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Brigitte Bardot

Biografia

Attrice, ex modella, cantante, ballerina e attivista francese. Dalla danza classica alla moda, le copertine, i gossip, una vita vissuta al massimo quella dell’eterea ed eterna Brigitte Bardot, indimenticabile icona sexy del cinema anni sessanta, nel quale ha lasciato un’impronta indelebile, che porta il suo nome.

Brigitte Bardot: la diva imbronciata

(Parigi, 28 settembre 1934)

Brigitte Bardot AttriceVerrebbe da dire come lei nessuna mai, perché solo una grande star può rimanere nella mente collettiva con le semplici iniziali: B.B.! Brigitte Bardot, sguardo intrigante e broncio sexy che in tante hanno provato e provano a imitare, pallide copie di una vera diva.

E B.B. diva lo è stata in ogni attimo, sullo schermo, sotto i flash dei paparazzi, nella vita privata. Da giovane ha imposto mode e atteggiamenti, era quella che oggi chiameremo una trendsetter.

È stata la prima donna a indossare un bikini, nel 1952, nel film “Manina ragazza senza veli” e suo è uno dei primi topless sulle spiagge della Costa Azzurra.

Brigitte Bardot: icona anni ’60

Incarnava perfettamente il glamour degli anni ‘60 e il suo stile inconfondibile è spesso riproposto dalle riviste di moda. In età più matura, dopo aver lasciato il mondo della celluloide, si è dimostrata donna coraggiosa, indomita e battagliera, in prima fila per difendere le idee e i principi in cui crede, andando molte volte controcorrente.

Con i suoi capelli arruffati e le sue rughe esibite con l’orgoglio e l’intelligenza di chi ha imparato che l’apparenza davvero non è tutto, B.B. non si tira mai indietro, rischiando spesso l’arresto e il carcere. Sensuale e bellissima fin da ragazzina, è poco più che maggiorenne quando sposa il regista Roger Vadim.

Brigitte Bardot: la diva che “Piace a troppi”

Brigitte Bardot filmAlle spalle ha già una discreta carriera ma è proprio il marito nel 1956 a dirigerla nel film che la porta alla notorietà “Piace a troppi”, con quel titolo in francese “Et Dieu creà la femme” che le sembra cucito addosso. Hollywood si accorge di lei ma le case di produzione americane temono il ciclone Bardot, giudicata troppo charmante e sexy. Ma Brigitte non ha bisogno degli States. Il pubblico è già pazzo di lei.

Se la carriera decolla, la vita privata subisce una battuta d’arresto: nel 1957 divorzia da Vadim, per poi risposarsi nel 1959 con il collega Jaques Charrier, padre del suo unico figlio che nasce nel 1960. Nel 1962 è con Louis Malle sul set di “Vita privata“. Anche il secondo matrimonio termina con un divorzio.

Brigitte Bardot: una vita privata movimentata

La stampa non dà tregua alla Bardot, la curiosità di media e paparazzi si fa sempre più opprimente e forse è proprio lo stress a spingerla a un tentativo di suicidio. B.B. inizia il suo lento ritiro a Saint Tropez. Gira ancora qualche pellicola, tra cui “Erasmo il lentigginoso” (1965), con James Stewart e “Viva Maria!” (1965).

Nel ’66 sposa il ricco playboy Gunther Sachs, ma il matrimonio dura poco più di tre anni. Ci sarà spazio per un quarto marito, nel 1992, il politico Bernard d’Ormale. È il 1974, Brigitte, la musa di artisti come Andy Warhol, che ne fece il soggetto di molte sue opere, non ha ancora compiuto 40 anni ma annuncia il suo ritiro dalle scene.

L’allontanamento dal cinema, e la tutela dei diritti degli animali

La donna che ispirò Alain Gourdon che sulle sue sembianze scolpì il volto della Marianne simbolo della Repubblica francese, chiude con il cinema, il glamour e la bella vita. Si dedicherà alla tutela dei diritti degli animali, contro la caccia e le pellicce e a questo scopo, nel 1986, fonda, vendendo all’asta i suoi gioielli, la Fondazione Brigitte Bardot.

Si appassiona alla politica schierandosi con il Fronte Nazionale di Jean-Marie Le Pen. Si ritrova ad affrontare condanne per incitamento all’odio razziale. Si schiera contro gli omosessuali definiti “fenomeni da baraccone” ed esprime opinioni favorevoli sui massacri dei civili in Algeria. Forse adesso non piace più a tutti e le schiere dei suoi ammiratori si sono ridotte, ma B.B rimane un’icona del Novecento, con il suo candore sensuale ormai irraggiungibile.

Barbara Mattiuzzo

Filmografia

Brigitte Bardot Filmografia – Cinema

Brigitte Bardot filmografia

  • Le trou normand, regia di Jean Boyer (1952)
  • Manina ragazza senza veli, regia di Willy Rozier (1952)
  • I denti lunghi, regia di Daniel Gélin (1952)
  • Le portrait de son père, regia di André Berthomieu (1953)
  • Atto d’amore, regia di Anatole Litvak (1953)
  • Tradita, regia di Mario Bonnard (1954)
  • Versailles, regia di Sacha Guitry (1954)
  • I tuoi occhi bruciano, regia di Georges Lacombe (1955)
  • Ragazze folli, regia di Marc Allégret (1955)
  • Il figlio di Caroline chérie, regia di Jean Devaivre (1955)
  • Un dottore in alto mare, regia di Ralph Thomas (1955)
  • Le grandi manovre, regia di René Clair (1955)
  • La sposa troppo bella, regia di Pierre Gaspard-Huit (1956)
  • Elena di Troia, regia di Robert Wise (1956)
  • Mademoiselle Pigalle, regia di Michel Boisrond (1956)
  • Mio figlio Nerone, regia di Steno (1956)
  • Miss spogliarello, regia di Marc Allégret (1956)
  • E Dio creò la donna, regia di Roger Vadim (1956)
  • Una parigina, regia di Michel Boisrond (1957)
  • Gli amanti del chiaro di luna, regia di Roger Vadim (1958)
  • La ragazza del peccato, regia di Claude Autant-Lara (1958)
  • Femmina, regia di Julien Duvivier (1959)
  • Babette va alla guerra, regia di Christian-Jaque (1959)
  • Sexy girl, regia di Michel Boisrond (1959)
  • L’affaire d’une nuit, regia di Henri Verneuil (1960)
  • La verità, regia di Henri-Georges Clouzot (1960)
  • A briglia sciolta, regia di Roger Vadim (1961)
  • Amori celebri, regia di Michel Boisrond (1961)
  • Vita privata, regia di Louis Malle (1961)
  • Il riposo del guerriero, regia di Roger Vadim (1962)
  • Il disprezzo, regia di Jean-Luc Godard (1963)
  • Un’adorabile idiota, regia di Edouard Molinaro (1964)
  • Erasmo il lentigginoso, regia di Henry Koster (1965)
  • Viva Maria!, regia di Louis Malle (1965)
  • Marie Soleil, regia di Antoine Bourseiller (1966)
  • Il maschio e la femmina, regia di Jean-Luc Godard (1966)
  • Io l’amore, regia di Serge Bourguignon (1967)
  • Tre passi nel delirio, regia di Federico Fellini, Louis Malle E Roger Vadim (1968)
  • Shalako, regia di Edward Dmytryk (1968)
  • L’orso e la bambola, regia di Michel Deville (1969)
  • Les femmes, regia di Jean Aurel (1969)
  • Le novizie, regia di Guy Casaril (1970)
  • La via del rum, regia di Robert Enrico (1971)
  • Le pistolere, regia di Christian-Jaque (1971)
  • Una donna come me, regia di Roger Vadim (1973)
  • Colinot l’alzasottane, regia di Nina Companeez (1973)

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