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Butterfly (2018)

Recensione

Butterfly – Recensione: un film singolare, dove i protagonisti delle vicende impersonano se stessi

Butterfly - scena filmAlessandro Gassigoli e Casey Kauffman portano sullo schermo la vera storia di Irma Testa, campionessa italiana di boxe, divisa tra la passione sportiva e il desiderio di vivere appieno la propria giovinezza e gli affetti più cari.

Cresciuta in una parte del napoletano, dove la frontiera tra ciò che è legale e ciò che non lo è risulta davvero labile, la boxe è stata per Irma ciò che ha riempito le sue giornate sin dall’infanzia, e che grazie al suo “maestro”, il grande Lucio Zurlo, l’ha portata alla ribalta nazionale, catapultandola lontano da casa, per allenarsi con la nazionale. Zurlo è un punto di riferimento, per aver scovato e fatto emergere veri talenti, e per dare attraverso la sua palestra un’alternativa alla strada a molti giovani del posto.

Butterfly: un docufilm coinvolgente in cui è di scena la realtà

Butterfly - immaginiLa telecamera si muove quasi addosso ai protagonisti, che interpretano se stessi con grande naturalezza. Pur non essendo attori navigati, la loro è una prova notevole, dalla quale traspare il grande amore per ciò che fanno e il grande desiderio di raccontarsi con sincerità. Muovendosi spesso senza un vero e proprio copione, Irma e i suoi cari riescono a comunicare al pubblico affanni ed emozioni. Lo sguardo della telecamera nel vissuto della giovane è un chiaro esempio di come la vita di uno sportivo, anche titolato e noto, non sia affatto semplice: all’inizio c’è l’entusiasmo e la passione, poi, quando le aspettative crescono, le tensioni sono tante e difficili da gestire, soprattutto per una ragazzina, che, senza quasi neanche rendersene conto, si ritrova a essere la prima donna italiana a qualificarsi alle Olimpiadi per la boxe femminile. Rio 2016 sembra a portata di mano, ma le cose non risultano così semplici come immaginato, portando nella sportiva una grave crisi interiore, attraverso la quale poter riscoprire se stessa.

Butterfly: la nostra “Million Dollar Baby” parla napoletano

“Butterfly” di Cassigoli e Kauffman centra l’obiettivo, portando alle platee la straordinaria vita dell’atleta, da Torre Annunziata al ring di Rio, concentrandosi con cura sulle difficoltà post olimpiade e sui dubbi che l’hanno assalita. Irma in fondo è una ragazza come tante, confusa tra le sue aspirazioni e la paura di perdere qualcosa di irrecuperabile, tant’è la dedizione che la boxe a questi livelli implica.
“Butterfly” è un film solare, piacevole, un esperimento riuscito, un modo insolito di raccontare una storia.

Maria Grazia Bosu

 

Trama

  • Regia: Alessandro Cassigoli, Casey Kauffman
  • Cast: Irma Testa, Lucio Zurlo, Emanuele Renzini, Ugo Testa, Simone Ascione, Anna Cirillo
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 80 minuti
  • Produzione: Italia, 2018
  • Distribuzione: Cinecittà Luce
  • Data di uscita: 4 Aprile 2019

Butterfly filmI registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman firmano un lungometraggio drammatico che racconta la straordinari vicenda della prima donna pugile italiana a partecipare alle Olimpiadi.

Butterfly: il racconto della prima donna pugile italiana

Irma Testa a soli diciotto anni diventa la prima pugile italiana a prendere parte all’Olimpiade. “Butterfly” ripercorre la strada intrapresa dalla ragazza per arrivare a salire sul ring di Rio 2016. Irma per diventare una vera sportiva ha dovuto rinunciare alla spensieratezza adolescenziale, alla quotidianità a casa dalla sua famiglia e gli amici d’infanzia. Questi sacrifici le cominciano a sembrare tutti vani quando, purtroppo, viene eliminata ai quarti di finale del torneo. Irma si ritrova a ripensare alle scelte che l’hanno portata a far coincidere la boxe con il senso della sua esistenza. La pressione che le è stata messa addosso durante le Olimpiadi, sembra opprimerla, ma, una volta terminata questa esperienza, la giovane riesce a ritrovare la tranquillità e a vedere la realtà con maggiore lucidità.

Trailer

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