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Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente

Recensione

Francesco, il Papa della gente – Recensione: un Papa politicamente religioso

Una storia complicata, quella di Mario Jose Bergoglio, raccontata, nuda e cruda, in due puntate trasmesse in prima serata su Canale 5 mercoledì 7 e giovedì 8 Dicembre 2016, un anno dopo l’uscita nelle sale cinematografiche (3 dicembre 2015).

Il regista Daniele Luchetti ha superato la ‘prova’ a pieni voti, se si considera che è stato al timone del primo lungometraggio, a livello mondiale, dedicato a Papa Francesco; un lavoro non poco difficile.

Jose Bergoglio, un uomo come un altro, che si è fatto in quattro, donando tutto se stesso durante i duri anni della dittatura di Videla alla guida della Chiesa Cattolica in Argentina, accostandosi, dopo l’entrata nell’ordine dei Gesuiti, sempre e comunque agli emarginate e agli indifesi, facendo della vocazione lo scopo primario della sua vita.

Francesco, il Papa della gente: un Papa come noi

Un Papa umano, quello descritto da Daniele Luchetti in “Francesco, il Papa della gente”, la cui vita (forse sconosciuta alla maggior parte dei fedeli) è narrata con veridicità e particolare aderenza ai fatti realmente accaduti.

Mario Jose Bergoglio viene rappresentato da giovane, con una fidanzata, appassionato della chimica e con una vita normale. Poi tutto cambia: la vocazione e l’ordine dei Gesuiti lo investono. Un turbinio di emozioni, una voragine nel cuore di Bergoglio che sarà colmata dall’amore per Dio, suo unico mentore.

Un uomo sentimentale, pieno di emozioni, ma altrettanto attento e misurato; dipinto da Luchetti come un politico nato. Bergoglio è stato in grado di accettare, mediare e di reagire ai soprusi subiti dalla popolazione argentina indifesa da parte della dittatura militare violenta degli anni.

Francesco, il Papa della gente: un biopic dai toni forti

Quello di Luchetti non è il classico biopic che ci mette di fronte al solito lavoro che mira a santificare un uomo già amato dal popolo, quanto più un racconto forte, la cui componente religiosa e politica non rimane indifferente all’occhio critico del pubblico che, a quanto pare, non ha risparmiato le lacrime.

Un grande investimento di denaro, giustificato dal lavoro finale che risulta essere vero, quasi tangibile con mano, a partire dalle ambientazioni, dai luoghi, fino ad arrivare al cast eccezionale: Rodrigo de la Serna e Sergio Hernández, che hanno rispettivamente vestito i panni di Jorge Mario Bergoglio da giovane e da anziano, sono stati perfettamente all’altezza della parte che non è poi così semplice.

Grande commozione per la storia di quest’uomo che sta facendo tanto per il popolo di fedeli che lo ama, lo segue e lo idolatra, meritatamente, sempre di più.

Giulia Sessich

Trama

  • Regia: Daniele Luchetti
  • Cast: Rodrigo De la Serna, Sergio Hernández, Muriel Santa Ana, José Ángel Egido, Pompeyo Audivert, Paula Baldini, Alexander Brendmuhl, Mercedes Morán
  • Genere: Drammatico
  • Produzione: Italia, 2015
  • Distribuzione: Medusa
  • Data di uscita: 3 dicembre 2015

“Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente”: Daniele Luchetti racconta la vita di Papa Francesco prima che salisse al soglio pontificio

CHIAMATEMI-FRANCESCO-il-papa-della-gente-posterJorge è un ragazzo come tanti. È un peronista, ha una ragazza e tanti amici. Ha anche un rapporto di grande amicizia con una professoressa di chimica che lo accompagnerà per tutta la vita.

All’improvviso, la vocazione: Jorge entra nell’ordine dei Gesuiti. Durante la dittatura di Videla, Jorge viene nominato, seppur giovanissimo, Padre Provinciale dei Gesuiti per l’Argentina.

Mettendosi in prima persona a difesa dei deboli e dei dissidenti, Jorge vedrà sparire o morire molti dei suoi amici combattenti. Solo la fede lo porterà avanti, gli farà superare tutti gli ostacoli e lo farà arrivare al soglio pontificio.

Francesco, il Papa della gente:  la vita del Papa che sta facendo la storia, raccontata in due puntate ricche di emozioni, in anteprima mondiale, su Canale 5.

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