Eco Del Cinema

Audrey Tautou

Biografia

“Il favoloso mondo di Amélie” è diventato anche il favoloso mondo di Audrey Tautou, attrice e modella francese divenuta celebre per il ruolo di Amélie Poulain nel medesimo film, per il quale ha ricevuto numerose candidature ai Premi César. È considera una delle attrici francesi più pagate e più richieste a livello internazionale, divenendo simbolo del Cinema francese nel mondo.

Audrey Tautou: una ‘favolosa’ attrice francese

(Beaumont, 9 agosto 1976)

Audrey Tautou attrice franceseHa un’aria timida e riservata e di fronte ai flash dei fotografi sfodera un sorriso dolce e rassicurante. In realtà, chi la conosce, descrive Audrey Tautou come una ragazza con una volontà di ferro e tanta passione. Il primo amore della bella francesina, figlia di un dentista e di un’insegnante, fu la musica classica.

Studentessa di pianoforte e di oboe, entra giovanissima nell’orchestra d’Auberge e predilige Chopin e Mozart. Poi, mentre è iscritta al corso di laurea in Lettere Moderne, fa il suo debutto in TV: è il 1996, il film “Coeur de cible”.

Tre anni dopo esordisce sul grande schermo con “Le sciampiste & co.” che le farà vincere un César come Miglior Rivelazione Femminile dell’anno. Ci vorrà l’incontro con il regista Jean-Pierre Jeunet per avere la fama internazionale.

Il favoloso mondo di Audrey Tautou

Con “Il favoloso mondo di Amelie”, (2001) il pubblico internazionale si accorgerà della giovane Audrey che aveva accettato la parte rifiutata dalla collega inglese Emily Watson. La spensierata mademoiselle Poulin impone anche il suo look un po’ retrò e un po’ bizzarro: capelli alla garçonne, anfibi militari e sottoveste di lana. La ragazza innamorata dell’amore scopre Parigi con un sottofondo di valzer, manda un nano in giro per il mondo e rimane nel cuore di tutti gli spettatori.

Non sarà semplice per l’attrice staccarsi da questo personaggio. Ci prova prima con la romantica Angelica di “M’ama non m’ama” (2002), poi con l’incantevole Martine de “L’appartamento spagnolo” (2002), film sugli universitari della generazione Erasmus che avrà un sequel con “Bambole russe” (2005). Nello stesso anno Stephen Frears la dirige nel drammatico “Piccoli affari sporchi” dov’è una profuga turca che lavora come cameriera in un hotel. Torna poi a recitare con Jeunet in “Una lunga domenica di passioni” (2004), che non avrà il successo che ci si aspettava, ma che le farà guadagnare una seconda nomination ai César (la prima l’aveva ottenuta con “Il favoloso mondo di Amelie”).

Audrey Tautou: interprete richiesta a livello internazionale

Ma nel frattempo Hollywood si è accorto della giovane star e nel 2006 Ron Howard la vuole a fianco di Tom Hanks nel kolossal “Il codice Da Vinci”. Il film, tratto dal best seller di Dan Brown debutterà al Festival del Cinema di Cannes, con un grande battage pubblicitario e una festa memorabile sulla Croisette. Dopo la commedia romantica “Ti va di pagare?” (2006) e “Ensamble c’et tout” (2007) del regista Claude Berri, si è portato a casa un César per il Miglior Adattamento, Audrey diventa il volto della campagna pubblicitaria del mitico profumo Chanel N.5 e indossa i panni di Mademoiselle Coco Chanel nel film-biografia “Coco Avant Chanel – L’amore prima del mito” (2008) di Anne Fontaine, tratto da “L’Irregulière” di Edmond Charles-Roux, dove potrà sfoggiare tutto lo charme e l’eleganza che sta dimostrando di possedere.

Nel 2010 recita in “Beautiful lies” e dal 2011 al 2012 nei film francesi “Des Vents Contraires”, “La Délicatesse” e “Thérèse Desqueyroux”. L’anno successivo è impegnata sul set de “Mood Indigo – La schiume dei giorni”, per la regia di Michel Gondry, in cui interpreta la graziosa Chloé.

Barbara Mattiuzzo

Filmografia

Audrey Tautou – Filmografia

Audrey Tautou filmografia

  • Coeur de cible (Film TV) (1996)
  • La Vérité est un vilain défaut (Film TV) (1997)
  • Bébés boum (Film TV) (1998)
  • Chaos technique (Film TV) (1998)
  • Le Boiteux: Baby blues (1999)
  • Sciampiste & Co., regia di Tonie Marshall (1999)
  • Voyous, voyelles, regia di Serge Meynard (2000)
  • Épouse-moi, regia di Harriet Marin (2000)
  • Le Libertin, regia di Gabriel Aghion (2000)
  • Le Battement d’ailes du papillon, regia di Laurent Firode (2000)
  • Il favoloso mondo di Amélie, regia di Jean-Pierre Jeunet (2001)
  • Dio è grande, io no, regia di Pascale Bailly (2001)
  • M’ama non m’ama, regia di Laetitia Colombani (2002)
  • L’appartamento spagnolo, regia di Cédric Klapisch (2002)
  • Piccoli affari sporchi, regia di Stephen Frears (2002)
  • Marinai perduti, regia di Claire Devers (2003)
  • Mai sulla bocca, regia di Alain Resnais (2003)
  • Tu mi ami, regia di Amos Kollek (2003)
  • Una lunga domenica di passioni, regia di Jean-Pierre Jeunet (2004)
  • Bambole russe, regia di Cédric Klapisch (2005)
  • Il codice da Vinci, regia di Ron Howard (2006)
  • Ti va di pagare?, regia di Pierre Salvadori (2006)
  • Semplicemente insieme, regia di Claude Berri (2007)
  • Coco avant Chanel – L’amore prima del mito, regia di Anne Fontaine (2009)
  • Beautiful Lies, regia di Pierre Salvadori (2010)
  • La Délicatesse, regia di Stéphane Foenkinos e David Foenkinos (2011)
  • Des vents contraires, regia di Jalil Lespert (2011)
  • Thérèse Desqueyroux, regia di Claude Miller (2012)
  • Mood Indigo – La schiuma dei giorni, regia di Michel Gondry (2013)
  • Rompicapo a New York, regia di Cédric Klapisch (2013)

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