Eco Del Cinema

Bentornato Presidente! (2019)

Recensione

Bentornato Presidente!: un ritorno entusiasmante

Bentornato Presidente! scena

La difficoltà di fare un sequel dopo un film di grande successo come “Benvenuto Presidente!” (2013) è sempre persistente. Abbiamo parecchi esempi di seguiti che hanno troncato filoni e possibili franchise, in questo caso però la cosa non avviene, anzi non sarebbe neanche giusto provare a fare un paragone tra i due capitoli. La trama è consecutiva e andrebbe vista come un’opera unica, un tracciato di storia lineare che non può essere diviso come due periodi storici differenti, ma come una linea di tempo continua e non segmentata.

Il film mantiene un equilibrio ben strutturato tra satira politica e serietà nel trattare i vari temi. Ci sono si battute (alcune divertenti ed efficaci, altre un po’ troppo forzate e altre ancora costruite male), ma anche molti momenti seri e discorsi che colpiscono nel profondo lo spettatore. Aspetto molto importante è soprattutto la rottura della quarta parete, in particolar modo nella scena finale del discorso sul pagare le tasse di Garibaldi in Parlamento, in cui il pubblico viene lasciato con un messaggio di unità e dovere personale per il bene del paese.

Bentornato Presidente!: un film incentrato sul presente

Oltre alle varie tematiche di attualità e di politica, la pellicola ha una costruzione in cui risaltano parecchio gli aspetti che oggigiorno caratterizzano le pellicole americane. Il montaggio frenetico e articolato di Gianluca Fontana ha un ruolo fondamentale: con molti virtuosismi e tagli rapidi è sicuramente l’aspetto migliore della pellicola. Fontana è stato ispirato in ciò dagli action americani: ad esempio per la scena in cui Bisio e Sermonti discutono sul come fare la legge, lo scorrere del tempo è mostrato con la tecnica del motion control, ovvero unire azioni di uno o più personaggi nella stessa scena con o senza interazioni tra di esse, come avviene nel film “Limitless” (2011).

Nella pellicola è anche presente una scena post-credits come avviene attualmente nei vari cinecomic Marvel e DC; quindi si può dire che i sei anni intercorsi tra la storia di “Benvenuto Presidente!” e “Bentornato Presidente!” sono consecutivi sia a livello di trama che di struttura narrativa.

Bentornato Presidente!: un quadro d’attualità efficace

La prima parte del film non è molto entusiasmante: parecchie battute comiche strappano qualche sorriso ma niente di più e alcuni momenti di satira sui politici attuali (ad esempio su Salvini e Di Maio) sono troppo esasperati. Nella seconda metà invece la pellicola mette la quarta e si riprende sui due punti sopracitati, soprattutto le gag vengono costruite molto bene. Il cast in generale fa il suo lavoro, ma nessuna performance spicca particolarmente sopra le altre. La regia anche è molto lineare e non presenta grandissime intuizioni, al contrario di ciò che invece è fatto per il montaggio (come detto in precedenza), molto energico e ben costruito.

Nel complesso “Bentornato Presidente!” in quanto commedia funziona piuttosto bene, ma è soprattutto come film d’attualità che colpisce nel segno. I temi della politica e dell’eccessiva presenza di quest’ultima nei social network sono ben costruiti e molto fanno riflettere, in particolar modo come vengono mostrati a livello umano i politici, che hanno una grande facciata da esibire a tutto il paese, ma restano comunque esseri umani con emozioni, passioni e rimpianti. I messaggi entrano profondamente, lasciando il pubblico a guardarsi allo specchio e a prendere coscienza dei propri doveri verso il proprio paese e gli altri cittadini. “Bentornato Presidente!” è assolutamente consigliato, sia per farsi qualche risata che per riflettere molto sul periodo attuale.

Francesco Fabrizi

Trama

  • Regia: Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi
  • Cast: Claudio Bisio, Sarah Felberbaum, Pietro Sermonti, Paolo Calabresi, Massimo Popolizio, Cesare Bocci, Ivano Marescotti, Antonio Petrocelli, Guglielmo Poggi
  • Genere: Commedia, colore
  • Durata: 100 minuti
  • Produzione: Italia, 2019
  • Distribuzione: Vision Distribution
  • Data di uscita: 28 marzo 2019

Bentornato Presidente Poster“Berntornato Presidente!” è il sequel del fortunato “Benvenuto Presidente!” uscito nel 2013 e che aveva incassato ben 8,5 milioni di euro.

Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, dopo il successo del loro primo lungometraggio “Metti la nonna in freezer”, sostituiranno Riccardo Milani. Ritroveremo invece lo sceneggiatore Fabio Bonifacci, già autore del precedente capitolo insieme a Nicola Giuliano.

Accanto a Claudio Bisio, che tornerà nel ruolo di Peppino Garibaldi, bibliotecario di un piccolo paese di montagna diventato per equivoco presidente della Repubblica, troveremo tra i nuovi ingressi Sarah Felberbaum, Pietro Sermonti e Paolo Calabresi.

Bentornato Presidente!: Claudio Bisio grande protagonista

Claudio Bisio, piemontese classe 57, ormai da anni si divide tra cinema, teatro e televisione. Il suo volto è associato al programma di successo “Zelig”, che ha condotto, alternandosi con altri comici, dal 1996 al 2012. Ma la sua carriera inizia molto prima, quando il giovane diplomato presso la Civica scuola d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano sale sui palcoscenici dei teatri milanesi agli inizi degli anni ‘80.

Gabriele Salvatores gli affida i primi ruoli nel mondo del cinema (“Sogno di una notte d’estate,” 1983).
Nel corso della sua carriera collabora, seppur in ruoli minori, con autori del calibro di Risi, Monicelli e Bertolucci, per poi approdare alla televisione con la conduzione di “Zelig”, con cui ottiene il successo.
Versatile e divertente, da allora Bisio passa con disinvoltura dalla conduzione alla recitazione e al doppiaggio; sua infatti è la voce di Sid, il bradipo nei film della serie “Era Glaciale” e più recentemente di Dracula nella trilogia di “Hotel Transilvania”.

Dopo aver condotto Sanremo accanto a Claudio Baglioni e Virginia Raffaele, nel 2019 lo ritroviamo sul grande schermo in “Bentornato presidente!” e in televisione come giudice di “Italia’s Got Talent”.

Trailer

 

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