha divide il set col regista da diversi anni.  Le musiche sono di Mark Mancina (“Moana”).

Trailer

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