Dopo mesi di trepidante attesa, finalmente è arrivato il momento dell’uscita di Barbie. Ma tutti ci siamo chiesti, prima di vederlo: supererà le aspettative o è solo uno dei tanti prodotti commerciali che si possono trovare in sala? Certo, il nome di Greta Gerwing alla regia – dopo il successo di Piccole Donne – ci faceva riporre molta fiducia nella pellicola, promettendo un prodotto che rifletteva sul ruolo della donna e sull’emancipazione. E – per fortuna – le nostre aspettative sono state rispettate.
Indice
Barbie – tutte le informazioni
![Barbie](https://www.ecodelcinema.com/wp-content/uploads/2023/07/Barbie.jpg)
Trama
A Barbieland – un mondo perfetto e rosa – tutto scorre felice. Barbie, la nostra protagonista, ha una vita impeccabile, o forse no? Proprio mentre trascorre le sue giornate con la stessa routine di sempre, Barbie inizia a porsi delle domande, ad avere una crisi esistenziale: cosa che una bambola non dovrebbe mai fare. Per questo, viene esiliata da Barbieland. Ora non ha una casa, non sa cosa ci sia fuori da Barbieland e non ha idea di cosa fare. Ma – per necessità – la nostra bambola dovrà fare i conti con il mondo reale, con i suoi problemi e con i suoi abitanti, scoprendo cose mai viste prima.
![Recensione “Barbie”: una commedia pop come non l’avete mai vista Recensione “Barbie”: una commedia pop come non l’avete mai vista](https://www.ecodelcinema.com/wp-content/uploads/2023/07/Barbie.jpg)
Crediti
- Data di uscita: 20 Luglio 2023
- Genere: Commedia, Avventura, Fantastico
- Regia: Greta Gerwing
- Attori: Margot Robbie, Ariana Greenblatt, Ryan Gosling, Helen Mirren, Will Ferrell
- Paese: Regno Unito, USA
- Durata: 114 Min
- Distribuzione: Warner Bros
- Scenografie: Sarah Greenwood
- Fotografia: Rodrigo Prieto
Recensione
Viviamo in un sistema in cui – ogni anno – ci vengono imposti dei modelli, ci viene detto che aspetto avere, cosa desiderare e come sentirci. Un mondo in cui contano i numeri, i social e l’essere più belli e perfetti possibile, sennò non va bene. Viviamo in un sistema in cui conta l’essere performanti, l’essere utili e stare al passo, sennò si rischia di essere lasciati da parte e dimenticati. E Greta Gerwing è completamente consapevole di questo. Con una grandissima dose di ironia ed esagerazione, questa regista è riuscita a condensare tutto questo nel mondo di Barbieland: un mondo perfetto, dove tutti vivono seguendo delle regole, incarnando le bambole perfette che tutti dovremmo essere. Ma poi c’è Barbie.
![Barbie](https://www.ecodelcinema.com/wp-content/uploads/2023/07/Barbie2-1024x576.jpg)
Barbie, colei che dovrebbe essere la più perfetta tra tutte, la bambola per eccellenza, finisce con l’essere l’unica ad avere una crisi d’identità, a porsi domande. E questo non va proprio bene. Sa da un lato questa commedia pop risulta essere un prodotto leggero, ironico e visivamente accattivante, dall’altro le riflessioni e la profondità non mancano. Barbieland – e i suoi abitanti – non è soltanto lo sfondo alla storia della nostra protagonista, ma è anche una forte critica sociale che Greta Gerwing muove con ironia e uno stile unico. Creando un mix stravagante in cui tutti gli ingredienti sono mescolati perfettamente, la Gerwing mescola il genere del musical a quello delle commedie demenziali – con le musiche di Dua Lipa e Billie Eilish – in una pellicola che scorre veloce, leggera e piacevole.
Quella Barbie che ha sempre pensato di aver cambiato il mondo delle donne, insegnandogli di poter avere una casa, un lavoro, un’autonomia propria e una vita senza essere subordinate ad un uomo, si rende conto che non è proprio così. Certo, puoi essere autonoma e non dipendere da nessuno, a patto che tu sia bella, perfetta e anche ricca. Tutto il suo mondo – almeno quello conosciuto fino a quel momento – è costituito da cose effimere, come le scarpe: elemento fondamentale a cui la nostra protagonista non vuole proprio rinunciare. Così – come in Matrix – Kate McKinnon nei panni di Barbie Stramba offre alla nostra bambola la scelta tra due pillole: scarpe col tacco o Birkenstock. E per la prima volta Barbie inizia a capire come va il mondo e che, se non avesse i piedi arcuati, non le porterebbe mai.
![Margot Robbie](https://www.ecodelcinema.com/wp-content/uploads/2023/07/Barbie3-1024x576.jpg)
Oltre al capitalismo, Greta Gerwing è completamente consapevole di vivere in un mondo – come quello di Hollywood – dominato per anni dagli uomini. E proprio per questo, in Barbie tutto si rovescia. In Barbieland gli uomini sono le Barbie, e le donne sono i Ken. Quest’ultimi non hanno identità, non hanno nomi differenti: tutto è a forma di Barbie e i Ken non hanno un potere, vivono solo in loro funzione. Completamente cosciente che un prodotto rosa e con il punto di vista femminile sarebbe stato ritenuto destinato ad un pubblico di donne – o bambine – la Gerwing decide di dare a Ken – un uomo – il punto di vista di una donna. Di metterlo nella posizione in cui la donna – per anni – si è trovata.
![Greta Gerwing](https://www.ecodelcinema.com/wp-content/uploads/2023/07/Barbie1-1024x576.jpg)
Barbie non punta ad un pubblico preciso – maschile o femminile – ma ad un pubblico più vasto possibile: da quello più giovane – con le coreografie di TikTok – ai vecchi fan di Barbie, fino agli appassionati di cinema che possono cogliere le tante citazioni presenti – che non vogliamo spoilerarvi.
Giudizio e Conclusioni
Barbie si afferma come un film pop con la giusta concentrazione di ironia, scorrevolezza, stile stravagante e profondità. Chiunque possa aver bollato questo nuovo prodotto come superficiale, si sbaglia di grosso: Greta Gerwing, insieme a Margot Robbie e Ryan Gosling, hanno interpretato il proprio tempo, esagerandolo e criticandolo con ironia. Usando proprio l’oggetto più iconico della perfezione e del capitalismo, Greta Gerwing e Noah Baumbach hanno creato una pellicola leggera e divertente che riflette sul capitalismo e il patriarcato, parlando a più generazioni contemporaneamente. L’aspetto commerciale non manca ma – è lecito dirlo – la pubblicità alla bambola è stata fatto in mondo innovativo e intelligente.